Titolo originale | Le Sacre du printemps |
Anno | 2012 |
Genere | Balletto, |
Produzione | Russia |
Durata | 120 minuti |
Distribuzione | Nexo Digital |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 marzo 2013
La prima rappresentazione del balletto, avvenuta a Parigi nel 1913, suscitò le proteste del pubblico. In compenso, questo spettacolo innovativo venne accolto dall'avanguardia come un avvenimento fondamentale per la storia della musica.
CONSIGLIATO N.D.
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Originariamente creata nel 1913 dal compositore Igor Stravinsky e dal coreografo Vaslav Nijinsky per i Ballets Russes di Serge Diaghilev, La sagra della primavera è oggi proposta con la coreografia di Wayne McGregor, in occasione del centesimo anniversario dalla nascita dell'opera. Cento anni fa, la prima rappresentazione, avvenuta a Parigi al Théatre des Champs-Elysées nel 1913, diede luogo a una rissa e generò pareri contrastanti tra il pubblico. L'opera presenta, infatti, ritmi ossessivi e prevede insoliti utilizzi dei diversi strumenti, con lo scopo di creare tensione e stridenti effetti timbrici. Gli spettatori della prima non riuscirono a sopportare né i suoni né i movimenti dei ballerini, decisamente inusuali, relativi a riti pagani, passioni brutali e sacrifici umani. In compenso, La sagra della primavera venne accolta dall'avanguardia come un avvenimento fondamentale per la storia della musica, così come poi si sarebbe rivelato.
Il balletto inscena un rito sacrificale pagano che si svolge nella Russia antica all'inizio della primavera. Era quella l'occasione nella quale una giovane veniva scelta per ballare fino alla morte, con l'obiettivo di propiziare la benevolenza degli dei in vista della nuova stagione. L'aperto richiamo alla Russia è decisivo per chi voglia comprendere meglio il carattere del lavoro: risalendo oltre la civiltà dell'uomo moderno, distruggendo l'ordine delle forme tradizionali, Stravinskij intese ricreare un mondo barbarico e primitivo, in un clima rituale pagano che sfocia in una rissa demoniaca.