Titolo originale | An Unfinished Life |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Lasse Hallström |
Attori | Jennifer Lopez, Robert Redford, Morgan Freeman, Josh Lucas, Damian Lewis, Becca Gardner Camryn Manheim. |
Uscita | venerdì 18 novembre 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 marzo 2014
Le storie parallele di Einar Gilkyson, che vive in una fattoria come un vecchio cowboy, e di Jean, che scappa di casa con la figlia Griff, perché maltrattata dal compagno. In Italia al Box Office Il vento del perdono ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 760 mila euro e 331 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Due storie parallele, quella di Einar Gilkyson (Redford) che vive in una fattoria proprio come un vecchio cowboy, e di Jean (Lopez) che in un altro stato scappa di casa con la figlia Griff (la piccola Becca Gardner), perché maltrattata dal compagno.
La relazione tra i due episodi si scopre dopo pochi minuti, quando Jean dirà alla bambina: "stiamo andando da tuo nonno".
Einar infatti è il suocero di Jean, e Griff (stesso nome della bambina) era il figlio morto da anni in un incidente stradale. Einar imputa alla nuora, che era al volante, la morte del figlio, dunque il rapporto non può che essere difficile.
Morgan Freeman è Mitch, amico di Eimar da tutta la vita. È stato aggredito da un orso che lo ha reso praticamente invalido. Sopravvive grazie al sostegno dell'amico. Mitch è la coscienza di Einar. Insieme alla nipotina contribuirà al riavvicinamento tra il solitario cowboy e la nuora.
Il tema è portato avanti attraverso una serie di episodi inutili come una nuova storia d'amore fra Jean e lo sceriffo. "Utile" è invece, il litigio tra madre e figlia, che sceglierà il nonno. C'è anche la liberazione dell'orso (quasi) assassino, che era stato catturato, voluta dallo stesso Mitch: suggestiva metafora ecologica di libertà e coraggio, tanto cara al regista ma soprattutto a Redford. La presenza di Redford divora quella della Lopez, il cui successo è il più inspiegabile mistero del cinema moderno. Jennifer è sempre l'anello debole del film, insieme alle esplicite didascalie su temi come la morte, la solitudine, il perdono. Il vento del perdono propone tuttavia un "sentimento opportuno", in un momento in cui prevalgono "valori" diversi.
Una citazione: Alan Ladd junior (il produttore del film) e il Wyoming evocano qualcosa di mitologico nella storia del cinema, riguarda Alan senior.
IL VENTO DEL PERDONO disponibile in DVD o BluRay |
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Melodramma rurale all’americana, come solo Hollywood sa sfornarne. L’atmosfera (ma solo quella) all’inizio sembra quella di “Selvaggio è il vento” del 1957 di George Cukor. I personaggi non sono stereotipati, Morgan Freeman sopra tutti insieme a Robert Redford tengono in piedi l’intero film con una recitazione impareggiabile per entrambi.
Il regista svedese Lasse Hallström (La mia via a quattro zampe, Benvenuto Mr Grape, Chocolat) ha diretto “Il vento del perdono”, consegnando il ruolo principale a Robert Redford e affiancandogli Morgan Freeman e Jennifer Lopez (?). Redford veste i panni di un allevatore, proprietario di un ranch nel Wyoming, Einar Gilkynson, personaggio che richiama, per alcuni aspetti, alcuni [...] Vai alla recensione »
Nelle località bucoliche del Wyoming si incrociano i destini travagliati di tre persone. La storia narra di Einar (Robert Redford). un burbero e cinico cowboy di fattoria costretto ad ospitare controvoglia la sua ex-nuora Jean (Jennifer Lopez), in fuga dal fidanzato violento, alla quale imputa la morte del figlio avvenuta in un incidente stradale con lei al volante.
"An Unfiinished Life"(Lasse Hallstro"m , dal romanzo di Markus Spragg, sceneggiato da Virginia Korus Spragg, 2005), racconta la storia di un brubero cowboy fupri tempo-comunque allevatore, dato che ha un ranch che mantiene insieme a un amico-che non sa perdonare alla nuora di aver provocato, cos' crede, l'incidente stradale che ha causato la morte del figlio.
Noioso. Prevedibile e incapace di suscitare alcuna vera emozione. Il film è un omogeneizzato di citazioni (inconsapevoli?) mal riuscite: da Robert Redford che scimmiotta l’ispettore Callaghan usando metodi decisi e determinati (calci e pugni in faccia e fucilate con la doppietta di casa) contro bulli e stalker di periferia; La nipotina del film (Heidi?) che diligentemente impara [...] Vai alla recensione »
Bello! Uno di quelli in cui sai già come andrà a finire, ma comunque bello, io ve lo consiglio!
Film drammatico avventura interpretato da attori molto noti quale R.Redfort,M.Freeman e J.Lopez.Il film, anche se un po' lento si lascia guardare.Meravigliosa e' la scenografia del luogo e complessivamente il film e' simpatico.Voto 7
Una storia del west atipica per raccontare quattro vite che si incrociano: quella di Einar Gilkyson, Robert Redford, un anziano cowboy che ha perso il figlio in un incidente automobilistico; quella di Jean, Jennifer Lopez, la donna che conduceva la macchina in cui ha perso la vita il marito, quindi la cognata di Einar; quella di Mitch, Morgan Freeman, grande amico di Einar, reso invalido dall’attacco [...] Vai alla recensione »
Il film è ambientato nella meravigliosa cornice naturale di una vallata del Wyoming; qui si trova il ranch dove Einar (R. Redford) conduce una vita rurale e solitaria, dopo la morte del figlio in un incidente stradale, accudendo l'amico Mitch (M. Freeman) dopo che lo stesso è stato ferito da un orso. L'arrivo al ranch della nuora/vedova (J.
Jean (Lopez) fugge dall’attuale compagno violento insieme alla figlia, e va a chiedere rifugio al suocero (Redford) nonché nonno della piccola. Ma lui, che vive nel vecchio ranch del Wyoming, la considera tacitamente responsabile della morte del figlio, e non la ama. Ovviamente, la presenza della piccola lo farà cambiare, e sarà proprio lui a prendere le difese della nuora quando il compagno abbandonato [...] Vai alla recensione »
Robert Redford (classe 1937) finalmente smette di atteggiarsi a giovanotto e si cala in un ruolo coetaneo, un cowboy quasi settantenne. E nemmeno saggio, e nemmeno vincente. L’anziano Einar Gylkinson ha creduto di saper dominare gli eventi fino al giorno della morte del figlio. Ufficialmente un incidente stradale. Ma Einar ha rifilato ogni colpa alla nuora Jean (Jennifer Lopez).
A furia di vivere a Sundance, nello Utah, Robert Redford è diventato proprio un cowboy. E riesce a rendere molto bene l’asprezza caratteriale, il dolore inespresso e (a rabbia repressa che caratterizzano Einar Gilkynson che, dopo La morte del figlio, ha lasciato andare in rovina il suo ranch nel Wyoming e passa gran parte del tempo a curare con la morfina l’amico Mitch (Morgan Freeman), rimasto invalido [...] Vai alla recensione »
Per una volta, sul titolo italiano (quello originale suona An unfinished life) c'è poco da discutere. Il vento del perdono è tutto un catalogo di perdoni: suoceri che perdonano le nuore, nipotine che assolvono i nonni, amici che perdonano gli amici; con in più una metafora (un tantino disneyana) di mutilati che perdonano l'orso mutilatore. Per non dire di coloro che perdonano se stessi.
Prendete Jennifer Lopez e riempitela di botte. Prendete Robert Redford e fategli iniezioni di cinismo disilluso. Prendete Morgan Freeman e fatelo massacrare da un grizzly. Miscelate tutto con scenari del Wyoming e tonnellate di melassa e avrete solo una vaga idea del nuovo film di Lasse Hallström, passato dal chocolat al miele. La storia inizia con Jennifer malmenata dal boyfriend, incitata a mollare [...] Vai alla recensione »
Si sa che pubblico e critica vanno raramente d'accordo e lo confermano le opinioni contrapposte che si raccolgono su Internet a proposito di «Il vento del perdono». Trattato freddamente dagli scribi, il film di Lasse Hallström sembra apprezzato dai comuni spettatori. Soprattutto per quanto riguarda Robert Redford, che suscita un plebiscito di consensi includenti una candidatura all'Oscar a furor di [...] Vai alla recensione »