Giovanissimo entrò nel mondo del cinema come aiuto-regista e documentarista, dopo aver vinto per tre anni consecutivi, dal 1935 al 1937, il primo premio nel settore cinema sperimentale dei Littoriali della Gioventù. Durante la guerra fu corrispondente cinematografico in Russia e, nel dopoguerra, fu direttore artistico della Incom, per la quale lavorò intensamente nel settore del cinegiornale. Fin dal 1939 aveva esordito nel lungometraggio a soggetto dirigendo Gli ultimi della strada, ma soltanto negli anni Cinquanta tornò al cinema spettacolare con un film d'un certo interesse, Un ladro in paradiso (1952), cui fecero seguito numerosi altri film di genere leggero e comico e, più recentemente, avventuroso e mitologico.