bobo
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sabato 9 febbraio 2008
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mi dispiace
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Ho visto questo film in un cinema minuscolo in prima fila schiacciato quasi dentro lo schermo, vicino a me una barbona che si era urinata addosso e avevo lavorato tutto il giorno,mettiamoci il doppiaggio ororoso dato a Cassel e la scelta di Naomi Watts come protagonista femminile, il tutto condito da un film che tutto sommato risulta un pò lento, ecco spiegato il mio voto!
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aleb
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martedì 5 febbraio 2008
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un po' crudo ma fantastico!!
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un po' crudo ma fantastico!!
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liuk
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martedì 5 febbraio 2008
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da evitare
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Questa volta sono completamente in disaccordo con la recensione di MyMovies. Dare 4 stelle ad un film del genere è completamente assurdo. La trama è abbozzata, la recitazione da dimenticare (soprattutto Viggo, apparso opaco ed impacciato) e vi sono scene raccapriccianti per crudeltà messe a casaccio. Dopo nemmeno 5 minuti ci si trova davanti ad uno sgozzamento, una donna incinta che perde sangue dalle gambe ed un neonato morto con ancora il cordone attaccatto. Se non fosse "solo" per questo la "Promessa dell'assassino" potrebbe almeno essere definito una merdata (come leggo da altri) ma così è molto peggio e lo ritengo un vero insulto alla cinematografia mondiale. Vergognoso.
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(di paioco98)
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*arii.
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domenica 3 febbraio 2008
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commento film:
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Questo film fa veramente schifo, poichè non si capisce niente e finisce malissimo.
E' il peggiore film che io abbia visto.
NON LO CONSIGLIO ASSOLUTAMENTE A NESSUNO!
Ciao.
[+] hai detto propeto bene
(di pierpaolo)
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il trifoglio
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domenica 3 febbraio 2008
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mah..non sono assolutamente d'accordo!!!
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Mah..non sono assolutamente d'accordo,addirittura dire che è una "merdata" mi sembra eccessivo..Io lo trovo un bel film,un noir avvincente che lascia col fiato sospeso fino alla fine,viene affrontato con stile un tema non facile da fronteggiare come la mafia russa,senza quel classico spargimento di sangue tipico dei film americani e senza il ricorso,oggi in molti film ricorrente,dell'ausilio degli effetti speciali..In questo lungometraggio trovo Mortensen impeccabile,Cassel abbastanza azzeccato per quanto riguarda le sue caratteristiche fisiognomiche,(aderisce al ruolo perfettamente),Stahl lo trovo acriticabile riguardo al suo ruolo recitato adeguatamente senza "sbavature"..l'unica che non mi è molto piaciuta è la Watts che in effetti mi è sembrata troppo "forzata"!!
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tonysierra
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sabato 2 febbraio 2008
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violenza gratuita
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Non mi ha trascinato per nulla, ho visto scene di violenza gratuita, la trama era a tratti discontinua, delle scene sembravano messe li per caso.
Deluso
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(di bea.)
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(di paioco98)
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balilla
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mercoledì 30 gennaio 2008
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moto usata nel film
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ciao mi sapete dire che moto è stata usata nel film grazie
[+] dovrebbe...
(di reiner werner)
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[+] ..o forse...
(di reiner werner)
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zodiac
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martedì 29 gennaio 2008
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la promessa di cronenberg
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Bello. Ritengo i miei commenti inappropriati poichè adoro Cronenberg,sono di parte.
I personaggi della storia sono come le figure particolareggiate di un dipinto, ognuna d'esse ha una storia, ma non ci verrà svelata fino in fondo, tocca a trarre delle conclusioni. La storia,assai semplice, pare quasi un pretesto per presentarceli.
Le scene "d'azione" o di "violenza", chiamatele come preferite, senza acrobazie o spettacolarità,sono fredde e a denti stretti.
Guardare un film di Cronenberg, è come tagliarsi il dito con un foglio di carta, non particolarmente doloroso, ma sicuramente non piacevole. Non vai a vedere un suo film per divertirti o passare una serata al cinema con la propria cricca, per favore non giudicatelo se non avete visto altri suoi film o se siete cultori dell'ultimo film d'animazione o dei nuovi film fantasy, eccetera.
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Bello. Ritengo i miei commenti inappropriati poichè adoro Cronenberg,sono di parte.
I personaggi della storia sono come le figure particolareggiate di un dipinto, ognuna d'esse ha una storia, ma non ci verrà svelata fino in fondo, tocca a trarre delle conclusioni. La storia,assai semplice, pare quasi un pretesto per presentarceli.
Le scene "d'azione" o di "violenza", chiamatele come preferite, senza acrobazie o spettacolarità,sono fredde e a denti stretti.
Guardare un film di Cronenberg, è come tagliarsi il dito con un foglio di carta, non particolarmente doloroso, ma sicuramente non piacevole. Non vai a vedere un suo film per divertirti o passare una serata al cinema con la propria cricca, per favore non giudicatelo se non avete visto altri suoi film o se siete cultori dell'ultimo film d'animazione o dei nuovi film fantasy, eccetera...
Questa volta ci ha raccontato una storia che parla di abusi, e di famiglia ( in senso lato ), io l'ho ascoltato.
Domani quando avrà un'altra storia da raccontare sarò in prima fila.
Se ancora non lo hai visto,o non hai visto nulla di suo in generale, consideralo per una serata in solitudine, lasciagli raccontare le sue storie. Senza morale e senza giudizi.
Manterrà la promessa, continuerà, Cronenberg a regalarci queste perle cinematografiche?
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francesco
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martedì 29 gennaio 2008
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davvero ottimo, non per tutti
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L'avevo capito dalle facce dei miei amici: questo è un film che piace solo a me.
Perchè "Eastern Promises" (da noi "La promessa dell' assassino") non è un film per tutti. Sarebbe meglio dire che è Cronenberg a non essere un regista per tutti. Aldilà della violenza, asciutta e terribile, del linguaggio colorito, del ritmo lento e creatore d'inquietudine, il film possiede il tema prediletto dal regista di Toronto: la ricerca dell'identità. In "Spider" toccava a Ralph Fiennes fare i conti con il proprio io, in "A history of violence" Viggo Mortensen doveva vedersela con il proprio passato. Qui egli deve fare i conti con il suo presente.
Qui si parla di mafia russa in una Londra "sbritannizzata" e irriconoscibile, come scrive Alessio Guzzano su City.
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L'avevo capito dalle facce dei miei amici: questo è un film che piace solo a me.
Perchè "Eastern Promises" (da noi "La promessa dell' assassino") non è un film per tutti. Sarebbe meglio dire che è Cronenberg a non essere un regista per tutti. Aldilà della violenza, asciutta e terribile, del linguaggio colorito, del ritmo lento e creatore d'inquietudine, il film possiede il tema prediletto dal regista di Toronto: la ricerca dell'identità. In "Spider" toccava a Ralph Fiennes fare i conti con il proprio io, in "A history of violence" Viggo Mortensen doveva vedersela con il proprio passato. Qui egli deve fare i conti con il suo presente.
Qui si parla di mafia russa in una Londra "sbritannizzata" e irriconoscibile, come scrive Alessio Guzzano su City. E la dottoressa Naomi Watts si trova coinvolta nei loschi affari della terribile famiglia Vory. Della trama, meglio non dire altro.
All'uscita del solito multisala di turno i miei amici, assonnati, chiedono un mio giudizio; "E' un film da rassegna, non adatto a serate come questa", brutalizzo. E, per quanto possa esserci qualcosa (o molto!) di vero in questa frase, va detto che Eastern Promises lascia il segno. Un segno fresco e indelebile come i tatuaggi di Viggo Mortensen, testimoni di un passato animalesco e terrificante. L'ultimo film di Cronenberg lascia il segno, un segno testimone di cultura cinematografica. Sebbene diretta in modo piuttosto classico, la pellicola risulta dura, disturbante nei suoi eccessi di violenza, proprio perchè trattasi di violenza realistica, che sa di inquietanti verità. E ogni scena sopravvive alla memoria di chi la guarda, di chi ha il coraggio di guardarla. Come la scena del bagno turco, terribile, provocatoria, assurdamente musicale, coraggiosa e meravigliosa.
Mortensen (uno degli migliori attori della sua generazione) non fa altro che confermare l'efficacia del suo rapporto con il regista, paragonabile alla coppia Depp-Burton. Si spera di vederla all'Academy.
Il resto del cast (Cassel, Watts, Mueller-Stahl) non fanno rimpiangere le vecchie stelle noir.
Concludendo: ottimo. Per stomaci (e cervelli) forti.
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river caulfield
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sabato 26 gennaio 2008
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cronenberg e body language
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Vi invito a riflettere su questo: il nostro corpo è veramente la mappa, l'iter disegnato della storia della nostra vita?è un qualcosa di inscindibile dal nostro passato e quindi rappresenta quello che poi in fondo siamo?si può modificare il nostro aspetto e cambiare di conseguenza la nostra personalità?che senso hanno, se non puramente estetico e superficiale(nel vero senso della parola)i tatuaggi che oggi invadono la pelle di molti adolescenti che in astinenza da adrenalina decidono di spendere qualche centinaio di euro(tanto paga papà....)per un tribale luccicante?Il film non è sicuramente un capolavoro, difatti è di gran lunga inferiore a "History of violence", ma contiene scene di grande valore e sicuramente non è banale(il che è un gran pregio visto quello che ci viene propinato al cinema ultimamente.
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Vi invito a riflettere su questo: il nostro corpo è veramente la mappa, l'iter disegnato della storia della nostra vita?è un qualcosa di inscindibile dal nostro passato e quindi rappresenta quello che poi in fondo siamo?si può modificare il nostro aspetto e cambiare di conseguenza la nostra personalità?che senso hanno, se non puramente estetico e superficiale(nel vero senso della parola)i tatuaggi che oggi invadono la pelle di molti adolescenti che in astinenza da adrenalina decidono di spendere qualche centinaio di euro(tanto paga papà....)per un tribale luccicante?Il film non è sicuramente un capolavoro, difatti è di gran lunga inferiore a "History of violence", ma contiene scene di grande valore e sicuramente non è banale(il che è un gran pregio visto quello che ci viene propinato al cinema ultimamente....).Da vedere.
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