Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Bradley Rust Gray |
Attori | Juno Temple, Jackson Ning, Samantha Anderson Ives, Anika Jennie Ji, Michael Chernus Riley Keough, Thysson George Williams, Rock Kohli, Neal Huff, Cara Seymour, Haviland Morris, Kylie Minogue, Zohren Weiss, Hayley Hunt. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 23 giugno 2013
CONSIGLIATO NÌ
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L'adolescente americana Diane trascorre l'estate a casa della zia, prima di partire per Parigi, laddove l'attende un entusiasmante scambio scolastico di un anno. La voglia di andare via, però, si smorza quando conosce Jack, un'intraprendente coetanea che si atteggia a maschiaccio ma nasconde un grande cuore. Questo incontro sconvolge l'esistenza dell'angelica Diane, facendole provare gli impetuosi battiti del primo amore. Ma quando Jack scopre che la sua ragazza sta per partire, fa di tutto per allontanarla, per paura di soffrire troppo.
Il regista Bradley Rust Gray confeziona una teen love story a sfondo lesbo che non ha fascino né mordente. Di storie sulla scoperta adolescenziale della sessualità e sul primo amore - quello che segna una vita - ne sono state girate tante. Per condire e movimentare la sua, Gray fa ricorso a un espediente discutibile: inserisce dei frammenti in stop motion, inizialmente decontestualizzati, che dovrebbero gradualmente suggerire la trasformazione da essere umano a bestia mostruosa, in stile lupo mannaro. Il regista vorrebbe così simboleggiare le impetuose e incontrollabili alterazioni, ormonali e non solo, operate dalla forza dell'attrazione. Idea intrigante sulla carta, ma dagli esiti ai limiti del ridicolo, a partire dal trucco del mostro nella sua fugace apparizione. Del resto, questo film non ha nulla del fascino palpitante in salsa fantasy di Twilight e simili e non può certo uguagliarne i risultati.
Neppure gli accenni al legame speciale tra Diane e la sorella gemella servono a tappare le falle di una sceneggiatura povera di azioni e soprattutto di emozioni. Persino la stellina del cinema indie Juno Temple, qui in un'agghindata versione Pippi Calzelunghe, fallisce nell'impresa di rendere credibili gli istinti e i sentimenti del suo personaggio: apprezzata in altri film, l'attrice inglese è qui totalmente inespressiva.
Allora, azzeccate risultano soltanto la scelta di trattare questa nascente storia d'amore lesbo come la più comune delle love stories adolescenziali e la convincente interpretazione di Riley Keough, una "tomboy" skater dallo sguardo profondo e inquieto, che si strugge per amore al ritmo delle graffianti melodie sprigionate dal suo walkman irresistibilmente vintage.