Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Franco Jannuzzi |
Attori | Salvo Arena, Angelo Campolo, David Coco, Fabrizio Ferracane, Gianni Fortunato, Francesco Guzzo, Roberto Herlitzka Giovanni Moschella, Mariano Nieddu, Ernesto Orrico, Marina Sorrenti. |
Uscita | giovedì 30 maggio 2019 |
Distribuzione | Fondazione di Comunità di Messina ed Ecosmedia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,83 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 giugno 2019
Esplicitamente ispirato a storie vere, il film è l'occasione per ripercorrere alcuni snodi della storia recente italiana, dagli anni di piombo alla rivoluzione culturale che ha portato alla promulgazione della legge Basaglia. In Italia al Box Office Primula Rossa ha incassato 2,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Ispirato alla storia di Ezio Rossi un ex membro dei NAP, Nuclei Armati Proletari, che ha passato quasi tutta la sua vita tra il carcere e l'ospedale psichiatrico giudiziario. In questo film documentario la sua vita si intreccia in vari modi con altri internati dell'ospedale. Ezio Rossi troverà nella figura dello psichiatra Lucio una possibilità per redimersi.
Se ci si fermasse al titolo si potrebbe pensare che questa interessante docufiction si ancori fondamentalmente sulla complessa vita di Ezio Rossi. Invece non è solo così.
Rossi resta come fil rouge che attraversa la narrazione ma Jannuzzi intende, grazie al suo caso che si può definire di maggior rilievo, promuovere una riflessione più ampia. In sostanza ci si trova a interrogarsi su quanto la situazione nel nostro Paese sia effettivamente mutata da quando la cosiddetta legge Basaglia sancì la chiusura di quelli che nella dizione più corrente venivano definiti manicomi. La figura del vicedirettore che giunge in un OPG con idee molto differenti da quelle del suo predecessore diviene lo strumento narrativo per innescare il dibattito. Qual è il compito della struttura statale? Esclusivamente quello di contenere oppure quello di aiutare i detenuti con problematiche psichiatriche a ri-costruirsi (nella misura del possibile ovviamente) interiormente per superare la propria fragilità? Il percorso compiuto da Rossi diventa esemplare in materia ma ciò che più colpisce è il lavoro che ancora resta da fare e che è affidato ai singoli con scarso sostegno da parte delle istituzioni che si appellano, come nel caso del protagonista per prolungarne la detenzione, a decisioni prese trent’anni prima sulla base di perizie psichiatriche di cui non resta più traccia.
La legittima richiesta di sicurezza deve necessariamente contemperarsi con un’attenzione particolare per chi ha commesso reati determinati, in tutto o in parte, da una patologia. Questo è quanto uno Stato civile degno di questo nome dovrebbe poter garantire. Il ‘far marcire in galera’ non fa parte di questo quadro ed è spesso grazie ad uomini e donne che si impegnano in tal senso che qualche risultato viene ottenuto. Questo docufilm ne costituisce un’utile testimonianza.
È una storia un po' complicata quella di Ezio Rossi, ex terrorista dei NAP (Nuclei armati proletari). Lo è perché la sua reclusione si lega alla storia sbagliata degli OPG, gli ospedali psichiatrici giudiziari, nome eufemistico dei meglio noti manicomi criminali, aboliti nel 2013 e chiusi solo nel 2015. Storie da non raccontare, da dimenticare. Un'operazione di rimozione sfrontata che Franco Jannuzzi [...] Vai alla recensione »
Angosciante docufiction dell'esordiente Franco Jannuzzi, ispirato alla storia vera dell'ex terrorista dei Nap (Nuclei Armati Proletari) Ezio Rossi. Una vita trascorsa tra carcere e ospedali psichiatrici giudiziari. Il protagonista, che qui ha il nome fittizio di Ennio Ferraris, è tornato libero nel 2010, dopo trentatré anni di detenzione. Il film, che vede in scena svariati ex internati di strutture [...] Vai alla recensione »
Primula Rossa racconta quant'anni di storia contemporanea, di accadimenti che hanno cambiato e caratterizzato l'Italia. A partire dagli anni di piombo fino alle recenti questioni che hanno visto protagonisti gli Ospedali Psichiatrici Giuridici. Tutto questo però viene raccontato tramite gli occhi degli ultimi, di esclusi e reclusi dentro le strutture psichiatriche.