Titolo originale | Clubland |
Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Australia |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Cherie Nowlan |
Attori | Brenda Blethyn, Khan Chittenden, Emma Booth, Frankie J. Holden, Rebecca Gibney Philip Quast, Russell Dykstra, Katie Wall, Richard Wilson (II), Richard Wilson (II), Tracie Sammut, Justin Martin, David Webb, Susan Kennedy (II). |
Uscita | venerdì 18 aprile 2008 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,88 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
Una commedia su un ragazzo ostacolato nei suoi approcci sentimentali da una madre iperprotettiva. In Italia al Box Office Il matrimonio è un affare di famiglia ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 249 mila euro e 96,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Jean Dwight in passato è stata sul punto di diventare famosa come stand up comedian. Il matrimonio con un cantante e la nascita di due figli (uno dei quali affetto da handicap) hanno interrotto il suo percorso di artista. Ora lavora come cuoca, ha divorziato e si esibisce in locali di seconda categoria. La sua vita potrebbe scorrere in una malinconica tranquillità se non fosse che il figlio adolescente Tim, che si guadagna da vivere facendo traslochi, conosce proprio nel corso di uno di questi conosce Jill della quale si innamora ricambiato con un'intensità (anche dal punto di vista sessuale) che lo imbarazza. Anche perché Jean non riesce a non intromettersi nella sua vita amorosa rischiando in più di un'occasione di provocare una rottura tra i due ragazzi. Dopo che avrà conosciuto la possibile futura nuora la situazione si farà ancora più complessa.
All'inizio Clubland (titolo non da commedia di serie B come quello appiccicatogli in Italia) potrebbe sembrare l'ennesimo film sull'artista frustrata con un grande avvenire dietro le spalle, un personaggio che abbiamo incontrato più volte sullo schermo. Invece non è così perché non solo la grandezza di Brenda Blethyn è capace di infondere nel ruolo una originalità inattesa ma anche perché la sceneggiatura, scritta da un veterano come Keith Thompson, si muove su piani diversi ed è in grado di farci aderire ad ognuno di essi. Perché non possiamo non simpatizzare con Tim che si trova nel difficile ruolo di figlio di una madre che ha riversato su di lui e sul fratello tutto il suo pervasivo affetto.
Tim si trova nella fase della vita in cui ormoni e cuore fondono le forze e Jill, la ragazza che ha la fortuna di incontrare, è partecipe su entrambi i versanti e, come spesso accade, più matura di lui e quindi non disposta ad accettare l'invadenza di Jean. Ma della vita della famiglia è parte integrante ed integrata anche Mark il cui handicap non gli impedisce di essere attento ai sussulti che scuotono la vita di chi gli sta intorno. Quando anche lui esplicita il bisogno di un'affettività che trascenda quella materna per Jean si presenta un ulteriore elemento di crisi.
Tutto questo è raccontato con una leggerezza e, al contempo, una profondità di descrizione delle psicologie che sono capaci di toccare la testa e il cuore. Il matrimonio è un affare di famiglia non è un blockbuster ma di sicuro è un piccolo grande film.
IL MATRIMONIO È UN AFFARE DI FAMIGLIA disponibile in DVD o BluRay |
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All'inizio ho pensato che fosse il tipico film improntato sulle disgrazie di famiglia...ma devo ammettere che affascina, diverte e fà riflettere , sopratutto sul rapporto che ogni madre instaura con i figli!!!! il personaggio del fratello mark è la ciliegina sulla torta!!!
Può un'attrice essere così sfacciatamente brava da nuocere al film che interpreta? Sì, se la sceneggiatura è debole e interamente tagliata sul suo personaggio. Brenda Blethyn è Jean, una cabarettista alla Lenny Bruce (ma fuori tempo massimo) decaduta, lasciata dal marito, costretta a barcamenarsi tra un lavoro umile e due figli adolescenti, Tim e Mark, il secondo disabile.
Le più belle e fresche scene di sesso tra adolescenti degli ultimi anni, della spietata satira famigliare da commedia all'italiana, un'attrice (Brenda Blethyn) che quando fa cabaret sembra la versione femminile di John Belushi: si esce dal film con più di quanto ci si aspetti - e senza quell'aria sdrucita ad arte, da jeans di marca, di film come Little Miss Sunshine.
Una mamma artista è un guaio. Ma una mamma artista di varietà, sovrappeso, sboccata, separata, non giovanissima e ancora in attesa della grande occasione, è una catastrofe. Specie se avete vent' anni e il resto della famiglia è formato da un fratello dolcissimo ma cerebroleso e da un padre che fa il vigilante ma spera ancora di diventare il nuovo Elvis Presley.
I consigli di papà sono appena più presentabili delle lezioni di vita che Homer Simpson impartisce al figlio Bart (ridotti all'osso: "Mi raccomando, coprimi", "Mitico, capo", "Era già così quando sono arrivato", a cui va aggiunto lo slogan elettorale "Non può farlo qualcun altro?", e l'utile messa in guardia "Provarci è il primo passo verso il fallimento").
«Il matrimonio è un affare di famiglia» è la ferma convinzione di Brenda Blethyn, madre apprensiva di due figli di cui uno minorato e l'altro troppo timido con le ragazze; e quando quest'ultimo intreccia un filarino senza l'imprimatur materno scoppia il conflitto. Brenda è un'ex attricetta inglese che ha seguito in Australia un cantante country ben presto passato di moda; e agli antipodi anche la carriera [...] Vai alla recensione »
Si comincia con il blues Mannish Boy a far da sveglia e ci si saluta con Nutbush City Limits cantato, suonato e ballato a un matrimonio. In mezzo, i travagli di un nucleo familiare tra sogni e bisogni. La madre (la splendida Brenda Blethyn) è un'inglese trapiantata in Australia che ha avuto i suoi momenti di gloria nei '70 come entertainer comica e ancora ai giorni d'oggi si esibisce in piccoli palcoscenici [...] Vai alla recensione »
La mamma è sempre la mamma, anche quando la naturale tendenza al melodramma della categoria viene elevata all'ennesima potenza dal fatto che sei il troppo paziente figlio di un'attrice, comica e per giunta piantata in asso dal marito cantante fallito. Dura 90 minuti più recupero la partita (eterna) del complesso edipico. Tim (Khan Chitterden, che stoffa) fa il traslocatore, il figlio obbediente e il [...] Vai alla recensione »
«Preferivo mi dicesse che era gay!», sbotta Jean (Brenda Blethyn, miglior interprete di Segreti e bugie, secondo Cannes), madre separata e cabarettista, quando apprende che il suo Tim (Khan Chittenden), 20 anni di ormoni e fantasia, vuole sposarsi. La vita ha preso a calci questa povera cantante che ha un altro figlio, disabile, del quale si prende cura con il primogenito.
Quando hanno genitori nel mondo dello spettacolo, i figli - dietro le quinte del palcoscenico - difficilmente applaudono. Il Matrimonio è un affare di famiglia (il titolo originale, Clubland , evoca proprio il rapporto tra arte e vita) viene dall'Australia, rarità quindi per le nostre sale, e ci presenta un ritratto domestico bizzarro, come le dinamiche interpersonali che sottende.
Brenda Blethyn è la mattatrice assoluta di una piccola e piacevole commedia australiana, a cui manca però una regia degna di questo nome. Il film gioca sia sulla crisi adolescenziale sia su quella di mezza età. Al centro di tutto c'è Jean, una cabarettista che negli anni settanta ha abbandonato una promettente carriera televisiva per seguire il suo fidanzato musicista, svanito nel nulla dopo aver raggiunto [...] Vai alla recensione »
Il cinema, soprattutto quello americano, ci ha varie volte intrattenuti sulle gelose irritazioni di certi genitori all'idea di essere lasciati da figli desiderosi di sposarsi. Di solito, però, si trattava di padri pronti a contrastare delle figlie, come nel celebre e ormai classico «Padre della sposa» e, in tempi più vicini, in «Ti presento i miei», con Robert De Niro.
L'impossibile madre è inglese, giunta in Australia su note di passione per il cantante di una sola hit, oggi (da lei odiato) sorvegliante di supermercato. Lei stessa è un avanzo di successo: dalle patrie ribalte è traslocata a feste di beneficenza e tristi audizioni dove si esibisce con monologhi pornocomici di alterna simpatia. Esige il bacio e l'abbraccio di famiglia dai due rampolli che tiene sotto [...] Vai alla recensione »