Revenant - Redivivo |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck.
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Titolo originale The Revenant.
Avventura,
Ratings: Kids+16,
durata 156 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita sabato 16 gennaio 2016.
MYMONETRO
Revenant - Redivivo
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Maestosodi Sam13Feedback: 100 |
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venerdì 22 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Premetto che avevo sentito molto sul film, soprattutto su come era stato girato, interamente all'aperto e con solo luce naturale, in ambiente incontaminato che veniva realmente raggiunto in 3-4 ore dalla troupe. E te ne rendi davvero conto quando lo guardi, crepuscolo e alba che avanzano durante la scena nel silenzio bianco ovattato della neve. Inarritu promosso a pieni voti, come per Birdman vuole portare alla nostra attenzione un film particolare nel suo modo di essere (anche qui il ricorso a lunghi piani sequenza, come nella lotta con l'orso o nella scena dei bisonti), lasciando largo spazio per le riflessioni sull'uomo ed in particolare, in questo caso, sul concetto di bene e male, contrapponendo protagonista ed antagonista non proprio buoni e cattivi in senso assoluto. Tom Hardy, che a me piace tantissimo, qui impersona l'antagonista, o meglio, il rivale di Di Caprio, un cacciatore che guarda al materiale e all'interesse personale e vive, o meglio "sopravvive" alla giornata. Leo, che, nonostante sia sempre un gradino sopra tutti, qui non sfodera la sua migliore performance verbale, lasciando spazio alla capacità espressiva e gestuale durante quasi tutto il film: un vero camaleonte, quantomeno per il fatto che per calarsi nella parte, tra le altre cose, si è dovuto pappare carne di bisonte, pur essendo vegetariano. A mio parere, non ci sono buoni e cattivi assoluti, ci sono interessi contrapposti, uno spaccato della realta, tante persone, tanti obbiettivi, tanti bisogni diversi che si scontrano e che portano a contrasti, rivalità che sfociano in violenza, dato anche il temperamento caldo degli uomini di quel periodo storico (siamo attorno ai primi del 1800). Come per Birdman, Inarritu ti mette li una cosa strana, rivoluzionaria, bella da vedere e che ti fa pensare, che ti obbliga a contestualizzare nella vita reale. Ultimo plauso al direttore della fotografia, Emmanuel Lubezki, che riesce ovviamente a catturare l'essenza dei paesaggi dove è stato girato il film, regalandoci quasi una cartolina, anzi un documentario su luoghi reali mozzafiato, sicuramente molto più affascinanti delle solite location cittadine in cui sono ambientati il 90% dei film in generale.
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