Titolo originale | La fuga |
Titolo internazionale | Girl in Flight |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Svizzera, Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Sandra Vannucchi |
Attori | Donatella Finocchiaro, Filippo Nigro, Lisa Ruth Andreozzi, Madellena Halilovic Andrea Atzei, Alessio Spagnoli, Dario Andreozzi, Linda Cerabolini, Emina Amatovic, Stefano Skalkotos. |
Uscita | giovedì 7 marzo 2019 |
Distribuzione | Lo Scrittoio |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,46 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 marzo 2019
Silvia decide di scappare di casa per andare a vedere Roma dove incontrerà una ragazza rom con la quale farà amicizia. In Italia al Box Office La Fuga - Girl in Flight ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 6 mila euro e 1,9 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Silvia ha undici anni e il desiderio di visitare Roma. Ma il viaggio da Pistoia, dove vive, è reso proibitivo dalle condizioni della madre Giulia, che affetta da grave depressione non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto. Con il padre Pietro troppo distratto ed esasperato dalla malattia della moglie che non comprende fino in fondo, Silvia scappa con l'intenzione di visitare la città da sola. Sul treno incontra Emina, una ragazza rom, e decide di seguirla per le strade della capitale.
Primo film della regista Sandra Vannucchi, che attraverso la storia della piccola Silvia si lancia alla scoperta di una capitale diversa dal solito. Roma emerge di riflesso, dall'incontro tra la piccola provincia italiana ben schermata e le difficoltà della comunità rom cittadina.
Fotografata con consueta perizia da Vladan Radovic, la Roma de La Fuga è però inerte e inaccessibile, mettendo ai margini i personaggi come la città vera e propria fa con il popolo rom descritto nel film. Questo piccolo romanzo di formazione adolescenziale è didattico e convenzionale, e anche nel lodevole intento di trovare un angolo etnografico non va mai oltre il cliché. La diversità speculare di Silvia ed Emina (madre assente ma privilegio sociale da una parte, forte senso del familiare tra le ristrettezze dall'altra) non sarebbe una traccia pessima su cui costruire, ma la sceneggiatura la esaurisce quasi immediatamente esplicitando ogni tipo di sottotesto.
La recitazione è forse la nota più dolente, con effetto impietoso sul ritmo della storia. Ci vuole sempre un certo coraggio nell'affidarsi principalmente ad attori giovani come fa Vannucchi, specialmente in un film che insegue un certo naturalismo da strada. Ma per quanto meritorio sia il tentativo, le difficoltà dell'intero gruppo di ragazzi appaiono evidenti e uniformi al di là delle differenze culturali, di genere e di età che li caratterizzano, tra letture forzate, accenti ballerini e stonature nei tempi.
Tra gli adulti, dispiace ancor di più che perfino due ottimi attori come Filippo Nigro e Donatella Finocchiaro, di cui va apprezzata la disponibilità a prender parte a un piccolo film di esordio, diano prove ampiamente al di sotto del loro livello abituale.
La parola giusta e semplice per descrivere questo film. Forse non perfetto, forse migliorabile, forse pieno di argomenti e di tempi che potevano essere più approfonditi. Ma la regista , con una bella prova,riesce a trasmettere l'emozione, lo stupore, la meraviglia, lo spaesamento, l'ingenua incoscienza e al tempo stesso la grande inconsapevole saggezza di una bambina costretta a crescere troppo in [...] Vai alla recensione »
Silvia ha 11 anni ed è in fuga da una vita familiare frustrante, da una soffocante depressione materna e da un padre stanco, ottuso, non disposto ad ascoltare. Determinata e forte ma spesso invisibile agli altri, decide come atto di sana ribellione di andare a Roma da sola, più lontano possibile dal dolore e dalla tristezza che soffre in casa, prima che diventino una parte inseparabile di sé, prima [...] Vai alla recensione »
La depressione è una brutta malattia. Non solo per chi ne soffre, ma anche per chi sta accanto alla persona affetta dal male di vivere. È questo il caso di Silvia (Lisa Ruth Andreozzi), una bambina di undici anni, che si ritrova una mamma (Donatella Finocchiaro) che non ce la fa ad alzarsi dal letto e che passa la sua giornata a dormicchiare al buio.
Silvia, una bambina di undici anni curiosa e vivace, vive in una situazione familiare complessa, segnata dalla depressione cronica della madre e dalle continue incomprensioni e difficoltà di comunicazione con il padre. La malattia della madre rende estremamente fragile il suo rapporto coi genitori, tanto che il suo più grande desiderio, quello di visitare Roma, finisce per restare a lungo inascoltato. [...] Vai alla recensione »
Silvia ha 10 anni, quasi 11, ma sembra più grande della sua età, e per certi versi lo è davvero: sua madre annega da anni in una paralizzante depressione, il padre è sommerso di preoccupazione per la moglie, e lei e il fratellino devono cavarsela quasi sempre da soli. Ma Silvia, 10 anni quasi 11, è comunque ancora una bambina: le hanno promesso una gita a Roma che però non si concretizza mai, e allora [...] Vai alla recensione »