Titolo originale | Wolfe |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Adrian Shergold, Sean Spencer |
Attori | Babou Ceesay, Natalia Tena, Amanda Abbington, Adam Long, Shaniqua Okwok Christine Tremarco, Talitha Wing, Naomi Yang, Pooky Quesnel, Cathy Tyson. |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 marzo 2022
Una serie crime condita con humour inglese. Dal creatore di Shameless Paul Abbott.
CONSIGLIATO NÌ
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Wolfe Kinteh (Babou Ceesay) è uno dei migliori investigatori in Inghilterra, nonché uno stimato professore di scienze forensi, alla cui abilità e pragmatismo si associa però una quasi totale incapacità nel gestire le proprie pulsioni e istinti, rendendo il suo rapporto con la ex-moglie Val (Natalia Tena) e con la figlia decisamente caotico. Quello stesso comportamento fuori dagli schemi è però l'asso nella sua manica che gli permette di avere sempre uno sguardo alternativo sul crimine, accorpando nelle sue analisi un gusto per l'orrore e per il macabro talvolta agghiacciante ma funzionale al perfetto coordinamento del suo team di investigatori.
Il nuovo procedural Sky Original, sviluppato in sei episodi da Paul Abbott (Shameless, No Offence), propone una versione moderna del classico crime, mescolando al suo interno alcuni tropi e caratteri della serialità tipicamente britannica, in primis un umorismo cinico e tagliente che appare come l'arma più efficace della serie.
Professor Wolfe è un prodotto semplice, e nella sua semplicità efficace: leggero e tagliente, pur non portando in scena elementi prettamente originali, riesce a coinvolgere lo spettatore nella risoluzione di casi episodici, alternati a una trama di lunga durata ben riconoscibile e scindibile facilmente nella dimensione personale e famigliare del personaggio da un lato e in un caso che si protrarrà dal primo all'ultimo episodio.
Il valore di questa serie risiede quindi principalmente nella consapevolezza di quale risultato si intende ottenere: un crime onesto e accattivante, non un copia-incolla dei capisaldi del genere che ne hanno ridefinito la storia negli ultimi vent'anni (C.S.I. in primis). I punti di riferimento sono squisitamente locali e il principale è, non a caso, Sherlock (Steven Moffat, Mark Gatiss), di cui si riprendono le modalità di indagine e la personalizzazione della ricerca, sempre situazionale e nella quale non può venir meno il coinvolgimento emotivo del protagonista e del team.
La semplicità del prodotto, benché funzionale alla sua riuscita, rappresenta però anche il suo tallone d'Achille: i casi raramente sono imprevedibili e le dinamiche tra i personaggi appaiono lineari - seppur collegando personalità complesse - tanto da far capire in anticipo come si svolgeranno i fatti e quindi rendendo meno accattivanti elementi formali come il cliff-hanger o palese la trama orizzontale.
L'umorismo tipicamente britannico, la buona qualità attoriale e fotografica, e la trama episodica garantiscono l'intrattenimento ma peccano di originalità, facendo apparire la serie Sky come un prodotto un po' in ritardo, più fondato sulla soluzione del caso della settimana che sull'indagine narrativa dei personaggi e delle loro dinamiche.