Advertisement
Premio Hemingway, settant'anni fa usciva Il vecchio e il mare

Da Margaret Mazzantini a Pif, ecco i premiati della 38esima edizione. In ricordo di un grandissimo scrittore.
di Pino Farinotti

Ernest Hemingway 21 luglio 1899, Oak Park (Illinois - USA) - 2 Luglio 1961, Ketchum (Idaho - USA).
mercoledì 11 maggio 2022 - News

Sono stati annunciati i vincitori del Premio Hemingway. Si tratta di personaggi di qualità. Per la letteratura ha vinto Margaret Mazzantini, per la sezione “fotografia”, Mario Peliti, per “Avventura del pensiero” Elena Cattaneo. Il regista Pif, alias Pierfrancesco Diliberto è stato premiato per la sezione “Testimone del nostro tempo”.
Il premio è evocativo di uno scrittore che è, se non “il più”, certo fra i più importanti e popolari del Novecento. Il focus è su una ricorrenza che è opportuno ricordare.

Settant’anni fa Hemingway firmava un libro che gli avrebbe valso il Premio Nobel. "Il vecchio e il mare" è un romanzo breve del 1952, premio Pulitzer di quell’anno. Storia semplice, in apparenza. Santiago, un vecchio pescatore di Cuba, dopo aver lottato per ore, riesce a catturare un enorme pescespada. Gli squali però glielo divorano prima che riesca a portarlo in porto. Ne rimane solo uno scheletro. Sì, “in apparenza”, perché forse nessun’altra opera di Hemingway contiene tanti simboli e tante indicazioni. Una citazione va al tragico capitano Achab di "Moby Dick", che combatte contro un altro gigante marino. Melville era sempre stato un modello di Hemingway. Dunque la lotta contro la natura, un karma hemingwayano. E lo scrittore si rendeva conto che ormai la sua lotta la stava perdendo. Santiago era il modello della sconfitta e del congedo finale.
Nel 1958 il regista John Sturges firmò il film. Protagonista Spencer Tracy, scelto personalmente da Hemingway.

Il Comitato di Stoccolma, assegnando il Nobel del 1954, nella motivazione, per la prima volta citò un’opera precisa: “Per la sua maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con "Il vecchio e il mare" e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo.”   
Hemingway era malato, senza le forze per raggiungere Stoccolma. Il premio fu ritirato dall’ambasciatore John Cabot. Così scrisse una lettera.

“Non possedendo le doti per un discorso ed essendo privo di qualsiasi qualità oratoria e tecnica retorica, desidero ringraziare gli amministratori della generosità di Alfred Nobel per questo Premio. Nessuno scrittore può accettarlo, se non con umiltà.
… La vita dello scrittore è, nel migliore di casi, una vita solitaria. Le organizzazioni di scrittori alleviano la sua solitudine, ma dubito che riescano a migliorarne la scrittura. Più diventa conosciuto al pubblico, più perde la sua solitudine, e così, spesso, il suo lavoro ne risente, deteriorandosi. Lui lavora da solo, e se uno scrittore è abbastanza bravo deve essere in grado di affrontare l’eternità, o la sua mancanza, ogni giorno.
Per un vero scrittore ogni libro dovrebbe rappresentare un nuovo inizio. Deve cercare di realizzare qualcosa che non sia già stato fatto, o che gli altri hanno fallito nel tentativo di realizzare. E prima o poi, con grande fortuna, riuscirà nel suo intento. Ed è proprio perché abbiamo avuto scrittori così grandi nel passato che uno scrittore deve sforzarsi di andare oltre, dove nessuno può aiutarlo.
Ma per essere uno scrittore, ho “parlato” fin troppo. Uno scrittore deve scrivere quel che ha da dire, non deve parlarne. Ancora grazie.”

Negli anni, Ernest diceva: “Me lo hanno dato troppo tardi”.


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati