Titolo originale | In This Corner of the World |
Titolo internazionale | In This Corner (and Other Corners) of the World |
Anno | 2016 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 129 minuti |
Regia di | Sunao Katabuchi |
Attori | Non, Megumi Han, Yoshimasa Hosoya, Natsuki Inaba, Nanase Iwai Minori Omi, Daisuke Ono, Tengai Shibuya, Mayumi Shintani, Shigeru Ushiyama, Ava Pickard, Kenna Pickard, Karen Strassman, Melodee Spevack, Michael Sorich, Tony Azzolino, Anne Yatco, Bailey Bucher, Bryce Papenbrook, Cherami Leigh, Christopher Corey Smith, Cindy Robinson, Cristina Valenzuela, Dane Price, Dorothy Elias-Fahn, Joe Ochman, Julie Ann Taylor, Keith Silverstein, Kira Buckland, Christine Marie Cabanos, Barbara Goodson, Todd Haberkorn, Jason Palmer, Laura Post, Kirk Thornton. |
Uscita | martedì 19 settembre 2017 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,19 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 18 settembre 2017
Suzu è la protagonista di questa storia d'animazione ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale: una ragazza che perde tutto, ma non il suo atteggiamento positivo nei confronti della vita.
In questo angolo di mondo è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Hiroshima, anni 30. La vita scorre serena per la famiglia Urano, mentre il mondo si avvia a grandi passi verso la guerra. Suzu è una sognatrice, che si ferma a occhi aperti per ripensare la realtà oppure disegnarla con una matita. Quando Shusuke chiede di sposarla, a soli 18 anni, Suzu deve trasferirsi a Kure: è il primo di una serie di traumi che metterà a dura prova la sua tenacia.
Suzu ripete un gesto in continuazione. Agita nell'aria il dito indice, come a cercare di ridisegnare il mondo intorno a sé: la volontà di comprendere la complessità del creato si mescola a quella di migliorarlo, celandone gli elementi odiosi o dolorosi. Ma la creatività di Suzu si esaurisce in queste sporadiche evasioni dalla realtà: la sua vita, costretta dai limiti di censo e dalle circostanze, è invece un esempio di umiltà e abnegazione, di accettazione di condizioni sempre più estreme.
Il parallelo con Una tomba per le lucciole - capolavoro Ghibli, di Isao Takahata, anch'esso ambientato alla fine della seconda guerra mondiale - evocato dai più, nasce dalla situazione storica in cui si trova immersa Suzu, anche se i due film non potrebbero essere più differenti.
Dove Takahata riflette sull'ingratitudine della storia, sottoponendo i propri personaggi a un dolore esasperato e insostenibile, Sunao Katabuchi - ex assistente alla regia di Miyazaki in Kiki - Consegne a domicilio - guarda alla speranza in un luogo, in un angolo di mondo, in cui è impossibile scorgerla. Un cinico amore di gioventù annuncia in maniera profetica a Suzu quello che sarà il suo destino e la sua filosofia di vita: "Resta ordinaria, e resta sana". Fragile, goffa e inadatta alle difficoltà della vita, Suzu dimostra doti inaspettate nella seconda parte del film, quando la bucolica inazione di Hiroshima e Kure si trasforma in un teatro di battaglia e di emergenze non procrastinabili.
La virtù di sapersi adattare a un altro contesto familiare, di trasformare l'obbligo in una scelta. Suzu, guidata dalle sue fantasie da sognatrice, è un'ottimista. E il futuro è di chi saprà resistere, sembra dire Katabuchi, senza sciogliere il dubbio sul proprio intento: riflessione amara sulla ripetizione della storia o parabola morale sulla tenacia di un popolo piegato ma mai spezzato? In questo angolo di mondo non insegue la tragedia di Takahata, né i voli pindarici di Miyazaki. Sceglie invece una terza via, fatta di gioie semplici, sacrificio e piccoli passi.
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Il film di Sunao Katabuchi ci racconta la storia di Suzu, una bambina giapponese, dall' età dell'infanzia fino all' età dell'adolescenza. Suzu è una bambina che ama disegnare e viaggiare con la fantasia. Questa sua passione si troverà ben presto a confrontarsi con la cruda realtà della guerra. La tecnica narrativa è tipica dei film nipponici, [...] Vai alla recensione »
Due ore e dieci volate via leggere, senza pensieri e cedimenti. Non so se si tratta di un capolavoro, ma quando un film ti permette di immergerti nella vicenda totalmente, la valutazione non può che essere massima: cinque stelle, senza indugi.
Carino, ma un pò troppo artistico e a volte noioso. Forse sarà per me, perchè tratta un tema un pò troppo usato ( consiglio di vedere 2 vecchi film d'animazione, una tomba per le lucciole e barefoot gen, anche se decisamente + tristi di questo )
Il film racconta le vicende della giapponese Suzu, da bambina che ama disegnare e sogna spesso ad occhi aperti a giovane donna costretta a confrontarsi con la morte e la distruzione della guerra . La storia di una vita semplice viene narrata poeticamente: attraverso gli occhi di Suzu vediamo come le privazioni e le tragedie della guerra atomica diventano triste quotidianità per lei.