Titolo originale | Das finstere Tal |
Titolo internazionale | The Dark Valley |
Anno | 2014 |
Genere | Western |
Produzione | Austria, Germania |
Regia di | Andreas Prochaska |
Attori | Sam Riley, Tobias Moretti, Helmuth Häusler, Martin Leutgeb, Johannes Nikolussi Clemens Schick, Florian Brückner, Hans-Michael Rehberg, Erwin Steinhauer, Franz Xaver Brückner, Xenia Assenza, Carmen Gratl, Paula Beer, Thomas Schubert, Beatrix Brunschko, Gerhard Liebmann, Heinz Ollesch, Josef Griesser, Johanna Bittenbinder, Thomas Hochkofler, Selina Weithaler, Sara Weithaler, Elisabeth Marmsoler, Hannah Rainer, Marcus Elias Gamper, Victoria Angerer, Verena Schönhofer, Noah Kofler, Vera Lindner, Nina Dölle, Giordano di Stasio, Moritz Selva, Leon Gigler, Annabell Schröter, Marius Dölle. |
MYmonetro | 2,81 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 luglio 2017
Fine del 19esimo secolo. L'arrivo di uno straniero coincide con la morte di un giovane del villaggio. Ma le due cose sono collegate tra loro? Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai European Film Awards,
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CONSIGLIATO SÌ
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Un cavaliere misterioso fa il suo ingresso in un villaggio dominato dalla famiglia capitanata dall'anziano Brenner e dai suoi figli. Costoro spadroneggiano sulle vite di uomini e donne. L'uomo è un americano e viene alloggiato presso due donne, una madre e una figlia che sta per sposarsi. Di lui si sa anche che è un fotografo che vuole fermarsi per l'inverno. La sua presenza non è ben vista dai Brenner e lo è ancor meno quando uno di loro viene ucciso.
Ci sono film che vincono numerosi premi nel loro Paese di produzione ma dei quali non veniamo a sapere nulla. Quello di Andreas Prochaska entra a buon diritto nella categoria.
Solo per quanto riguarda i German Films Award (a cui il film anche se di produzione austriaca fa da riferimento) i premi nel 2014 sono stati sette. Meritati perché si tratta di un western del tutto anomalo ma perfettamente controllato. Anomalo in ragione del fatto che il cavaliere americano arriva nell'area alpina di lingua tedesca e questo consente di costruire un western che può tranquillamente disinteressarsi del fatto che il prologo ci abbia già fornito dei possibili indizi sulle ragioni della sua presenza in zona. Perché il senso sta altrove. Sta innanzitutto nell'immettere un plot western in un'ambientazione assolutamente europea. Non tanto per le cime alpine innevate ma piuttosto per la chiusura, molto ben rappresentata, di una comunità montana di boscaioli e cacciatori che non vogliono intromissioni anche perché hanno, in particolare, un sopruso ereditario appannaggio dei capi che non va assolutamente ceduto.
È fatto delle lunghe ombre dell'inverno, dei passi calzati di stivali nella neve ghiacciata, di oscurità profonde da cui erano solcate le notti prima dell'avvento dell'elettricità. È nelle ore dell'attesa che si dipana (da una parte e dall'altra) in una successione di dettagli che portano verso una conclusione attesa che conserva però intatta un'originalità di fondo.
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Una bella sorpresa "lo straniero della valle oscura". Con tutti gli ingredienti del western (fucili spianati, piccoli paesi chiusi e diffidenti, mafie familiari, natura selvaggia) e in più il tocco "alpino", visto che è un western ambientato si nell'epoca d'oro della frontiera, fine XIX secolo, ma sulle Alpi germaniche.
Da due paesi europei, ovvero Austria e Germania, arriva questo western molto curato dal punto di vista visivo, meno, invece, da quello narrativo. Il presenta una scenografia suggestiva ed una messa in scena abbastanza credibile, la fredda fotografia da al film il giusto tono e una buona atmosfera. Atmosfera che viene, però, rovinata da dei costumi e un trucco poco credibili a causa [...] Vai alla recensione »
Per girare un buon film western forse non è necessario essere americani, ma di certo essere austriaci non aiuta; se poi si ha la pretesa di ambientarlo in un villaggio sulle alpi ... allora la frittata è fatta. Da cultore del cinema western classico, un prodotto di questo tipo non riesco proprio a digerirlo. Il cinema western ormai non esiste più: negli ultimi 40 anni si contano [...] Vai alla recensione »
Siamo abituati ai western stelle e strisce, ambientati nella Monument valley o dintorni, ed invece in questo film l'ambientazione e' molto diversa, tra paesaggi innevati... una trama semplice incentrata su una vendetta, scontata, come si puo' intuire e facilmente prevedere dopo i primi minuti del film, ma non per questo i 112 minuti della pellicola risultano meno avvincenti o piacevoli. [...] Vai alla recensione »
Dopo 1 ora ho spento. Film lento, i personaggi parlano poco senza motivo, solito piccolo villaggio dove i padroni fanno quel che vogliono. Guardate altro...