Titolo originale | Corniche Kennedy |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Dominique Cabrera |
Attori | Lola Creton, Kamel Kadri, Aïssa Maïga, Moussa Maaskri, Cyril Brunet Hamza Baggour, Mama Bouras, Alain Demaria, Agnès Regollo, Linda Lassoued, Miguel Furtado, Franck Cavanna, Philippe Géoni, Julie Lavocat, Mélissa Guilbert, Christophe Beckers, Airton Lopes Borges, Raïa G., Cherine Soussi. |
Uscita | giovedì 15 giugno 2017 |
Distribuzione | Kitchen Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 novembre 2017
Dal romanzo di Maylis de Kerangal, un atto d'amore per Marsiglia e quel momento della vita in cui tutto è possibile.
CONSIGLIATO SÌ
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Marsiglia. Corniche Kennedy, un tratto di strada che da un lato ha scogliere a strapiombo sul mare e dall'altro ville di famiglia benestanti. Ad una di queste appartiene Suzanne, una liceale prossima all'esame di maturità, che osserva e riprende con il cellulare le imprese di un gruppo di ragazzi di origine mediorientale che, sfidando i divieti, si tuffano dalla scogliera. Non appena possibile cercherà di unirsi a loro.
Dominique Cabrera è una regista che merita rispetto per la passione che ha mostrato in tutte le sue opere.
Bisogna darle credito quando afferma che la scoperta del romanzo omonimo di Maylis de Kerangal le ha offerto l'opportunità di poter finalmente girare in una città che ama: Marsiglia. Ciò che però funziona sul piano letterario non sempre si adatta, per ritmi e respiri, alla trasposizione in immagini e qui sembra risiedere il problema di una sceneggiatura a quattro mani a cui ha partecipato anche la scrittrice. Perché finché si tratta di mostrare i tuffi spericolati al limite del suicidio e il desiderio di far parte di un microcosmo completamente diverso da quello di appartenenza, Cabrera aderisce alla vitalità degli adolescenti con uno sguardo complice. Gli attori sono quasi tutti presi tra i frequentatori dei tuffi dalla Corniche e si muovono a loro agio tra cielo, pietra e mare. Quello che invece lascia più riserve è il piano di narrazione che si sovrappone a questa dimensione solare, che comprende la nascita di un sentimento a tre, che invece si esplica in un pedinamento da parte della polizia per giungere a un trafficante di droga per il quale uno dei ragazzi fa l'autista.
Un gruppo di adolescenti di origini sociali diverse e con un passato e un presente non facili si trasforma nella descrizione di giovani coinvolti nel sottobosco della droga. Condizione reale per alcuni coetanei di origine nordafricana in una città come Marsiglia ma qui, sottolineata com'è anche da un omicidio, consolidatrice di pregiudizi. La figura poi della poliziotta nera, in bilico tra la propria uniforme e la propria appartenenza etnica, finisce con il risultare didascalica soprattutto nella fase conclusiva del film che inoltre, nella sua ultima inquadratura, non è sostenuto da adeguate premesse.
Che bella sorpresa questo piccolo film francese. Sulla strada di grande scorrimento che costeggia il mare si ritrova un gruppo di adolescenti, quasi tutti magrebini, della Marsiglia più povera. Sfidano la sorte, e la polizia, tuffandosi nelle acque proprio sotto le rocce. Un giorno per caso finisce tra loro la liceale borghese Suzanne. Questa sì che è vita.
Non è facile distinguere tra passione e sfida per i ragazzi della Comiche Kennedy che ogni giorno si tuffano da precipizi rischiando la vita, ma poi, tra amicizia, branco, amore, solidarietà, delinquenza e rifiuto delle regole tutto diventa chiaro: pulsa l'età dell'ingresso nella società decisa dagli adulti, evidentemente, storicamente, sbagliata, e solo gli stupidi non sentono l'allarme, quel tempo [...] Vai alla recensione »
Non contano tanto le parole quanto gli sguardi, i gesti, i comportamenti ora arroganti ora pieni di ingenua tenerezza. Un tratto del lungomare di Marsiglia, dove stanno le ville dei ricchi, è territorio di conquista per una banda di ragazzi della periferia poco educati, con origini nel disagio, con precedenti arresti. Sfidano polizia, abitanti e soprattutto ogni prudenza gareggiando in tuffi pericolosi. [...] Vai alla recensione »