Anno | 2019 |
Genere | Avventura |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Sang Geun Lee |
Attori | Jo Jung-suk, Iona, Goh Doo-Shim, Kim Ji-young . |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 giugno 2020
Quando Seoul viene invasa da un gas tossico, il mantenuto e disoccupato Yong-nam si dimostrerà un eroe.
CONSIGLIATO NÌ
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Yong-nam è un formidabile atleta e un ragazzo di buon cuore, ma nella vita non è riuscito a raggiungere i propri obiettivi e ha superato i trent'anni senza un lavoro né una fidanzata. Durante i festeggiamenti per i 70 anni della madre, celebrati in un hotel, Yong-nam incontra di nuovo Eui-ju, una ragazza conosciuta durante una gara di free climbing: Yong-nam le aveva chiesto di uscire a cena, senza successo. Quando un folle parcheggia davanti all'hotel e libera un gas tossico nell'aria, l'edificio da luogo di festa diviene una prigione, senza apparente via di uscita.
Il debutto di Lee Sang-geun ci mette subito di fronte a un personaggio sospeso tra l'ingenuità di Forrest Gump e l'eroismo per caso di Peter Parker: un disadattato del mondo reale, destinato a salvare vite umane con atti temerari durante l'emergenza.
La macchina da presa si incolla al suo volto e alle sue espressioni eccessive, ed è come se tutto divenisse caricaturale perché frutto della percezione di Yong-nam. Il contrasto continuo di comicità greve - che domina la prima parte - e azione spettacolare da disaster movie non è mai amalgamato, ma semplicemente affiancato in un susseguirsi di emozioni, senza soluzione di continuità. Niente è spiegato approfonditamente in Exit: né cosa affligge sul piano psicologico Yong-nam, gravato da un complesso di inferiorità che affonda le sue radici nell'infanzia, né quali sono le cause del disastro, di cui vediamo la risposta mediatica - con mirabolanti riprese dei droni in diretta tv - ma non comprendiamo entità e impatto.
Sembra che l'unica cosa che abbia importanza, e che coinvolge lo spettatore durante la visione più di ogni altra sfumatura psicologica, sia la sequenza centrale, in cui Yong-nam si prodiga in atti acrobatici per salvare più gente possibile dal disastro incombente. Lee, a lungo assistente alla regia per Ryoo Seung-wan, mostra di aver ereditato dal maestro una mano sapiente nella gestione delle scene action ma deve ancora imparare molto in tutti gli altri ambiti, a partire dalla capacità di mescolare i generi in un racconto fluido e organico.
Anche i riferimenti a problematiche sociali - disoccupazione dei laureati, abuso di potere a tutti i livelli - sono solo sfiorati, senza la volontà o la capacità di sviscerarli rimanendo nell'ambito della cornice di genere. Sul piano del puro entertainment va riconosciuto a Exit di saper mantenere viva la tensione pur ripetendo sostanzialmente lo stesso pattern da videogame - arrampicarsi fino al tetto e salire più rapidamente di quanto faccia il gas letale - ma nel complesso è troppo poco perché un pubblico differente da quello locale si possa interessare alla vicenda.
Eroi loro malgrado, i giovani in cerca di un posto nel mondo sono al centro di questa scatenata free climbing disaster comedy scritta e diretta dall'esordiente Lee Sang-geun e presentata in anteprima italiana al Far East Film online 2020. Il protagonista Yong-nam, in effetti, è proprio il ritratto del tipo interessato: disoccupato, vive con gli anziani genitori settantenni che festeggiano la terza [...] Vai alla recensione »