Un documentario concettuale che descrive un'Europa ossessionata da tecnologia e sicurezza .
di Annalice Furfari
I mille volti di un'Europa ossessionata dalla tecnologia e dalla sicurezza. Sono i tasselli del puzzle composto dall'apprezzato documentarista austriaco Nikolaus Geyrhalter, per raccontare il vecchio continente dei primi anni del ventunesimo secolo. Abendland è un esempio di cinema concettuale, che respinge la funzione auto-evidente dell'immagine. Da un materiale girato di 170 ore, il regista ha ricavato 90 minuti di sequenze apparentemente slegate, che vanno dall'Oktoberfest a un incontro del Papa con i missionari, dai lavori del Parlamento Europeo a quelli di un centro telefonico di prevenzione del suicidio. Il filo conduttore è l'ambientazione notturna, oltre che l'assenza di un commento sonoro e di una voce fuori campo esplicativa.
Dall'accostamento di queste immagini che insistono su attività di controllo e sorveglianza effettuate con il tramite tecnologico di monitor e telecamere, emerge il quadro di un'Europa pragmatica ed efficiente. Un'Europa che, per difendere i propri privilegi, deve limitarne il godimento, ergendo barriere invisibili ma insormontabili. Presentato fuori concorso al Milano Film Festival 2011, Abendland sarà mostrato in streaming su MYMOVIESLIVE! stasera alle 21:30, nell'ambito della rassegna "Aspettando Milano Film Festival", composta da cinque lungometraggi selezionati dalle passate edizioni, in attesa della prossima, che si svolgerà dal 5 al 15 settembre.