Mari del Sud

Film 2001 | Commedia 100 min.

Regia di Marcello Cesena. Un film con Diego Abatantuono, Victoria Abril, Giulia Steigerwalt, Stefano Scandaletti, Chiara Sani. Cast completo Genere Commedia - Italia, 2001, durata 100 minuti. - MYmonetro 2,58 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Sapore di vecchia commedia italiana (il Sordi del Boom) e di "mamma ho perso l'aereo". A volte si sorride.

Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO NÌ
Abatantuono e famiglia passano la vacanza in cantina invece che ai Caraibi..
Recensione di Daniela Azzola
Recensione di Daniela Azzola

Si capisce subito che il "giro" di Alberto è di gente competitiva, esibizionista. Guai a rimanere indietro. Le carte di credito non funzionano. Non è un errore, semplicemente il consulente finanziario Tombolini è scappato in Australia coi soldi dei clienti, compresi quelli di Alberto (Abatantuono). Con moglie e figlia dovrebbe andare in vacanza ai Caraibi, ma senza soldi non si può, però non si può nemmeno fare la figuraccia con gli amici. La soluzione è dunque chiudersi in cantina e far finta di essere partiti. Sapore di vecchia commedia italiana (il Sordi del boom) e di Mamma ho perso l'aereo. A volte si sorride.

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Pino Farinotti

Mari del sud sta funzionando. Per molte ragioni. Prima di tutto ha una storia, vive di buone battute, non ricorre a volgarità per strappare a tutti i costi la risata. E poi ci sono memorie gradevoli, e importanti, come quella di Alberto Sordi, dei tempi d'oro, quello del Boom di De Sica. Era il 1964. Ma veniamo all'altro Alberto, il protagonista del film, interpretato da Abatantuono. Quarantenne ruspante, consulente finanziario. Intorno sono quasi tutti come lui. Ultracompetitivi: si fa a gara a mostrare carte di credito, a pagare la cena, soprattutto se ci sono gli amici presenti, e invidiosi. La moglie Sabina (Victoria Abril) arreda la casa, cura il giardino, fa shopping. Insomma il benessere. Ma tutto crolla quando Alberto viene a sapere di essere stato completamente derubato dal suo commercialista. In banca gli estratti conto mostrano dei drammatici "zero". È agosto e non si può partire per i Caraibi e per non «fare la figuraccia» l'intera famiglia finge di partire ma si chiude in cantina. Dovranno passare due settimane. Nel Boom Sordi viveva sopra le proprie possibilità, si riempiva di debiti, per compiacere la moglie e per non sfigurare di fronte agli amici, tutti pieni di soldi. Alla fine, venuti al pettine tutti i nodi, il povero Sordi era costretto a vendere un occhio. Il boom economico dunque esisteva, ma a che prezzo.
Mari del sud induce soprattutto a qualche considerazione di carattere cinematografico. È noto che il cinema italiano si dibatte da anni in una situazione di grande precarietà: assenza di idee, di stile, di qualità, di tutto; spesso una produzione deriva (derivava... speriamo) più dal possesso di una tessera di partito che da un buon progetto. Naturalmente c'è l'eccezione: opere come La vita è bella e La stanza del figlio, grandi film, ma espressioni individuali, che non fanno parte di un movimento. Mari del sud ha riproposto, in parte, le sensazioni di quel cinema lontano. Un cinema che potremmo definire "medio", che da noi latita da troppo tempo. Il cinema medio del buon sorriso, mentre la comicità da anni è fatta per lo più di battute becere, dette magari da personaggi della Tv, e da eccessi generali (alla Ceccherini, per capirci). Anche se un certo cinema comico italiano è uno dei generi che funzionano... meno peggio. Abatantuono cerca di difendere il proprio status e la propria immagine. Prima della "clausura" la famiglia ha dei problemi: la figlia è indifferente, la moglie vuole divorziare. La situazione anomala e costretta, cambia le carte in tavola, inaspettatamente: la situazione, invece di esplodere, si risolve al meglio. Tornano rispetto e amore. Lo si deve al regista Cesena, che viene dalla pubblicità e sa bene cosa vuole il pubblico. Siamo in un momento così difficile che ci mancherebbe anche il... cattivo finale. Abatantuono non è Sordi, Cesena non è proprio De Sica, ma il tentativo c'è stato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 6 agosto 2010
paolomiki

 A causa di una serie di sfortunati investimenti,una famiglia medio borghese finisce sul lastrico tanto da non potersi permettere nemmeno i biglietti per una vacanza che,considerando l'ambiente di lavoro e il vicinato non possono disdire.Il capofamiglia (Abatantuono) decide così insieme alla moglie e la figlia di nascondersi in cantina per non farsi vedere da nessuno.

venerdì 3 luglio 2015
ca55p

Fresco,piacevole,godibile. Una commedia ben scritta e ben interpretata. Abatantuono al meglio,io lo preferisco tutto sommato nei ruoli comici,non machiettistici come certi film degli esordi. Carine e spigliate le interpreti madre e figlia e bravi i comprimari. Un film che vedo oggi per caso e che mi era sfuggito,non credo abbia avuto un grande successo,a volte le vie del successo sono misteriose. Da [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 febbraio 2017
alby

Dai tempi di Sordi e Manfredi raramente un film italiano mi ha fatto ridere tanto. Divertentissimo e mai banale. Bravi tutti gli interpreti. Su tutti Abatantuono mattatore, Cannavale perfetto sia pure in una piccola parte.

mercoledì 11 luglio 2012
giancarlo1992

Tra le migliori commedie nazionali degli ultimi vent'anni trova senz'altro posto questo film. La trama forse non è originale perchè ripresa da altre commedie (mi ricordo un Totò chiuso in casa con famiglia), ma gli attori sono veramente bravi e ci sono momenti veramente esilaranti! Dallo sgambetto al vicino nel supermercato per non pagare il conto, alla cantina come [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 novembre 2009
Giorgio

Un film ben fatto, ottimo Diego, bravo il regista (peccato aver sbagliato con il cosmo sul comò), ma questo è valido..

giovedì 7 luglio 2005
Sergio Longo

Marcello Cesena ci regala con "Mari del Sud" un film di raffinata misura comica sulle orme della migliore commedia americana dei tempi che furono. La direzione degli attori è esemplare. Dal protagonista Abatantuono (manager di successo improvvisamente sul lastrico) all'impagabile Victoria Abril (la moglie); per non parlare poi delle gustose caratterizzazioni dei comprimari.

Frasi
È delizioso... non sa proprio di noce, ma non è male.
Alberto (Diego Abatantuono)
dal film Mari del Sud - a cura di Federico
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo Boschi
Scanner

Per chi è in cerca di corretto esempio di commedia all'italiana, Mari del Sud è il film giusto. Protagonista della storia è Diego Abatantuono nei panni di Alberto, affermato consulente finanziario in procinto di partire per due settimane alla volta dei mari del Sud con moglie e figlia al seguito: paradossalmente Alberto, quasi in simultanea con la consorte, si accorge che le sue carte di credito sono [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Abatantuono è proprio bravo in Mari del Sud di Marcello Cesena, che sia in preda all'allucinogeno con gli occhi spalancati e dilatati, oppure umiliato dalla repentina povertà, oppure mortificato da rapporti di lavoro familistici e insieme violenti, oppure costretto a ustionarsi la destra sulla griglia rovente per evitare di firmare un assegno. C’è Enzino Iacchetti in divisa dell'aeronautica, con baffi [...] Vai alla recensione »

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