Titolo originale | Douze Mille |
Titolo internazionale | Twelve Thousand |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Nadège Trébal |
Attori | Arieh Worthalter, Nadège Trébal, Liv Henneguier, Juliette Augier Crespin Françoise Lebrun, Théo Cholbi, Taha Lemaizi, Jacques Bouanich, Yuvil Abancio, Benjamin Cacal, Florence Thomassin, Josiane Vermare, Giandi Pages, Jeffrey Giandino Pages, Pierre Lopez, Dimitri Ruiz, Jérôme Denaro, Mickaël Collart, Jona Dufour Berselli, Thiago Fabre, Valentino Longato, Selver Ferhatbegovic, Ekrem Jashari, Vladimir Rakovic, Apolline Antoine, Célia Baccelli, Amélie Baggiani, Anouk Benjamin, Laura Bernard (II), Pauline Cherubino, Chloé Pages, Sophie Plante, Maud-Anaïs Poudra, Marion Tomatis, Gioia Zanaboni. |
MYmonetro | 3,04 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 22 agosto 2019
Dopo aver perso un lavoro illegale, Frank parte per guadagnare quanto la sua amata: 12000, giusto quanto basta per mantenersi per un anno.
CONSIGLIATO SÌ
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Frank e Maroussia sono una coppia passionale e appassionata, senza denaro e con figli da mantenere. Quando Frank perde il lavoretto illegale che conduceva vendendo pezzi di ricambio delle auto, i due stringono un patto: lui partirà per guadagnare 12 mila euro, non uno di più né uno di meno, e solo allora tornerà a casa.
Un film che trasuda sensualità e voglia di vivere, nonostante il mondo offra pochissimo su cui sorridere.
Sesso e denaro, denaro e sesso: ma la cornice non è quella di un noir convenzionale. Niente femmine fatali o colpi andati storti, pochissimi gli stereotipi. Nel ribaltamento del punto di vista post #metoo è Frank l’oggetto sessuale: di Maroussia, innanzitutto, ma anche delle donne che incontra sul suo cammino e che lo desiderano sin dal primo sguardo, come Romane o Anouk (delizioso cameo di Françoise Lebrun).
Nel suo transitare dal documentario al cinema di finzione, è chiaro a cosa miri la regista Nadège Trebal: la ricerca di realtà non si è placata, ma veste i panni del romanzo per provare a conoscere ciò che non si vede. A indagare l’animo umano, costretto da condizioni di estrema difficoltà a rivelare la sua natura più autentica.
Douze mille è prima di tutto uno studio psicologico di un soggetto picaresco e zingaresco, dalla sessualità difficile da contenere e costantemente messa alla prova da un mondo che assegna un prezzo e un costo a ogni cosa.
Dopo aver perso un lavoro illegale, e credendo che Maroussia non potrà più amarlo, Frank parte per guadagnare quanto lei: 12 000 euro, giusto quanto basta per mantenersi per un anno. Frank torna a casa dalla moglie e si pulisce le mani, non con un asciugamano ma con le maniche di un vestito appeso all'appendiabiti. Basta questo gesto, grezzo, a connotare il protagonista del film, vero, ruspante, [...] Vai alla recensione »
Emozionale e politico, Douze mille di Nadège Trebal arriva in Concorso a Locarno 72 con alle spalle l'attività di documentarista sui generis della regista, già lì questione di corpi sporchi di polvere e unti di grasso, vestiti della tuta blu che ne disegna l'umanità prammatica, il sentimento della forza lavoro: prima Bleu Pétrole tra i lavoratori di una raffineria di petrolio sulla Loira, poi Casse [...] Vai alla recensione »