Il bambino di Room. È così che noi lo abbiamo conosciuto. Intelligente, spaventato, profondamente innamorato di sua madre tanto quanto lei lo era di lui. Una vera scoperta.
Più difficile però è stato riconoscerlo in Wonder. Lì, la sua trasformazione è stato un fantastico lavoro di make up (due ore di trucco). Una maschera in piena regola. Ma comunque Jacob Tremblay è stato tremendamente all'altezza del compito interpretando August Pullman, detto Auggie, un bambino affetto da una deformazione craniofacciale dovuta alla sindrome di Treacher Collins. "Mi guardavo allo specchio. Questo mi ha aiutato a sentirmi come Auggie", afferma il piccolo attore. Il suo segreto è tutto qui.

Un piccolo canadese
Jacob Trembaly nasce a Vancouver, in Canada. Cresce però nella più vicina cittadina di Langley. Suo padre è un detective della polizia, mentre sua madre una casalinga. Ha due sorelle. Una maggiore e una minore. Emma ed Erica Tremblay, entrambe attrici. Esattamente come lui. Ed esattamente come lui hanno iniziato a recitare in ruoli televisivi.

Il successo di Room
Il debutto cinematografico dell'artisticamente precoce Tremblay avviene nel film di animazione digitale e live-action I Puffi 2, nel 2013. Ma è con il drammatico personaggio di Jack Newsome, nell'acclamato Room di Lenny Abrahamson, che diventa una star. Co-protagonista accanto a Brie Larson, si rivela un vero portento recitativo. Tremblay fa commuovere, è ottimo nel duettare con colei che (per quel ruolo) si aggiudicherà il suo primo Oscar ed è così convincente da non avere nulla da invidiare a quei divi navigati tanto acclamati oggigiorno.
La storia di un bambino e di sua madre, costretti a vivere da un orco in un bunker opprimente dal perimetro di una stanza, si poggia interamente sulle loro interpretazioni. Una storia vera, dura, atroce, nel quale l'orrore della pedofilia e della violenza sessuale si scandiscono in una routine costituita da giocattoli, pasti, luci, rumori e spazi. Dubbi, disagi e ansia ben si fondono con la performance del piccolo interprete che instilla nella narrazione l'ottica psicologica di chi in quel regno di terrore ha visto la normalità e che invece nella normalità vede la paura.
Per questi motivi, Jacob viene candidato allo Screen Actors Guild Award come miglior attore non protagonista, diventando di fatto l'attore più giovane nominato per quel premio.

In tv
Dopo il successo di Room, arriva il film per la tv Donald Trump's The Art of the Deal: The Movie (2016) e la partecipazione ad alcuni episodi del telefilm comico/post-apocalittico The Last Man on Earth, interpretando la versione infantile del protagonista, Phil Miller.

Altri film
Il cinema horror, si sa, si nutre di bambini. E così Jacob Tremblay si ritrova con Kate Bosworth e Thomas Jane in Somnia. La sceneggiatura vuole che sia lui, stavolta, l'inquietante presenza scenica che deve domina il racconto. Porta a casa il ruolo e si aggiudica anche un'altra parte in un thriller psicologico: Shut In di Farren Blackburn, accanto a Naomi Watts. Non va dimenticata anche la sua apparizione in The Predator(2018). Seguirà il più leggero Burn Your Maps con Vera Farmiga e Marton Csokas e il pessimo Il libro di Henry(2017), di nuovo accanto alla Watts. L'altra importante prova d'attore è quella del suddetto Wonder, il suo maggior successo in termini di incassi. Personalmente scelto da Xavier Dolan, entrerà nel formidabile cast di La mia vita con John F. Donovan (2018) con i premi Oscar Natalie Portman, Kathy Bates, Susan Sarandon, ma anche Thandie Newton, Bella Thorne, Kit Harington, Michael Gambon e Chris Zylka.