Sembene, il cui nome di battesimo è Ousmane, è nato nel 1923 a Zinguinchor, in Senegal. Richiamato alle armi dall'esercito coloniale nel corpo dei fucilieri senegalesi nel 1942, si imbarca clandestinamente nel 1946 per la Francia. Lì svolge dei piccoli lavori (meccanico, scaricatore di porto, muratore...). Nella metà degli anni '50 inizia a scrivere, la sua prima passione. "Le Docker noir" è il suo primo romanzo. Nel 1960, pubblica il suo bellissimo libro "Les bouts de bois de Dieu". Sembene inizia ad interessarsi al cinema. Riflette sul modo di comunicare con tutti; lo definisce politico, polemico e popolare. A 38 anni, studia cinema presso lo studio di Gorki a Mosca ed è con Donskoi e Serguei Guerassimov che impara il mestiere del regista. Nel 1963, realizza il suo primo cortometraggio Borom Sarret. Nel 1964, firma il suo secondo cortometraggio Niaye, in anteprima al festival di Locarno. Nel 1966, realizza La noire de... che è anche il primo lungometraggio nero-africano del continente. Seguono numerosi film che rappresentano le testimonianze della società africana contemporanea; tra questi Le mandat, Xala, Ceedo, Campo Thiaroye e Guelwaar, tutti proiettati in anteprima in numerosi festival.
Nel 1999 rende omaggio alla donna africana con Faat Kiné, primo elemento del suo trittico Heroisme au quotidien; Moolaadé è il secondo. Il terzo non riuscirà mai a portarlo a termine perché il 9 giugno del 2007 trova la morte a Daker, in Senegal, all'età di 84 anni.