chiari alessandro
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venerdì 30 maggio 2008
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c'è sempre da imparare qualcosa
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Ho visto ieri sera e “recensito” oggi una pellicola del 1946, “La scala a chiocciola”. Non voglio certo dire che Cronenberg dovrebbe leggere questa mia recensione (non sono così presuntuoso) ma forse dovrebbe almeno vedere il film.
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martin
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venerdì 30 maggio 2008
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ma cosa gli manca?
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La promessa dell’assassino è un ottimo film di genere: godibile, ben recitato (soprattutto da Mortensen che mi ha piacevolmente sorpreso), girato benissimo, con una scenografia stupenda e una scena (quella nella sauna) a mio avviso magistrale. Sorvolando sui problemi del doppiaggio, le irritanti voci dei personaggi russi quando si esprimono in italiano (che poi dovrebbe essere inglese), c’è però qualcosa nel film che non mi ha convinto. Ripeto, secondo me è un ottimo film e lo consiglierei, ma dopo averlo visto qualcosa non mi ha fatto dire in tutta sincerità che il film fosse perfetto, che fosse riuscito, che mi avesse colpito del tutto in positivo. Permane qualche zona d’ombra che non mi convince.
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La promessa dell’assassino è un ottimo film di genere: godibile, ben recitato (soprattutto da Mortensen che mi ha piacevolmente sorpreso), girato benissimo, con una scenografia stupenda e una scena (quella nella sauna) a mio avviso magistrale. Sorvolando sui problemi del doppiaggio, le irritanti voci dei personaggi russi quando si esprimono in italiano (che poi dovrebbe essere inglese), c’è però qualcosa nel film che non mi ha convinto. Ripeto, secondo me è un ottimo film e lo consiglierei, ma dopo averlo visto qualcosa non mi ha fatto dire in tutta sincerità che il film fosse perfetto, che fosse riuscito, che mi avesse colpito del tutto in positivo. Permane qualche zona d’ombra che non mi convince. Provo a fare un po’ di luce.
Forse è sul finale, quando si va ad intendere che la storia (se così possiamo banalmente definirla: storia, trama) sta volgendo al termine, che qualcosa viene a mancare, si avverte una certa debolezza. Francamente non riuscivo a spiegarmi quale potesse essere il problema. Il film mi ha catturato, tanto che non volevo che finisse così presto.
Io adoro i film “senza una storia”. Quindi non è quello il problema. Certo, apprezzo anche gli intrighi/intrecciati e contorti, ma i film senza storia, trascinati da qualcos’altro sono senza dubbio i miei preferiti. Pensandoci un po’, nonostante la tanta confusione, poiché forse sto scrivendo a caldo, ho capito qual è il tassello mancante, cosa non mi ha convinto del film di Cronemberg.
La promessa dell’assassino è un film di genere. E’ un noir. Un genere che sullo schermo è stato già spremuto molto. Un genere difficile, che se non retto da una storia imprevedibile e confusamente logica tanto da portare lo spettatore fino all’ultimo a fare solo supposizioni che poi verranno in ultima istanza smentite, deve offrire qualcos’altro. E questo qualcos’altro deve essere, a mio avviso, rintracciabile nella caratterizzazione dei personaggi. Nell’introspezione. In poche parole: se non è la trama ad essere imprevedibile, profonda, lo devono essere i personaggi, e quelli di Cronemberg non lo erano. Dopo venti minuti il bravissimo Viggo era già l’eroe buono. Quello con l’anima, quello che salva le prostitute, da contrapporre alle macchiette russe (vedi il pazzo e istrionico Cassel), ai cattivoni senza speranza. Non basta, a mio avviso, il colpo di coda finale, che potrebbe lasciar intendere che il buon Nickolai sedutosi sul trono, avverta il fascino del potere. Rimangono Naomi Watts, piatta e insignificante, spinta ad agire da un evento (il suo aborto) scontato, banale poco sincero (un atto quasi dovuto, ma a cui sembrava che lei non ci tenesse davvero)...i buoni e i cattivi, le forzature. Insomma, è un bel film che non spicca il volo perché strutturalmente manca qualcosa per renderlo un “filmone”, nonostante certe idee azzeccate, ritmo perfetto, regia ottima.
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francesco l.s.
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mercoledì 28 maggio 2008
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checcè ne dite..
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qualcuno avverti cronen(m)berg che deve lasciare i film strani e dedicarsi solo a bei film come questo...really good
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dony
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martedì 27 maggio 2008
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titolo non consono al film
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Film sulla mafia russa con scene di crimine esagerate. Attori noti ma discreta e' la recitazione.Mi chiedo ancora cosa centri il titolo del film con la trama.A mio parere voto 6 (discreto.)
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hayek
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lunedì 26 maggio 2008
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mortensen, una bella sorpresa
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Ho visto il film solo ieri sera in dvd, devo dire che Viggo Mortensen è stato una quasi sorpresa, essendo già apprezzabile in History, ma l'interpretazione è decisamente superiore a quelle precedenti, nella versione in lingua inglese si riesce ad apprezzare l'applicazione sulle inflessioni linguistiche, la freddezza del personaggio aiuta in generale la naturale "freddezza" dell'attore.
Invece da apprezzare appieno il combattimento nel bagno turco, recitare una scena di tale violenza senza abiti penso sia estremamente complicato, bravo.
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dragone
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domenica 25 maggio 2008
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sarò sintentico
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Non mi è piaciuto...affatto.
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milomar
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sabato 17 maggio 2008
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cronenberg: sempre interessante
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Il film inizia alla grande con un "uno-due" che avrebbe steso Cassius Clay. Procede benissimmo fino agli ultini 15 minuti, dopodichè è un tracollo di sceneggiatura. Al finale manca l'ambiguità di "A history of violence" rispetto al quale c'è molta più "violence". Comunque, per quasi un'ora e mezza tiene inchiodati alla sedia. Ottimi Viggo Mortensen e Armin Mueller-Stahl. Quest'ultimo eccellente nei ruoli ambigui come nel film "Music Box - Prova d'accusa". Cronenberg non è un grande regista ma le storie che racconta sono ben narrate e, soprattutto, sempre interessanti. milomar
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sasà
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sabato 17 maggio 2008
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film interessante e mai banale
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Bel film, un po' troppo crudo in certe scene.
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