L'amante indiana

Arizona 1887. Mentre cerca una zona buona per l'oro Tom si imbatte in un ragazzo apache ferito. Lo cura e gli salva la vita, riesce persino a comunicare con lui, ad acquistare la sua fiducia. Quando gli Apache catturano Tom, il ragazzo indiano intercede e gli salva a sua volta la vita. I bianchi non credono al racconto di Tom, il quale scommette che parlando al capo Kochise lo convincerà a lasciare in pace gli uomini che portano la posta. Così impara la lingua indiana, poi parte verso il campo e parla al grande capo. Conosce una giovane indiana, si innamora di lei e la sposa con rito indiano. Nel frattempo la tregua funziona. Kochise si è dimostrato uomo intelligente e di parola. Ma ci sono altri interessi in questione. Un gruppo di bianchi cerca di uccidere Kochise per far saltare la tregua. Muore la giovane indiana e Tom, con suo grande dolore, diventerà il simbolo dell'amicizia fra bianchi e indiani. Grande western. Per la prima volta un film stava dalla parte degli indiani introducendo il problema razzista. In quegli anni non era un merito piccolo. Anche la qualità del film è eccezionale. Indimenticabile l'attacco indiano iniziale e le scene d'amore fra Stewart e la ragazza (Paget). I primi anni Cinquanta sono stati quelli dei più grandi western, James Stewart, diretto da Delmer Daves in questa circostanza, avrebbe poi fatto un sodalizio con Anthony Mann diventando l' uomo del west più importante di quella stagione, insieme a John Wayne. 