madmax86
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giovedì 17 dicembre 2015
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un risveglio nostalgico nel passato.
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Ho visto ieri il film al cinema e devo dire che alla fine delle riprese è anche partito un applauso dalla sala. Non da me... Non ho applaudito non perchè non mi sia piaciuto o perchè non sia un bel film, non ho applaudito perchè non mi ha convinto... soprattutto nella trama e nella sceneggiatura. Partiamo dalle note positive: 1) il cast è molto ben assortito e Rey è la eroina giusta per il film (bella, atletica, espressiva). Inoltre, vedere nuovamente Chewbe, Harrison Ford, Carrie Fisher, C3- P8 e Mark Hamill è stato emozionante. 2) Gli effetti speciali sono belli e giustamente calibrati (ma di questi tempi qualsiasi film di fantascienza che si rispetti ha effetti speciali di tutto rispetto) e bellissimi paesaggi 3) Il film ha un buon ritmo e ci sono scene e dialoghi ironici e sarcastici che strappano un sorriso allo spettatore.
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Ho visto ieri il film al cinema e devo dire che alla fine delle riprese è anche partito un applauso dalla sala. Non da me... Non ho applaudito non perchè non mi sia piaciuto o perchè non sia un bel film, non ho applaudito perchè non mi ha convinto... soprattutto nella trama e nella sceneggiatura. Partiamo dalle note positive: 1) il cast è molto ben assortito e Rey è la eroina giusta per il film (bella, atletica, espressiva). Inoltre, vedere nuovamente Chewbe, Harrison Ford, Carrie Fisher, C3- P8 e Mark Hamill è stato emozionante. 2) Gli effetti speciali sono belli e giustamente calibrati (ma di questi tempi qualsiasi film di fantascienza che si rispetti ha effetti speciali di tutto rispetto) e bellissimi paesaggi 3) Il film ha un buon ritmo e ci sono scene e dialoghi ironici e sarcastici che strappano un sorriso allo spettatore. E ora arriviamo alle note dolenti: 1) Leggere i titoli iniziali e vedere che 6 film non sono serviti a nulla e che senza un motivo e una spiegazione precisa il male ha ripreso il sopravvento sulla Repubblica... Beh... almeno una scena sul perchè le cose siano così precipitate dopo il vissero felici e contenti dell'episodio VI la potevano fare. 2) La trama e la sceneggiatura sembrano riprese interamente da Star Wars IV (il primo della vecchia trilogia) con parti che ammiccano anche al secondo film della vecchia trilogia (come la scena di Han e Kylo Ren sul ponte della nave come Darth e Luke)... Insomma, Da Rey, che cerca di sopravvivere in una terra deserta e abbandonata come Luke e come Luke una serie di eventi la porterà a combattere per la resistenza, a BB8, che sembra aver preso il posto di R2 D2 e deve trasportare un messaggio per la resistenza, da Kylo Ren, che è la copia di Darth Vader (anzi, un fervido ammiratore di quest'ultimo), a un certo Shoke, che è la copia gigante dell'imperatore (spero la grandezza sia dovuta all'ologramma).. tutto sembra essere come era in principio e anche la Morte Nera è rimpiazzata da un Pianeta che ha al suo interno un cannone in grado di distruggere i pianeti (ancora ?? I cattivi sono proprio senza fantasia) 3) Kylo Ren non mi convince... sembra un emulatore di Darth Vader senza un motivo ben preciso... Capisco che Anakin è suo nonno ma almeno quest'ultimo portava una maschera per un motivo non perchè doveva fare il personaggio... Insomma, ognuno si faccia il proprio giudizio ma ho la paura che questo film sia stato fatto non perchè ci fosse qualcos'altro da raccontare nella storia della saga ma sia stato fatto solo per un'operazione commerciale che a quanto sembra durerà anni con altri film pronti per uscire. Spero che i successivi film si discostino di più dai vecchi e che mi rifacciano ricredere...
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andrea giostra
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domenica 20 dicembre 2015
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star wars nostalgico!
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La Disney/Lucasfilm si affida a Jeffrey Jacob Abrams, già creatore di Lost (2004) prima, e regista di successo del sequel di Star Trek (2009 e 2013), per rilanciare la saga di Star Wars. Il Film, uscito nella sale cinematografiche italiane Mercoledì 16 dicembre 2015, ha già avuto un successo di pubblico straordinario e forse imprevedibile (200.000 spettatori il primo giorno di proiezione). Abrams affida la sua sceneggiatura – scritta con la collaborazione di Lawrence Kasdan e Michael Arndt - agli elementi narrativi e cinematografici che avevano caratterizzato la Trilogia originale e modera lo spazio filmico dedicato agli effetti super-speciali della tecnologia informatica più innovativa ed attuale.
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La Disney/Lucasfilm si affida a Jeffrey Jacob Abrams, già creatore di Lost (2004) prima, e regista di successo del sequel di Star Trek (2009 e 2013), per rilanciare la saga di Star Wars. Il Film, uscito nella sale cinematografiche italiane Mercoledì 16 dicembre 2015, ha già avuto un successo di pubblico straordinario e forse imprevedibile (200.000 spettatori il primo giorno di proiezione). Abrams affida la sua sceneggiatura – scritta con la collaborazione di Lawrence Kasdan e Michael Arndt - agli elementi narrativi e cinematografici che avevano caratterizzato la Trilogia originale e modera lo spazio filmico dedicato agli effetti super-speciali della tecnologia informatica più innovativa ed attuale. E' un Film per i fan di Star Wars, piuttosto che per gli amanti del cinema di fantascienza, proprio perché, quello che rimana da masticare in bocca alla fine del Film, è un percorso narrativo che ha riportato in scena i mitici e storici personaggi della trilogia iniziale: Harrison Ford, Carrie Fischer e Mark Hamil. Il trailer affascina i fan di Star Wars, ma inganna volutamente il potenziale spettatore che al Cinema rimane un po' deluso quando sul grande schermo appare la scritta “The End”! Ma certamente Abrams è regista e sceneggiatore molto capace e di successo, che è riuscito a rivitalizzare la saga Star Wars ed ha già progettato un' “invasione” comunicativa e commerciale planetaria che certamente darà i suoi frutti!
La trama del Film, costruita dall'esperto trio di sceneggiatori, è farcita di déjà vu scopiazzati dalla trilogia originaria. Spesso manca di originalità e qualità. Da apprezzare, invece, la straordinaria e affascinante fotografia, insieme alle prospettive paesaggistiche sicuramente da Oscar. Il Cast di attori non si distingue per eccessi di brillantezza o bravura: a tratti la recitazione appare piatta e scontata.
“Star Wars: episodio VII”, narra della scomparsa di Luke Skywalker, nascostosi in un luogo sicuro che suscita l'attenzione di molti: di Primo Ordine da un lato e della Resistenza repubblicana dall'altro lato. Kylo Ren scopre che la mappa per ritrovare Skywalker si trova all'interno di un droide. Questo ritrovamento scatena una caccia all'uomo senza tregua che vede coinvolti i vari personaggi del Film, che è comunque da vedere per l'importanza storiografica della saga e perché “Star Wars” è pur sempre “Star Wars”!
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angela.busacca
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mercoledì 16 dicembre 2015
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buio e luce, passato e presente, padri e figli
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Nel nuovo capitolo di Star Wars, giunto nelle sale dopo una campagna pubblicitaria blindatissima sui contenuti e minuziosamente centellinata nelle immagini distribuite, ritornano gli elementi che avevano caratterizzato la Trilogia originale e ritorna una sceneggiatura capace di non lasciarsi sopraffare dalla tecnologia degli effetti speciali. Ma soprattutto ritorna Lui, che – diciamolo francamente – ci era tanto mancato nella Trilogia/prequel: con l'aria beffarda da simpatica canaglia, Han Solo entra nel Millennium Falcon ed esclama “Siamo di nuovo a casa” ed Harrison Ford si propone come protagonista, nonostante i capelli bianchi, nonostante la barba trasandata, nonostante qualche rotondità sui fianchi.
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Nel nuovo capitolo di Star Wars, giunto nelle sale dopo una campagna pubblicitaria blindatissima sui contenuti e minuziosamente centellinata nelle immagini distribuite, ritornano gli elementi che avevano caratterizzato la Trilogia originale e ritorna una sceneggiatura capace di non lasciarsi sopraffare dalla tecnologia degli effetti speciali. Ma soprattutto ritorna Lui, che – diciamolo francamente – ci era tanto mancato nella Trilogia/prequel: con l'aria beffarda da simpatica canaglia, Han Solo entra nel Millennium Falcon ed esclama “Siamo di nuovo a casa” ed Harrison Ford si propone come protagonista, nonostante i capelli bianchi, nonostante la barba trasandata, nonostante qualche rotondità sui fianchi.
Sono passati 30 anni dalle scene finali de "Il ritorno dello Jedi" ed una nuova generazione si affaccia sulle dune deserte del pianeta Jekku e negli oscuri antri delle macchine da distruzione del Primo Ordine: la Forza scorre nelle vene della bella e volitiva Rey e rappresenta l’ossessione del nuovo malvagio Kylo Ren, che cela sotto una maschera nera non più il carisma che fu di Darth Vader ma piuttosto le inquietudini e l’ira di una vocazione incerta. Giovani ed incerti, i nuovi protagonisti hanno tutti in comune la continua lotta con fantasmi del passato e la ricerca del proprio posto nell’universo, quasi che gli sceneggiatori JJ Abrams e Laurence Kasdan abbiano scientemente attualizzato i caratteri dei protagonisti, calandoli in una dimensione che si allontana dalla visione fantascientifica per rivelarsi più propriamente un fantasy con venature di contemporaneità.
In una Galassia che in pochi anni ha smarrito la serenità, la Repubblica affanna sotto la spinta del malvagio Primo Ordine, sorto sulle ceneri dell'Impero con truppe abituate ai massacri ed armi spaventose capaci di distruggere con un sol colpo interi pianeti, al quale cerca di resistere un manipolo di coraggiosi che organizza la Resistenza, a capo della quale troviamo una vecchia (cara) conoscenza: il Generale Leila Organa, alla quale Carrie Fisher regala ancora una volta sorriso ed acconciatura intrecciata. Ed il sorriso di Leila è destinato ad incrociarsi ancora, alla vigilia di una battaglia, a quello beffardo e seducente di Han Solo (… anche nella galassia, come in una nota canzone, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: il perché ed il per come non si possono spiegare, senza svelare troppo della trama!).
Il bandolo di questo primo capitolo della “nuova serie” (nei progetti, infatti, sarà una nuova trilogia ad accompagnarci fino al 2019) ruota attorno alla mappa che permetterà di ritrovare Luke Skywalker, scomparso in esilio volontario: sulle sue tracce sia i combattenti della Resistenza che le truppe del Primo Ordine che seminano morte e distruzione con un realismo ed una desolazione assolutamente inediti per la saga.
Da una prima visione, sembra proprio che il “nuovo corso” di Star Wars si presenti con le carte in regola per ripagare gli appassionati delle (parziali) delusioni della Trilogia/prequel e catturare l'attenzione delle diverse fasce di pubblico che già da domani farano registrare il "tutto esaurito" nei cinema italiani
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borro11
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giovedì 17 dicembre 2015
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la finestra è riaperta
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Una finestra si riapre sulla galassia, una finestra che sembrava essere stata chiusa dopo la morte dell' Imperatore e la distruzione della Morte Nera. Riaprendo questa finestra ci si accorge che nulla è cambiato. Abrams infatti decide di cambiare poco o nulla degli schemi trilogia originale o meglio dell'unica Trilogia ( la trilogia prequel può essere relegata tranquillamente ad un delirio di onnipotenza di Lucas e null'altro). I richiami diretti col passato sono molti, Star Wars torna ad essere quello che è sempre stato: emozioni, frasi ad effetto ed ironia. L'aspetto emozionale è senza dubbio il più sapientemente usato, sfido chiunque a sostenere di non essersi sentito mancare il fiato al vedere il logo della Lucas Arts e i titoli iniziali, a non avere esultato al vedere un'invecchiato Han Solo mentre afferma di essere tornato a casa.
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Una finestra si riapre sulla galassia, una finestra che sembrava essere stata chiusa dopo la morte dell' Imperatore e la distruzione della Morte Nera. Riaprendo questa finestra ci si accorge che nulla è cambiato. Abrams infatti decide di cambiare poco o nulla degli schemi trilogia originale o meglio dell'unica Trilogia ( la trilogia prequel può essere relegata tranquillamente ad un delirio di onnipotenza di Lucas e null'altro). I richiami diretti col passato sono molti, Star Wars torna ad essere quello che è sempre stato: emozioni, frasi ad effetto ed ironia. L'aspetto emozionale è senza dubbio il più sapientemente usato, sfido chiunque a sostenere di non essersi sentito mancare il fiato al vedere il logo della Lucas Arts e i titoli iniziali, a non avere esultato al vedere un'invecchiato Han Solo mentre afferma di essere tornato a casa. Tornano i tormentoni e citazioni al passato: dalla vicenda del compattatore al classico "sia lodato il mio creatore" ( chi sarà mai costui?) di C3-PO. Questo mondo affascina ora tutte le generazioni cresciute con Luke & co. e le immerge in un clima familiare, tutti i fan sono a proprio agio. I personaggi nuovi risultano ben calibrati e studiati anche se forse molto ricalcanti altri personaggi già incontrati nelle saga. Manca un cattivo tosto poiché Kylo Ren non può di certo essere definito tale, se le premesse del trailer vedevano inevitabile il confronto con Vader questo invece risulta pressapoco una macchietta che perde ogni possibile credibilità togliendosi la maschera. Anche quella che voleva essere il nuovo Yoda, Lupita, convince poco e non si mette in risalto. Misterioso invece il passato di Rey e la figura di Snoke ma sono sicuro che nei capitoli successivi se ne parlerà in lungo e in largo. Nonostante tutto però gli ingranaggi di Adams sono bene oliati: effetti speciali pochi ma spettacolari, combattimenti con la spada non veloci e spettacolari come nei capitoli I, II e III ma più lenti e fedeli ai vecchi gloriosi episodi di fine anni '70 ( Vader vs. Obi One vi dice qualcosa?). Inoltre farcisce il tutto con volti noti e ambientazioni studiate per rimandare la mente a cose ben più antiche ( anche se il repertorio della "nuova Cantina Band" si è un po' ammodernato). Tirando le somme, per essere uno che si apprestava a questo film con grandi speranze devo ammettere che non sono stato deluso. Ho avuto quello che volevo ed anche qualcosa in più. Ora che Abrams ha aperto la finestra la forza è tornata, lascia solo allo spettatore lasciarla entrare.
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mark kram
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giovedì 17 dicembre 2015
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il risveglio delle emozioni
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Il ritorno al cinema di Star Wars non poteva non suscitare opinioni contrastanti. Probabilmente per evitare si sfiguare J.J. Abrams ha deciso di non proporre una trama del tutto nuova e originale. Tutt'altro. Non sbaglia chi ritiene l'Episodio VII quasi un remake degli episodi della trilogia originale: è ormai la terza volta (dopo gli episodi IV e VI) che i ribelli si impegnano a distruggere una Morte Nera, sempre seguendo lo stesso copione (infiltrati di nascosto, disattiva le difese, attacco aereo) e contro un nemico, sia esso l'Impero o il Primo Ordine, che si ostina a lasciare scoperto l'unico punto debole della loro Arma.
Un'altra pecca del film può essere la trama un po' troppo veloce: metà film e già sappiamo chi è Rey o chi è Kylo Ren, di cui addirittura viene mostrato subito il volto.
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Il ritorno al cinema di Star Wars non poteva non suscitare opinioni contrastanti. Probabilmente per evitare si sfiguare J.J. Abrams ha deciso di non proporre una trama del tutto nuova e originale. Tutt'altro. Non sbaglia chi ritiene l'Episodio VII quasi un remake degli episodi della trilogia originale: è ormai la terza volta (dopo gli episodi IV e VI) che i ribelli si impegnano a distruggere una Morte Nera, sempre seguendo lo stesso copione (infiltrati di nascosto, disattiva le difese, attacco aereo) e contro un nemico, sia esso l'Impero o il Primo Ordine, che si ostina a lasciare scoperto l'unico punto debole della loro Arma.
Un'altra pecca del film può essere la trama un po' troppo veloce: metà film e già sappiamo chi è Rey o chi è Kylo Ren, di cui addirittura viene mostrato subito il volto. Viene così a mancare quell'alone di mistero che negli episodi precedenti accompagnava a lungo i personaggi, portando in tal modo a colpi di scena ben più forti.
Trama a parte, le emozioni e l'ironia non mancano. Anzi, probabilmente questo episodio è il più comico tra i precedenti, grazie soprattutto alla fantastica interpretazione di Harrison Ford. Inoltre combattimenti con spade laser, inseguimenti e sparatorie nello spazio, nuovi pianeti da aggiungere alla geografia della serie: è esattamente questo ciò che ci si aspettava da un nuovo film della saga. Non dimentichiamo che ci siamo anche tolti la curiosità di vedere uno Stormtrooper togliersi il casco e vedere chi si nasconde sotto quelle armature da Assaltatore Imperiale.
Inoltre ottimo il bilanciamento degli effetti speciali, che non risultano essere troppo esagerati (e non è affatto scontato data l'era in cui ci troviamo).
Probabilmente il film non farà incetta di Oscar, come qualcuno sperava, ma sicuramente c'è da dire che Harrison Ford meriterebbe come minimo una candidatura a Miglior Attore non Protagonista. Anzi, per come evolve la trama del film, più che il secondo capitolo di questa trilogia si aspetterà con molto interesse il secondo spin-off, che avrà Han Solo come protagonista.
Nel complesso, i neofiti della saga saranno entusiasti e i "vecchi" appassionati non potranno esserne da meno. Chi non si è emozionato nel veder riapparire in scena Han, Chewbecca, Leia, R2, C-3PO? Chi non ha atteso con ansia, nell'ultima scena, che il vecchio Luke si girasse, mostrandoci nuovamente il suo volto? Cosa avete provato quando all'improvviso è iniziato il film, con la scritta "Tanto tempo fa, in una galassia lontana...", seguita poi dai titoli di testa?
Non so voi, ma Star Wars è Star Wars. Per quanto uno lo possa criticare, per quanto si possano cercare ed elencare difetti, non si può non amarlo.
Certo, a patto che voi non siate passati al Lato Oscuro.
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alvise72
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domenica 20 dicembre 2015
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kolossal che scricchiola...
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... per i numero legami col passato.
Sia chiaro: è senza dubbio una produzione di taglio "epico", che vuole (e ci riesce) raccontare una grande storia di eroi, di malvagi, della classica lotta bene/male, di buoni che muoiono traditi da un male celato da bene, etc. etc.
L'azione è ben dosata: non fa mai annoiare, non fa venire la nausea; è nella quantità perfetta per uno Star Wars dei tempi moderni.
Apprezzabile anche l'uso, nei casi realmente necessari, della computer grafica.
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... per i numero legami col passato.
Sia chiaro: è senza dubbio una produzione di taglio "epico", che vuole (e ci riesce) raccontare una grande storia di eroi, di malvagi, della classica lotta bene/male, di buoni che muoiono traditi da un male celato da bene, etc. etc.
L'azione è ben dosata: non fa mai annoiare, non fa venire la nausea; è nella quantità perfetta per uno Star Wars dei tempi moderni.
Apprezzabile anche l'uso, nei casi realmente necessari, della computer grafica. E questo fa capire che c'era una spina dorsale nella mente di chi ha scritto la storia, e che il "kolossal" avrebbe dovuto poggiarsi su di essa, invece che su eccessivi e a volte soporiferi effetti speciali e azione frenetica senza sosta. E così è stato. La spina dorsale c’è e la storia pure… peccato che odora eccessivamente di nostalgico.
Per dare a tutti i costi un ruolo a Ford, alcuni brandelli (nemmeno tanto piccoli) di questa storia cadono nel banale… o quantomeno nel prevedibile; presentare parentele nuove e molto scomode non fa necessariamente di essa qualcosa di veramente “fresco” e innovativo.
Onestamente non fa emozionare nemmeno rivedere i vecchi volti (o maschere) del film di 35 anni fa. I legami dovevano si esserci, ma avrebbero dovuto essere presentati in maniera più nascosta, che coinvolgesse maggiormente l’intuizione invece di essere evidenti e ben spiegati; e questo rovina tutto (come ci ha insegnato l’architetto di Matrix). La minuziosa spiegazione dei misteri toglie l’emozione! E il kolossal non riesce a uscire da se stesso per diventare un capolavoro.
Quindi è impossibile dare 5 stelle, bisogna fermarsi a 4 perché manca quel quid che avrebbe reso Episodio 7 la nuova torre della fantascienza (o meglio del fantasy) moderna. E si ferma purtroppo ad un ottimo film fantastico/fantascientifico che non prende la lode, perché troppo basato su quel “emozionismo” squisitamente americano. Forse la collaborazione con un “dark” come Nolan fatto spiccare il volo a questa pellicola.
Detto questo: andate senz’altro a vederlo! Uscirete dalla sala sicuramente soddisfatti.
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thewarrior
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venerdì 18 dicembre 2015
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il risveglio nostalgico della forza
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Sono lacrime di nostalgia quelle che gli appassionati della trilogia originale versano durante la visione di questo settimo episodio della saga di Star Wars. Ed è esattamente l'effetto che il regista J. J. Abrams vuole ottenere. In parte perché lui stesso un fan di vecchia data, in parte perché consapevole della grandezza e dell'insuperabilità della vecchia trilogia. "Il Risveglio della Forza" convince. Convincono i nuovi personaggi, quelli vecchi, le atmosfere tipiche del franchise e la regia di Abrams, che in piccole e nascoste parti del film ha saputo anche stupire. Come ad esempio l'intenzionale e per niente casuale tributo ad Apocalypse Now, o gli splendidi sfondi paesaggistici di quelle vecchie ma affascinanti astronavi precipitate nel deserto, simbolo dei tempi che furono.
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Sono lacrime di nostalgia quelle che gli appassionati della trilogia originale versano durante la visione di questo settimo episodio della saga di Star Wars. Ed è esattamente l'effetto che il regista J. J. Abrams vuole ottenere. In parte perché lui stesso un fan di vecchia data, in parte perché consapevole della grandezza e dell'insuperabilità della vecchia trilogia. "Il Risveglio della Forza" convince. Convincono i nuovi personaggi, quelli vecchi, le atmosfere tipiche del franchise e la regia di Abrams, che in piccole e nascoste parti del film ha saputo anche stupire. Come ad esempio l'intenzionale e per niente casuale tributo ad Apocalypse Now, o gli splendidi sfondi paesaggistici di quelle vecchie ma affascinanti astronavi precipitate nel deserto, simbolo dei tempi che furono. Seppur lo sviluppo della trama è un po' troppo simile a quella de "Una Nuova Speranza", il film non manca di nuovi spunti e riflessioni che aggiungono interesse a questo nuovo capitolo. Primo fra tutti il personaggio di Finn, un pentito Stormtrooper del Primo Ordine che è l'esempio lampante di come le guerre sono volute non da chi è costretto a combatterle ma da chi ci comanda. Infatti vuoi per evitare futuri rimorsi di coscienza, vuoi per l'incapacità di saper impugnare un arma, il nostro Finn abbandona la sua vecchia professione per unirsi agli eroi. In secondo luogo il cattivone di turno Kylo Ren, il cui oscuro personaggio è un po' messo in ombra dal vecchio ma tutt'ora presente Darth Vader, l'antagonista per eccellenza che non potrà mai essere rimpiazzato. E questo gli sceneggiatori Kasdan, Abrams e Arndt lo sanno bene, tant'è vero che costruiscono un antagonista che quasi fa pena, perché oscilla tra la paura di non essere all'altezza dei suoi predecessori e l'ingenuità di chi probabilmente non ha fortemente sentito la chiamata al Lato Oscuro. Tirando le somme, sentivamo fortemente il bisogno di questo settimo capitolo? Probabilmente no, e siamo anche consapevoli che si tratta soprattutto di una manovra commerciale condotta dalla Disney per avere l'incasso ai botteghini assicurato, sfruttando una delle saghe più amate di sempre. Ma è con soddisfazione che possiamo dire che l'esperimento è pienamente riuscito.
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byakuran91
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lunedì 21 dicembre 2015
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"ciube,siamo a casa"
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Perchè ho apprezzato il film? Perchè tecnicamente è superbo, un'unione perfetta tra tradizione e modernità, la prima fuga del millenium falcon e il combattimento nella neve resteranno scolpite nella mia memoria a lungo. Perchè è un'ottimo film d'azione/avventura oltre ad essere un ottimo Star Wars, pieno di cose che emozioneranno i vecchi fan, ma adattissimo anche ai nuovi, i personaggi funzionano alla grande, i nuovi come le vecchie glorie, il villain è più complesso di quanto possa sembrare. I colpi di scena sono ottimi, io ancora sono sconvolto, nonostante ad un certo punto si possa indovinare cosa stia per accadere. Questo film per me ha rappresentato il vero ritorno della saga, la trilogia prequel, con quell'orrida cgi e con il green screen a tutto spiano (oltre ad innumerevoli difetti nell'approfondimento, scarso, dei personaggi e in quello, troppo marcato invece, delle vicende economico-politiche), l'ho solo vissuta come "la storia di Anakin", sebbene non sia da buttare come dicono molti.
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Perchè ho apprezzato il film? Perchè tecnicamente è superbo, un'unione perfetta tra tradizione e modernità, la prima fuga del millenium falcon e il combattimento nella neve resteranno scolpite nella mia memoria a lungo. Perchè è un'ottimo film d'azione/avventura oltre ad essere un ottimo Star Wars, pieno di cose che emozioneranno i vecchi fan, ma adattissimo anche ai nuovi, i personaggi funzionano alla grande, i nuovi come le vecchie glorie, il villain è più complesso di quanto possa sembrare. I colpi di scena sono ottimi, io ancora sono sconvolto, nonostante ad un certo punto si possa indovinare cosa stia per accadere. Questo film per me ha rappresentato il vero ritorno della saga, la trilogia prequel, con quell'orrida cgi e con il green screen a tutto spiano (oltre ad innumerevoli difetti nell'approfondimento, scarso, dei personaggi e in quello, troppo marcato invece, delle vicende economico-politiche), l'ho solo vissuta come "la storia di Anakin", sebbene non sia da buttare come dicono molti. Ora abbiamo di nuovo Guerre Stellari, quello di una volta, i protagonisti sono degli emarginati, lottano contro mille difficoltà, c'è di nuovo spazio per un pizzico di ironia e spensieratezza, i set sono in gran parte costruiti sul serio, c'è la sabbia, la polvere, "è vero, tutto vero". Il ritmo è serrato, non c'è un'attimo di respiro, si parte subito velocissimi, il male sta nuovamente prendendo il sopravvento ed è il momento per la luce di risvegliarsi. Una cavalcata meravigliosa, tra nostalgia ma anche tra tante novità che creano solide basi per raccontare una nuova storia con i prossimi capitoli. E poi il finale è da "lacrime napulitane", quei 30 secondi in cui esplode quella che per me è la miglior traccia mai composta per questa saga. Non emozionarsi è impossibile. Questo "Il risveglio della forza" lo metto al secondo posto, dopo episodio V, mi sarò anche fatto trascinare dall'entusiasmo, ma è quello che speravo accadesse. "Siamo a casa" dice Han Solo, ed è proprio così.
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flatout
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mercoledì 16 dicembre 2015
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furbo reboot/remake. ripartendo dalle ceneri.
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Il settimo capitolo della saga riesce a coinvolgere e divertire senza mai tradire (o rinnovare) i canoni della serie classica. Un'operazione furba quella di J.J. Abrams (regista del bel thriller fantascentifico 'Super 8), che si limita a ritracciare strade già percorse. E' un viaggio quello che si compie alla visione di questa pellicola, che punta solamente sulla nostalgia, riproponendo (a volte leggermente forzando) vecchie conoscenze tra le quali Jan Solo e Chewbecca, e aggiungendo nuovi carismatici personaggi: lo Stormtrooper Finn e l'eroina Ray. Sotto il punto di vista tecnico è ineccepibile: fotografia, costumi e CGI meravigliosi, il tutto accompagnato da una regia da Oscar.
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Il settimo capitolo della saga riesce a coinvolgere e divertire senza mai tradire (o rinnovare) i canoni della serie classica. Un'operazione furba quella di J.J. Abrams (regista del bel thriller fantascentifico 'Super 8), che si limita a ritracciare strade già percorse. E' un viaggio quello che si compie alla visione di questa pellicola, che punta solamente sulla nostalgia, riproponendo (a volte leggermente forzando) vecchie conoscenze tra le quali Jan Solo e Chewbecca, e aggiungendo nuovi carismatici personaggi: lo Stormtrooper Finn e l'eroina Ray. Sotto il punto di vista tecnico è ineccepibile: fotografia, costumi e CGI meravigliosi, il tutto accompagnato da una regia da Oscar. Dopo una prima mezzora al cardiopalma in cui credevo di trovarmi di fronte al miglior capitolo della serie, il film inizia a ripiegare su una strada che renderà sicuramente felici i fan (Jan Solo è uno dei protagonisti), ma che, per quelli che come me non sono fan sfegatati della serie, ricordano molto un delizioso piatto di pasta riscaldato, che di bello ha solo l'aspetto esteriore. Com'era prevedibile ci troviamo di fronte ad un reboot/remake di 'Star Wars: Episodio IV - Una Nuova Speranza' con una morte nera più , un Darth Vader 2.0. con una spada più zarra e delle astronavi in 4K. Dal punto di vista della trama, seppur avvincente, non dona assolutamente niente di nuovo al franchise, limitandosi invece al puro intrattenimento di genere. Il tutto però non è privo di difetti, infatti, alcune volte si presentano situazioni eccessivamente canoniche, finendo in un paio di occasioni nel ridicolo, però ci si può benissimo passare sopra. I colpi di scena non mancano, e non lesina per niente sulle scene d'azione, che, tra l'altro, sono assolutamente mozzafiato. Senza mezzi termini tra le migliori del panorama fantascientifico.
Detto questo, posso ritenermi soddisfatto solo in parte, se mi aspettavo una rivoluzione mi sbagliavo, ma non per questo è un brutto film, anzi, il risultato è notevole.
Dato che faccio parte della 'new generation' (quella che non ha visto nessuna delle trilogie al cinema), parlo da una persona che non ha vissuto le rivoluzioni cinematografiche di questa serie, e quindi mi possono mancare alcuni elementi chiave, ma detto questo, ho provato a dare uno sguardo più oggettivo possibile.
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master1994
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giovedì 17 dicembre 2015
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spettacolare, divertente e godibile
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Apprezzabile 1° film di una nuova trilogia: spettacolare, godibile e divertente all'altezza del 1° film di George Lucas della vecchia trilogia di Guerre Stellari (dei lontani anni 70-80), ma non del 2° episodio che rimane quello con i toni più epici e le sequenze più belle della storia del cinema fantascientifico, comunque leggermente superiore al terzo capitolo, ma senza particolari guizzi.
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Apprezzabile 1° film di una nuova trilogia: spettacolare, godibile e divertente all'altezza del 1° film di George Lucas della vecchia trilogia di Guerre Stellari (dei lontani anni 70-80), ma non del 2° episodio che rimane quello con i toni più epici e le sequenze più belle della storia del cinema fantascientifico, comunque leggermente superiore al terzo capitolo, ma senza particolari guizzi. Un esperimento moderno di rivisitazione di Guerre Stellari riuscito e ricco di Pathos in alcuni frangenti narrativi e con sofisticati e ben fatti effetti speciali che danno un ventata di aria nuova al capitolo più atteso di quest'anno, superiore in certi versi alla nuova trilogia del 2000 delle origini di Darth Vader e di altri personaggi di questo racconto galattico e quasi universale. J.J. Abrams (già creatore dei riusciti e tenebrosi Star Trek e della famosa saga di Lost) ci regala un fil degno di nota, un buon erede della vecchia trilogia, tra sorprendenti colpi di scena e un cattivo davvero affascinante, feroce ed aggressivo, seppur ancora misterioso e in certi troppo simile alla quasi imbattibile figura di Darth Vader o Dart Fenner nei presupposti (e il suo maestro, ovvero l'imperatore Palpatine). 3D ben sfruttato e storia non priva di sfumature (con pochi momenti morti) e tratteggiata da un carattere più intimista, femminista e moderno nel rapporto dei nuovi personaggi con qualche cameo divertente e ben utilizzato in questa nuova e spettacolare produzione cinematografica. Finale incisivo. Consigliato per i fan di Star Wars, per gli amanti del genere fantascientifico e per le nuove generazioni che non hanno ancora visto Star Wars. Un film di puro intrattenimento, godibile e spettacolare, curato tecnicamente ed artisticamente e divertente.
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