Tony Scott dirige un classico dei film di spionaggio, mettendo a confronto due attori e due generazioni.
Nathan Muir è un agente CIA all'ultimo giorno prima della pensione. Tom Bishop è una sorta di suo delfino. Vediamo nell'antefatto Bishop che cerca di evadere da una prigione cinese, senza riuscirci. A Langley, sede della CIA, Muir viene coinvolto nella misteriosa unità di crisi che riguarda il suo più giovane collega. I capi non vogliono però dirgli come stanno le cose. Ma Muir, vecchia volpe, le intuisce: Bishop verrà abbandonato al proprio destino per non creare un caso internazionale che possa compromettere un importante accordo fra USA e Cina. Nel frattempo attraverso flash back come scatole cinesi abbiamo visto i due in azione in Vietnam e in Libano. Il nodo principale, alla fine, riguarda una donna, della quale Bishop è innamorato. Muir rinuncerà ai "risparmi di una vita" per liberare il suo amico con un'azione "privata".
Coppia bene assortita Redford e Pitt. Il primo sembra il personaggio dei Tre giorni del Condor 25 anni dopo. Pitt è sempre lui: maledetto, ostico e masochista.
Scott, lo sappiamo, è bravino, anche se non ha perso il vizio di giocare troppo con la camera.
Spy Game andrà in onda questa sera in prima serata alle 20.59 su Iris.