The Watcher

Dean e Nora Brannock, insieme ai figli Ellie e Carter, trovano finalmente la casa dei propri sogni nell'idilliaca zona residenziale di Westfield, New Jersey, lontano dal degrado di New York. Investono nella casa tutti i loro risparmi ma la vita procede tranquilla per poco tempo, e i due coniugi si rendono conto che il nuovo quartiere è tutt'altro che accogliente: non tarda ad arrivare la prima lettera de L'Osservatore, qualcuno che nel dargli il benvenuto nel nuovo quartiere sottolinea che non smetterà di osservarli. È l'inizio di un incubo, della ricerca spasmodica a smascherare l'identità dell'anonimo scrittore, e nel frattempo anche l'inquietante vicinato si rivela tutt'altro che affabile con i nuovi arrivati.

Più che un thriller o la storia di una casa infestata, The Watcher è il racconto delle ossessioni dell'essere umano e della sua condanna a esser sempre "visto" dall'altro.

Non troppo tempo dopo l'uscita e il successo di Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, Ryan Murphy sbarca su Netflix con una nuova serie, The Watcher, interpretata da Naomi Watts, Bobby Cannavale, Margo Martindale, Richard King, Mia Farrow e Jennifer Coolidge. La miniserie del re della serialità horror è tratta da una storia vera, riassunta in un articolo della rubrica The Cut, del giornalista del New York Magazine Reeves Wiedeman. Wiedeman, venuto a conoscenza della storia di Derek e Maria Broaddus (nomi reali degli sfortunati acquirenti), ne riassume la vicenda e pubblica il contenuto delle lettere di The Watcher, ancora oggi rimasto ignoto. Così dopo dopo un cordiale benvenuto ai nuovi inquilini le lettere iniziano a essere più angoscianti, e ad alludere a segreti che la casa nasconde e che la sfortunata famiglia prima o poi sarà costretta a scoprire.

Ecco, è indubbio che nell'articolo di Wiedman ci siano tutti gli elementi necessari affinché The Watcher possa essere un semplice thriller con un efferato assassino da smascherare o un racconto a tinte horror su una casa infestata. Ma Ryan Murphy, come ha ampiamente dimostrato con le sue opere, è troppo intelligente per limitare a questo la narrazione e si spinge oltre. Certo non manca qualche contentino al genere: riflessi di visitatori misteriosi negli specchi, musica proveniente inspiegabilmente dagli interfoni e montavivande di epoche lontane, che fin dalla prima puntata ci inducono a pensare che saranno causa di numerosi jumpscare.

Ma The Watcher diventa altro, qualcosa di più interessante. Questo perché le lettere e in generale la questione dell'Osservatore, vengono usate come pretesto per aprire varchi su diverse dinamiche umane e del mondo. La questione del vicinato ostile, capitanato dall'inquietante personaggio di Mia Farrow, ci rimanda subito alla dinamica (quella sì, realmente horror) dei conservatori, restii ad ogni cambiamento, finanche quelli che si limitano alla semplice modifica dell'aspetto visivo di un quartiere. Murphy utilizza la folle storia accaduta ai Broaddus per tracciare dei mali del nostro tempo, dai quali ci sembra emergere anche la questione delle aspettative e dell'apparenza.

In questo The Watcher ci rimanda alla storia del pluriomicida Jean-Claude Romand, raccontata da Emmanuel Carrère nel suo bel romanzo "L'avversario". La vicenda, per chi non la ricordasse, è quella di un padre di famiglia che dopo aver mentito per 17 anni raccontando di essere un affermato medico, uccide moglie, due figli e genitori così da evitare la vergogna di essere smascherato.

Certo quella di Romand è una storia che apre a molteplici riflessioni dello scrittore francese, lontana da The Watcher, al fondo della quale però soggiace qualcosa di simile, come il peso delle aspettative, ciò che il mondo attende da noi. Così dal personaggio di Bobby Cannavale emergono una serie di problematiche che si racchiudono poi nella figura quasi shininghiana di John Graff, la cui vicenda raccontata nella serie non è così dissimile da quella di Romand. E poi l'avidità, il bisogno di possedere, contestato dall'Osservatore.

Ma probabilmente la cosa più interessante è un'altra: nella serie di Ryan Murphy solo i primi due episodi si attengono ai fatti di cronaca. Dal terzo ecco aprirsi diverse piste e narrazioni, che non fanno che rendere i protagonisti della storia sempre più preda delle loro ossessioni. Perché più che un thriller o che la storia di una casa infestata, The Watcher è il racconto delle ossessioni dell'essere umano e della sua condanna a esser sempre "visto" dall'altro. 