Hollywood sul Tevere

Vent'anni di cinema mondiale hanno visto accendersi la luce dei riflettori sulle sponde del Tevere. Si tratta di due decenni in cui film come Vacanze romane, Cleopatra e Ben Hur hanno avuto come luogo di gestazione Cinecittà. Oggi è proprio l'archivio di Cinecittà Luce a consentire di ripercorrere il divenire di un'epoca irripetibile. Un'epoca senza email e computer che ha contribuito in modo determinante a proporre un'immagine positiva dell'Italia nel mondo.
Marco Spagnoli si è avvalso della sua profonda conoscenza del cinema in genere e di quel periodo in particolare, per 'fare memoria'. Lo sterminato archivio del Luce gli ha consentito di riproporre, con un taglio moderno offerto dalle musiche di Pivio e Aldo De Scalzi, lo spirito di un'epoca estremamente creativa. Al commento originale, scritto dallo stesso Spagnoli, si alterna l'ironia dei cinegiornali d'epoca che arrivano anche a vaticinare una prematura scomparsa dagli schermi di Sean Connery. Spagnoli sta ben attento ad evitare il rischio dell'operazione nostalgia mostrandosi invece interessato a scoprire come quella sorta di crogiuolo produttivo-ideativo abbia potuto costituirsi in un'Italia che usciva da poco dalle distruzioni causate dalla guerra. Segue così la miriade di personaggi che hanno fatto la storia del cinema sbarcando a Fiumicino con lo sguardo affettuoso di chi è loro grato per ciò che ci hanno lasciato in eredità: film indimenticabili. 