Foto di scena e photocall del film dei fratelli Taviani. Orso d'oro a Berlino.
Nel teatro di Rebibbia, la rappresentazione di Giulio Cesare di Shakespeare ha fine fra gli applausi. Le luci si abbassano sugli attori tornati carcerati. Vengono scortati e chiusi nelle loro celle.
Tutto ha inizio sei mesi prima, quando il direttore del carcere e il regista teatrale spiegano ai detenuti il nuovo progetto: Giulio Cesare. La prima tappa è quella dei provini. La seconda l’incontro con il testo.
Il percorso è lungo: ansie, speranze, gioco. Ognuno dei detenuti si porta dietro colpe da espiare. Sono personaggi controversi, capaci di esaltarsi ma anche di mettere a rischio tutto per un litigio. Ma la prima della rappresentazione sarà un successo. I detenuti scopriranno l'arte, e sentiranno ancora più stretta la loro cella.
Cesare deve morire è al cinema, distribuito dalla Sacher di Nanni Moretti, a partire da oggi, venerdì 2 marzo.