
La giovane attrice ha da poco vinto il Golden Globe come migliore attrice in una mini-serie per La regina degli scacchi.
di Fabio Secchi Frau
Astro nascente di Hollywood, Anya Taylor-Joy è diventata un nome familiare e sempre presente in recensioni entusiastiche, soprattutto dopo l'uscita della serie La regina degli scacchi su Netflix, grazie al quale ha ottenuto un Golden Globe come miglior attrice in una miniserie, fra l'altro nello stesso anno in cui era stata nominata anche per il film Emma., ma nella categoria di miglior attrice protagonista di una commedia.
Ben lungi dal definire la sua carriera solo per aver vestito i panni di Beth Harmon, prodigiosa giocatrice di scacchi orfana, e dell'Emma Woodhouse, concepita dalla penna di Jane Austen, l'attrice è apparsa anche in altri film e serial riscuotendo sempre e comunque grande approvazione.
Qualcuno ha scritto che tutte queste lodi sono dovute all'impegno da lei messo per entrare in ogni ruolo che le veniva proposto (non tutti sanno che proprio per La regina degli scacchi, imparò teorie, logistiche e applicazioni di questo gioco). Ma lei risponde che gran parte del suo bagaglio di attrice è tratto dal quel senso di eterna curiosità verso le vite degli altri, che ha sviluppato grazie ai numerosi spostamenti familiari. Seppur nata in Florida, infatti, la Taylor-Joy è cresciuta a Buenos Aires, facendo dello spagnolo la sua prima lingua, e a Londra. Luoghi dai quali ha potuto imparare la diversità della variegata natura umana.
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