Revenant - Redivivo |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck.
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Titolo originale The Revenant.
Avventura,
Ratings: Kids+16,
durata 156 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita sabato 16 gennaio 2016.
MYMONETRO
Revenant - Redivivo
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Di Caprio - Iñarritu - Lubezki Un trio vincentedi lorifuFeedback: 1512 | altri commenti e recensioni di lorifu |
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giovedì 28 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Revenant, è un film che per circa due ore e mezza ti tiene incollato alla poltrona quasi ipnotizzato dalle immagini visive che scorrono e coprono il tessuto narrativo che non ha quasi bisogno di parole per essere enucleato e compreso.
È un film talentuoso, a partire dal suo regista quel González Iñárritu che già attestò il suo modo di fare cinema con Birdman e che qua, cimentandosi in una prova di tutt’altro genere ha dimostrato di saperci fare dietro la macchina da presa, cogliendo la realtà, anche la più brutale, nei minimi dettagli. E questo grazie al direttore della fotografia, Emmanuel Lubezky, che in sintonia con le scelte di Iñárritu ha privilegiato la luce naturale tanto da renderci spettatori compartecipi della bellezza e delle suggestioni di una natura selvaggia che appare in tutta la sua maestosità, con le insidie e le bellezze da contemplare e rispettare.
Completamente ambientato nel gelido inverno nord-americano, agli inizi dell’800, è la storia vera dell’esploratore Hugh Glass /Di Caprio che guidando una spedizione di cacciatori di pelli, dopo un’incursione da parte degli indiani nativi che decima il gruppo, li costringe ad una repentina fuga verso la lunghissima via del ritorno. Ferito mortalmente da un grizzly e tradito e abbandonato da uno dei suoi uomini John Fitzgerald/Tom Hardy che gli ucciderà anche il figlio concepito con una donna indiana, lotterà per la sua sopravvivenza con l’unico scopo di vendicarsi.
E qua esce la parte migliore di Di Caprio che riesce, per buona parte del film soltanto attraverso la mimica facciale e l’espressività degli occhi a rendere tutta la drammaticità della vicenda.
L’iperrealismo di Iñárritu costringe a volte lo spettatore ad interrogarsi sulla necessità di certe scene di violenza nei confronti degli animali ma anche le sequenze più cruente vanno viste nell’ottica dell’istinto di sopravvivenza che convoglia tutte le energie dell’uomo in difficoltà, con buona pace anche degli animalisti più convinti.
Il regista riesce a far rientrare anche le efferatezze degli indiani nella logica di difesa delle loro terre e lo spettatore sin dall’inizio coltiva un immaginario di aderenza totale alla natura.
L’odissea di Glass termina con la morte del traditore. Nessuna vendetta gli potrà restituire il figlio ma il suo animo ha finalmente raggiunto una sorta di pacificazione.
"Perché nel mezzo di una tempesta, se guardi i rami di un albero, giureresti che stia per cadere. Ma se guardi il suo tronco ti accorgi di quanto sia stabile!"
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