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Se il pubblico solo immaginasse l'ideologia che c'è dietro un film del genere, probabilmente non lo amerebbe come sta facendo. Ragioniamo un attimo su cosa i personaggi rappresentano: se gli alieni, soprattutto nella fantascienza (e quindi poi anche nelle graphic novel) hanno rappresentato la minaccia russa, soprattutto negli anni '50 e '60, ora possono tranquillamente essere identificati con la minaccia terrorista in territorio americano. Le immagini di una New York devastata, anche se esagerate, richiamano facilmente quelle terribili dell'attentato dell'11/09 proprio nello stesso posto. E così che succede? Deve arrivare qualcuno a proteggerci, se ci sentiamo così minacciati. Chi meglio allora di qualcuno di forte e potente? Anzi chi meglio di un gruppo di quasi-dèi (Thor è proprio un dio)? Ma questo non basta: è necessario che l'arma più potente (l'atomica, ecc.) non sia nelle mani del nemico ma solo ed esclusivamente nelle mani degli Stati Uniti (come se poi fosse giusto possedere qualcosa che ha la possibilità di uccidere mezzo mondo). E' chiaro quindi il messaggio politico del film, anche se qualcuno mi verrà a dire che si tratta "solo" di un fumetto e che queste sono dietrologie. E invece no, perché il film è prodotto con 250 milioni di dollari da una multinazionale americana che si chiama Paramount Pictures e quindi tutto quello che ho scritto non può essere un caso. Chi ha fatto questo film è sicuramente un grande capitalista che sa su quali paure far leva (gli alieni-terroristi) per raccogliere quanta più fiducia del popolo verso di sé, garantendo in cambio protezione, e allo stesso tempo incrementando il proprio guadagno e potere. Non a caso il film ha già incassato in tutto il mondo qualcosa come 200 milioni di dollari e continuerà a incassarne, arricchendo i veri "Tony Stark" che se la spassano al posto di noi che paghiamo il biglietto.
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