Cinema e sport
Se parlare di cinema e sport vuol dire immergersi in un vero e proprio oceano di celluloide, guantoni, scarpe da tennis e piste da solcare, anche limitarsi all'attenzione che il cinema ha riservato al pallone significa veleggiare in un mare ampio e profondo. La biografia, più e meno romanzata, il racconto dell'impresa di gloria, il film sentimentale – che dà spazio alla passione del tifoso - e persino la parodia, sono tra i generi più frequentati, da Best a Febbre a 90° ai I due maghi del pallone di Franco e Ciccio, fino ai film della stagione presente o immediatamente superata, che coprono religiosamente ogni settore del campo.

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Sotto la veste brillante e romantica della commedia sofisticata, George Clooney ricorda, con In amore niente regole, i primordi del football americano e posiziona la sua macchina da presa sulla linea di confine che separa il gioco appassionato, duro, senza regole e senza soldi dal gioco moderno, manipolato dal potere della stampa e degli sponsor. Sport come libertà, non solo del corpo ma anche di pensiero.
Seguono, in classifica e nelle sale, i "Maradona" di Marco Risi e Emir Kusturica: mano de dios, pibe de oro, parabola umana e sportiva d'eccezione, nel bene e nel male. Sport come arte, opera di un fantasista.
Ultimo si posiziona Il mio sogno più grande, firmato Davis Guggenheim, per tempistica ed esito poco esaltante. Classico film motivazionale, vede la giovane Gracie sfidare se stessa per poter dimostrare alla propria famiglia che è in grado di prendere il posto del fratello scomparso nella locale squadra di calcio. Sport come terapia del dolore, ma anche momento della vita da superare, perché la posta in gioco è il diventare grandi.

L'allenatore in panchina
Releghiamo in panchina, infine, Il peggior allenatore del mondo, di Tom Brady. Il più sfortunato ed incompetente dei mister, colui che istigò Zidane alla famosa "testata" dei mondiali 2006, cerca la vittoria impossibile e la riscossa personale con una squadra di incapaci dalla quale depenna addirittura le tre punte. Parodia di Palle al balzo, un film che si prendeva già perfettamente in giro da solo, Il peggior allenatore del mondo dimentica di imitarne proprio il divertimento e si riduce ad un'accozzaglia di battute sconce e mal riuscite, che prendono a calci lo spettatore inerme. Sport come dolore.