In streaming su MYmovies fino al 28 febbraio, il primo film da regista della cantautrice australiana è un musical emozionante e colorato, una parabola edificante pensata per gli amanti della musica e del cinema.
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di Roberto Manassero
«Imagination sets my spirit free», l'immaginazione libera il mio spirito, canta Sia in "Oh Body", il numero musicale che apre il suo primo film da regista e produttrice, Music, in uscita in streaming-evento su MYmovies dal 22 al 28 febbraio.
Il film racconta la storia di un’adolescente con problemi fisici e mentali, incapace di comunicare e perennemente con la musica pop in cuffia (da cui il soprannome col quale tutti le si rivolgono, “Music” per l’appunto), che esprime la sua vera natura solo nelle elaborate e immaginarie coreografie che crea nella mente durante l’ascolto.
Music, interpretata dall’attrice e ballerina Maddie Ziegler, già protagonista di altri video di Sia, ha un corpo affetto da paresi spastica, è bloccata, nervosa («Oh body, oh body, don't fail me now», o corpo non mi deludere proprio ora, canta ancora Sia), ma fin dalla prima sequenza del film ha il potere di sciogliere i propri impedimenti con la musica: il montaggio porta da una camera da letto a uno schermo, poi al volto di Music trasformata in star (acconciatura elaborata, volto truccato, scritta del nome come sulla copertina di un album) e infine all’universo ideale e coloratissimo di un videoclip.
Music è la protagonista del suo mondo interiore, una fantasia dai toni pop che la cantautrice australiana (all’anagrafe Sia Furler) ha creato ispirandosi idealmente a Michel Gondry e assecondando il ritmo sincopatico e trascinante dei suoi pezzi. In questo senso, il suo film è un musical in piena regola, costruito cioè sull’accostamento di mondo reale e mondo immaginario e sulla vittoria del secondo sul primo. Music è un’eroina da romanzo d’appendice, una disabile che comunica solamente con la forza delle immagini che crea dentro di sé; come si vede nell’ultima inquadratura dell’anteprima, ha il volto baciato dal sole perché dentro di sé nasconde immaginazione e libertà: ma solo la musica, e con essa il cinema, attraverso una sinfonia di colori e movimenti, possono far emergere la sua bellezza.
Spietata e indifferente, la realtà impone a Music un prezzo molto alto da pagare: la nonna viene a mancare, l’incontro-scontro con la sorella Zu (interpreta da Kate Hudson), perduta di vista anni prima,è carico di tensione; l’amicizia del vicino Ebo (Leslie Odom Jr.) aiuterà le due donne a trovare un dialogo. E sarà comunque solo il mondo immaginario di Music, che poco alla volta entrerà anche nelle vite di chi vivi con lei, a liberare i personaggi e offrire loro una possibile redenzione.
Ideato e scritto dalla stessa Sia con l’aiuto di Dallas Clayton, Music, il film, è una parabola edificante pensata per un pubblico di adolescenti e amanti del pop. Per l’autrice è l’occasione per sperimentare una forma espressiva nuova, ma anche per ribadire l’identità di popstar senza confini identitari e stilistici, grazie ai tanti pezzi presenti nel film (17 in tutto), scritti ed eseguiti da lei stessa, in alcuni casi arrangiati con artisti come Pink e David Guetta o cantati dagli interpreti del film.