Anno | 2015 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia, Argentina |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis |
Attori | Ercole Colnago, Giovanni Morichelli, Ugo Farnetti, Orso Pietrini, Bruno di Giovanni . |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 novembre 2015
La storia del documentario nasce sul set del film precedente di de Righi-Zoppis, Belva Nera: emersa durante una pausa pranzo, preservata grazie all'antica tradizione orale di uomini che continuano imperterriti a vivere della propria terra.
CONSIGLIATO N.D.
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Ci troviamo in Tuscia, zona un tempo popolata dagli etruschi. In un rifugio di cacciatori nella campagna laziale un gruppo di anziani del luogo rievoca la vita di Mario "de' Marcella", un uomo vissuto per più di sessant'anni nel ritiro di una grotta di tufo, poco fuori Vajano. Non si sa bene cosa lo abbia portato a condurre un'esistenza solitaria, come un selvaggio in mezzo al bosco, per gran parte della sua esistenza. Chi lo incontrava lo chiamava "il Solengo": un uomo scontroso e taciturno, forse eccentrico, pazzo per alcuni, genio per altri.
Nel tentativo di identificare quest'uomo misterioso, spesso con racconti discordanti fra loro, i testimoni finiscono per rivelare una parte, seppur piccola, della loro storia.
Il film tenta di rappresentare il mondo di una remota campagna italiana: una terra senza tempo, arcaica e primitiva - come il bosco in cui si ritira il protagonista - che sta inesorabilmente scomparendo, sovrastata da un'altra realtà, quella contemporanea.
E' una pellicola di gusto particolare, un po' documentario, un po' "di verità". La vita dei solitari è colpa di vari fattori, come la perdita della propria familiarità. Bella la fotografia.