Nolan è un ottimo costruttore di trame, e spesso è molto apprezzato per la grazia logica con cui queste si svelano. Tuttavia credo, a differenza di molti, che qui il regista non abbia nemmeno lontanamente dato il meglio di sè.
Certamente la regia è ottima, come al solito: severa e pulita, sobria ed estremamente elegante, come solo Nolan è capace.Tuttavia non posso dire di aver particolarmente gradito alcune cose. Andiamo con ordine.
Da un punto di vista molto soggettivo devo dire che non ho mai trovato molto sensato che degli individui in un sogno si sparassero con dei fucili, guidassero auto e camminassero negli hotel: l'opera a mio parere, essendo ambientata in un contesto così peculiare, avrebbe potuto e forse dovuto disporre di un più ampio respiro, con qualcosa di più fantasioso e originale, e i sogni organizzati in maniera meno nota e schematica, ma come si dice, ognuno ha i suoi gusti...
Le cose che più mi hanno fatto storcere il naso sono altre, come ad esempio la sceneggiatura: lo sforzo è tutto teso alla trama, e sembrano saperlo anche i personaggi, tanto che un buon novanta per cento dei dialoghi è costituito da spiegoni su quello che sta o non sta accadendo. Il film risulta così piuttosto pesante, e i dialoghi, invece che scorrere fluidi, sono faticosi e impostati, tanto da non rendere la minima tridimensionalità ai personaggi, e da essere, al di là dei colpi di scena della trama, piuttosto prevedibili. La trama sarà anche scritta da Nolan, e per diretta conseguenza un poco complicata, ma non lo è certo tanto da non poter essere capita senza tutte quelle spiegazioni così pesanti.
Anche la recitazione a mio parere non è stata esattamente brillante; certo, non malvagia o scarsa, ma nulla di che. L'osannato Di Caprio infondo qui non ha fatto molto più del suo lavoro, e Joseph Gordon Levitt, con annesso il suo personaggio, è stato davvero pessimo: sempre estremamente impostato e piatto, noioso all'esasperazione; inoltre ho trovato la scena del bacio con Ellen Page sgraziata e incoerenta con il personaggio al punto da essere imbarazzante.
E la trama sarà anche complicata, ma infondo infondo il film non dice poi nulla altre alla sequela di avvenimenti che accadono: non c'è una caratterizzazione del sogno vera, che vada oltre i piccoli giochetti sull'architettura e sulle reazioni del subconscio, non c'è qualcosa che susciti nello spettatore una riflessione o delle domande. Il film è dunque solo spettacolo, uno spettacolo anche ben fatto, ma che vuole essere più di questo, senza riuscirci nemmeno lontanamente.
Va anche detto che la regia, come consuetudine per Nolan, è ottima, soprattutto esteticamente, con quel taglio rigido e personale, e va anche detto che il film nel complesso non può certo dirsi brutto, anzi, è un prodotto lodevole. Ciò che però mi fa dare un voto così basso è forse l'inutile pretesa, lo sforzo così esagerato per un prodotto infondo piuttosto vacuo. Forse non era Nolan il regista giusto per questo
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euclide
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martedì 29 marzo 2016
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non del tutto d'accordo [un pò spoiler] (1)
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Scusami ma su molte cose che hai detto non sono d'accordo. Mi riferirò agli aspetti che hai citato tu e senza entrare troppo nelle tematiche e nella struttura dei lavori di Nolan, per cui non basterebbero poche righe di un commento, tenendo presente però che i suoi film non si fermano mai alla sola narrazione, che è spesso solo un espediente.Gli spiegoni che ti infastidiscono (anche a me in generale) non lo sono nel senso standard del termine. Lo sono se ci si ferma al primo livello del film (la storia dell'innesto in Fisher), mentre più in generale sono piccoli suggerimenti che aiutano a decriptare l'intero film, che come hai detto tu vuole parlare di molto altro.Tra l'altro in uno di questi spiegoni, che suppongo tu abbia trascurato, ci viene detto perchè si combatte con fucili o si viaggia in macchina, e personalmente mi trovo d'accordo con Nolan.
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d'accordo? |
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euclide
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martedì 29 marzo 2016
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non del tutto d'accordo [un pò spoiler] (2)
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Per quanto riguarda la tridimensionalità dei personaggi, mi trovi d'accordo. Il punto è che devono necessariamente essere piatti perchè rappresentano (anche) le diverse parti di un tutto, ovvero di una sola mente (di Cobb si suppone), all'interno della quale l'intera faccenda si muove (a un livello più profondo, anche se non il più).Riguardo al fatto che secondo te il film vuuole essere più di uno spettacolo senza riuscirci, sono in parte d'accordo.E' vero che il film segue i canoni hollywoodiani della fantascienza d'azione, ma allo stesso modo in cui i nostri sogni ci sembrano delle mere storie bizzarre e surreali, all'interno dei quali però ogni cosa simboleggia la proiezione di qualcosa che sta più in profondità.
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Per quanto riguarda la tridimensionalità dei personaggi, mi trovi d'accordo. Il punto è che devono necessariamente essere piatti perchè rappresentano (anche) le diverse parti di un tutto, ovvero di una sola mente (di Cobb si suppone), all'interno della quale l'intera faccenda si muove (a un livello più profondo, anche se non il più).Riguardo al fatto che secondo te il film vuuole essere più di uno spettacolo senza riuscirci, sono in parte d'accordo.E' vero che il film segue i canoni hollywoodiani della fantascienza d'azione, ma allo stesso modo in cui i nostri sogni ci sembrano delle mere storie bizzarre e surreali, all'interno dei quali però ogni cosa simboleggia la proiezione di qualcosa che sta più in profondità. E non credo sia un caso che Nolan abbia usato questo metodo di rappresentazione.Inception è davvero molto altro secondo me. Può piacere o meno il metodo di Nolan, ma la perfezione e la complessità delle strutture che crea e la disinvoltura con la quale si muove al loro interno andrebbe sempre apprezzata.
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(di miranbaricic)
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