Dal regista de L'Enigmista e Insidious, il film che porta nuova linfa all'horror con "presenze". Disponibile su Infinity.
di Alessandro Buttitta
Ed e Lorraine Warren sono due demonologi, ovvero degli indagatori del paranormale. Realmente esistiti, attivissimi negli Stati Uniti ma non solo tra gli anni Cinquanta e Ottanta, hanno dato vita nel 1952 alla New England Society for Psychic Research. Hanno seguito più di diecimila casi nella loro carriera, fondando anche un museo dell'occulto, scrivendo numerosi libri sulle esperienze vissute. Nel 2013 questa coppia di investigatori, legata sentimentalmente anche nella vita privata, è stata messa al centro di The Conjuring, apprezzatissimo horror che ha avuto tre anni dopo un sequel, The Conjuring - Il caso Enfield. I due protagonisti, qui con le fattezze di Patrick Wilson e Vera Farmiga, indagano su una possessione demoniaca che ha segnato una bambina nell'Inghilterra degli anni Settanta.
Disponibile nel catalogo di Infinity, The Conjuring - Il caso Enfield è firmato da James Wan. Il regista, qui nella vesti anche di sceneggiatore e produttore, porta avanti le sue idee e la sua estetica di cinema rendendo film dopo film il genere horror sempre più mainstream, sempre più adatto a diverse fasce di pubblico, sempre più popolare.
I Warren vengono chiamati a Enfield, sobborgo londinese, per fare luce su quanto accade a Janet, seconda dei quattro figli di Peggy Hodson, una donna costretta dalle contingenze della vita a crescere la famiglia senza il sostegno del marito. La bambina, undici anni, è posseduta da un demone, a sua volta sotto scacco di un altro demone, la suora Valak. Tra croci che si muovono in maniera inquietante e apparizioni che mettono i brividi, gli investigatori provano a sistemare le cose. Basata su un caso assai seguito e discusso dai media inglesi sul finire degli anni Settanta, la pellicola è una spiazzante trasposizione di quanto hanno scritto e detto i Warren in tutti questi anni.