Titolo originale | Adventures of a Mathematician |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania, Polonia, Gran Bretagna |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Thor Klein |
Attori | Philippe Tlokinski (II), Esther Garrel, Sam Keeley, Joel Basman, Fabian Kociecki . |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 dicembre 2021
La storia di Stan Ulam e del conflitto morale che si trovò a fronteggiare collaborando alla costruzione della bomba atomica e del primo computer.
CONSIGLIATO SÌ
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Stan Ulam, geniale matematico polacco espatriato negli Usa con il fratello minore, entra a far parte del Manhattan Project nell'ambito del quale nel Nuovo Messico si sta cercando di mettere a punto il primo ordigno nucleare. Con la giovane sposa Françoise prende dimora a Los Alamos e dà il suo fondamentale contributo al progetto. Ma iniziano a sorgere in lui problemi etici.
Il titolo non ci deve trarre in inganno. Non vuole né ironizzare né crearci attese che non verranno poi soddisfatte.
Molto semplicemente riprende il titolo che Ulam diede alla sua autobiografia che viene portata sullo schermo seguendo i dettami della tradizione dei biopic. Come un film appartenente al genere che si rispetti ci offre informazioni su un personaggio di cui potevamo anche non sapere molto (oppure anche nulla) che è però è stato determinante nel cambiare le sorti degli equilibri sociopolitici mondiali nonché nel segnare il destino di decine di migliaia di persone a Hiroshima e Nagasaki. Anche se del team che ha lavorato a Los Alamos si è già trattato in film e in serie tv qui la variante è costituita da alcuni elementi interessanti. Innanzitutto il fatto che Ulam è ebreo ma che non ci tiene a divulgare questa sua appartenenza mentre al contempo teme per la propria famiglia che è rimasta in Polonia. Questo ci ricorda che le prime navi che giunsero negli Usa dll'Europa con a bordo ebrei sfuggiti alle persecuzioni non ebbero precisamente quella che si potrebbe definire una buona accoglienza. Quello che però progressivamente si insinua nella coscienza di Ulam e che il film ci consente di verificare è il dubbio sulla moralità di quanto sta contribuendo a realizzare. Chi sta dalla parte della ragion di stato afferma che il problema non sussiste perché l'imperativo è quello di battere i nazisti e successivamente, dopo la loro sconfitta, di concludere rapidamente il conflitto con i giapponesi. Tutto il resto sembra esservi subordinato ivi compreso il fatto che Ulam è impegnato anche sul versante della messa a punto dell'infinitamente più potente bomba all'idrogeno. Pur nella sua classicità di struttura il film di Thor Klein si inserisce a buon diritto tra le opere che si interrogano sul senso dello sviluppo e del possesso di armamenti che purtroppo solo teoricamente avrebbero una funzione deterrente.
La storia di Stan Ulam, brillante matematico polacco che venne coinvolto nel "Progetto Manhattan" durante la seconda guerra mondiale ed il suo conflitto morale. All'alba di una guerra fredda ancora di là da venire, ma già palpabile, il film in maniera molto canonica, senza essere visionario, descrive tutti i dubbi e le perplessità di un grande uomo.
Il cinema riesce sempre a sorprendere portandoci nuovi personaggi e nuove storie. Che siano ispirate alla realtà oppure di pura fiction poco importa, sono emozioni che arrivano, questa volta portate per mano dal concorso del Bergamo Film Meeting. La prima è una coproduzione di tanti e diversi paesi che va a raccontare una storia non nuova, ma attraverso vicende ai più sconosciute.
Tra i molti testi, scientifici, saggistici (ma anche cinematografici e televisivi ) che vertono sul cosiddetto "Manhattan Project", ovvero il programma di ricerca e di sviluppo che portò alla realizzazione della prima bomba atomica americana, un progetto poi proseguito anche all'indomani di Hiroshima e Nagasaki, allorché all'ordine del giorno venne messa la bomba all'idrogeno nel quadro dell'aspro [...] Vai alla recensione »
Una coproduzione tedesco-polacca che osserva, dal punto di vista statunitense, la genesi della bomba atomica che decretò la parola fine al Secondo Conflitto Mondiale nel tragico modo che tutti conoscono. Non l'unico elemento paradossale di Adventures of a Mathematician, lungometraggio diretto dal nativo di Kaiserslautern Thor Klein ed incentrato sulla movimentata esistenza del matematico polacco di [...] Vai alla recensione »