Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Idea innestata: film dell'annodi the man of steelFeedback: 6184 | altri commenti e recensioni di the man of steel |
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sabato 25 settembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film più atteso del 2010 conferma le aspettative senza superarle di troppo e si afferma come miglior titolo della stagione e maggiore tra i film di Christopher Nolan, regista che non diventerà mai un VECCHIO PIENO DI RIMPIANTI perchè la warner ha fatto in lui un ATTO DI FEDE. La trama è poco lineare e tutt'altro che semplice, poichè si districa in ben 4 dimensioni oniriche di sogno nel sogno e le gestisce in modo che lo spettatore debba fare attenzione per tenere a mente tutti i particolari e le ambientazioni in cui si svolgono, con un mirabile uso del montaggio, strumento fondamentale per interconnettere i sogni, dovuto ad una regia pressochè perfetta che se la cava egregiamente anche con uno strumento che non aveva mai usato fino ad allora: il rallenting. Nolan gestisce un ottima sceneggiatura anche senza l'aiuto del fratello e crea uno dei suoi film più personali, sempre con il suo magico tocco e allo stesso tempo prendendo spunto dai miti che lo hanno influenzato come Kubrick ma anche omaggiando i suoi miti come James Bond. Sempre breavo Hans Zimmer con l'invadente colonna sonora e veramente ottimo il cast di attori con una menzione speciale per Gordon Levitt. Va tassativamente visto più volte per essere colto in pieno e secondo me, a occhio, potrebbe beccarsi una decina di nomination agli oscar, aspettare per credere. Finale sospeso e volutamente enigmatico per lasciare lo spettatore con l'illusione che pure lui stia sognando, quasi sicuramente un omaggio allo stile di Kubrick, che diventa inevitabilemnte un elogio allo stile narrativo di un Nolan sempre più bravo e regista di capolavori: un occhio di riguardo per il pubblico, un altro per la critica, grosso budget, ma sempre molto personale.
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