Dopo aver partecipato, nel 1929, alla fondazione del primo circolo del cinema italiano, il Cine-Club di Milano, di cui fu uno degli animatori, si dedicò alla regia a partire dal 1932, non trascurando tuttavia collaborazioni a periodici cinematografici e quotidiani. Iniziò l'attività come documentarista, poi, nel 1937, passò al lungometraggio con La danza delle lancette, commedia leggera girata in ambiente automobilistico. Del 1938 è Terra di nessuno, tratto da due novelle di Pirandello, dramma ottocentesco ambientato nei latifondi siciliani, dei quali B. dà un ritratto a forti tinte, di notevole forza drammatica. In Mare (1940) agisce un mondo di umili pescatori che lavorano faticosamente per guadagnarsi di che vivere e che, nonostante un naufragio e la perdita della barca, non desistono dalla loro lotta quotidiana. Ancora del 1940 è una gustosa favola di cui B. è coautore: Incanto di mezzanotte, storia di fantasmi irrequieti che interferiscono nelle vicende della lavorazione di un film, che si svolge nel castello in cui essi abitano. Si tratta di un'opera leggera, ma condotta con tono sottile, garbato e ironico. Nel 1943 B. dirige I trecento della settima, film di guerra ambientato in Albania tra gli alpini, che si mantiene su un piano di intensa emozione e drammaticità, senza eccessive concessioni alla retorica. Nel dopoguerra ha realizzato tre short con le marionette del Teatro Gerolamo di Milano, ha diretto due lungometraggi e svolto anche attività televisiva. È autore di 'Profili di Hollywood (Dei e Semidei del '900)', pubblicato a Milano nel 1930.
Da F. Di Giammatteo, Nuovo dizionario universale del cinema. Gli autori, Editori Riuniti, 1996, Roma
