Revenant - Redivivo |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck.
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Titolo originale The Revenant.
Avventura,
Ratings: Kids+16,
durata 156 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita sabato 16 gennaio 2016.
MYMONETRO
Revenant - Redivivo
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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esteriore e di manieradi xdreamanxFeedback: 100 |
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martedì 19 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un capolavoro di fotografia di rara bellezza che conquisterà l'Oscar a mani basse. Ho apprezzato l'uso della macchina da presa con inquadrature "sgrandangolate", effetto immersione, che ricordano la go-pro e aiutano lo spettatore a godere degli effetti più cruenti e della bellezza della natura canadese con un realismo quasi tridimensionale. Mi piacciono gli accostamenti surreali al racconto realistico degli avvenimenti, certo fanno avvertire la cifra registica e la volontà di Inarritu di essere presente lungo il racconto, ma ripeto mi sono piaciute perché poetiche, delicate in un contesto che di delicato non ha molto da offrire. Il film ha un ritmo incalzante non annoia e fa trascorrere due ore e mezza senza cadute di tensione accompagnando lo spettatore fino al suo epilogo. Detto questo la sceneggiatura è a dir poco inesistente, tenuta su dalla più classica dinamica del "guardia e ladri" che ha il merito di incollare l'attenzione del pubblico ma in questo caso non offre particolare spunto di riflessione, confezionando un film di facile fruizione e comprensione. Tom Hardy convincente e potenziale vincitore della statuetta da non protagonista, Di Caprio che ha purtroppo la pecca di tendere sempre al "sopra le righe" all' "over-acting" forse per sopperire al timore di non convincere mai abbastanza chi lo guarda, non merita il premio e facciamo un cattivo servizio alla vera natura dell'Oscar e dell' attore che lo ha meritato sicuramente in altre interpretazioni più sfaccettate e complesse piuttosto che in una versione da provetto neorambo, alla Bear Grylls, dove pur avendo un fisico gracilino riesce inspiegabilmente a sopportare diete e temperature, ipotermie da stendere un elefante, fratture e cadute da precipizi con cavallo su alberi non certo morbidi e accoglienti, tagli e dissanguamenti che manderebbero al creatore anche il più ostinato Highlander. Il doppiatore italiano credo abbia ringraziato molto visto che erano più i sospiri i rantoli e mugugni delle frasi dette dall'attore. Insomma non si consegna un premio solo a chi mostra di essere capace di superare mille difficoltà, di aver un fisico temprato, un buon rapporto col nutrizionista. Un Oscar non lo si vince al bar per chi regge di più l'alcool, o chi vince una gara di cento metri, non è una semplice esibizione di forza, coraggio o capacità fisiche, sarebbe davvero svilente del significato della statuetta, il film è molto esteriore ma vi prego di non confondere l'esibire con l'essere.
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