Il film, dal best seller tedesco di Bernard Schlick, parte benissimo, con la classica storia dell'iniziazione sessuale di un adolescente (un bravissimo David Kross, esordiente diciannovenne di Amburgo) da parte di una più navigata e misteriosa Kate Winslet (che recita "da Oscar", e infatti). Poi la storia a due, ambientata in una credibile Germania postbellica, si attorciglia, vi si mescolano tre piani narrativi (con qualche incongruenza cronologica e storica: possibile che non si parli mai della caduta del Muro, 1989?), il ragazzo scopre il passato nazista di Hanna, e non ci si risparmia nulla: dal processo, al carcere, ai rimorsi per il passato che non passa, alla svolta tragica. Siamo dalle parti del mélo hollywoodiano, patinato e ben confezionato, ma inerte. Il regista inglese si trova evidentemente più a suo agio con le storie di educazione sentimentale ("Billy Elliott") che con la grande storia, e infatti la Shoah è rivista "all'americana". Comunque ci si appassiona e ci si commuove, anche più del necessario. Insopportabile il fatto che i libri, di cui la protagonista, analfabeta (se l'avesse confessato avrebbe evitato il carcere: ma possibile che una SS si fermi di fronte a questo?) vuole sentire la lettura "a voce alta" da parte del ragazzo e poi dell'uomo fatto (un monotono Ralph Fiennes) siano scritti in inglese e non in tedesco: una gaffe clamorosa, che ricorda quella dell'orologio al polso del gladiatore nei "peplum". Ma comunque piacerà, piacerà molto.
[+] lascia un commento a caesar »
[ - ] lascia un commento a caesar »
|