Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Dario Baldi |
Attori | Corrado Fortuna, Lavinia Longhi, Ivan Franek, Paolo Briguglia, Elisabetta De Vito Andrea Bruschi, Veronica Baleani, Cristina Cirilli, Valeria Romanelli, Nicolò Ausili, Fabio Balasso, Gianluca Musiu, Silvia Salvatori, Kevin Schiraldi, Scalera Vito. |
Uscita | giovedì 10 novembre 2016 |
Distribuzione | Mariposa Cinematografica |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,35 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 11 marzo 2018
Il film si ispira alle vicende di un personaggio marchigiano Roberto Cimetta, attore, regista teatrale e direttore artistico di alcuni innovativi festival internazionali di teatro, morto prematuramente nel 1988.
CONSIGLIATO NÌ
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La leggenda di Bob Wind è un film che si ispira alla vita di Roberto Cimetta, un personaggio tanto eccentrico quanto geniale e purtroppo dimenticato in Italia. Attraverso la finzione, il regista Dario Baldi, cerca di ricostruire le vicende di questo artista fuori dagli schemi che ha lottato e in qualche modo cercato di cambiare il modo di fare teatro nel nostro paese. Anna (Lavini Longhi) è una giornalista di fama internazionale che decide di mettersi sulle tracce di Roberto Cimetta (Corrado Fortuna) per mettere insieme il puzzle della sua vita e conoscere anche qualcosa in più su se stessa e sul suo passato. Attraverso i racconti di chi lo ha conosciuto, documenti e i luoghi dove Roberto ha lavorato, la giornalista conosce l'estro e la follia di questo uomo che ha creduto più di ogni altra cosa al su sogno.
Il film di Dario Baldi però non esce fuori dal racconto biografico didascalico e convenzionale; la trovata dell'inchiesta e della ricerca (più personale che giornalistica) con quell'alone misterioso che fa tanto fiction televisiva fa risultare l'intero film pretestuoso e inconcludente. La protagonista sta cercando la storia del suo passato che si è mescolato con la vita di Cimetta, cercando così di capire meglio le funzioni e il significato della famiglia, delle proprie origini. Purtroppo anche il personaggio di Roberto Cimetta ci viene però descritto calcando troppo la mano su quelle che sono le sue stranezze e le sue peculiarità, il risultato è infatti un po' meccanico e macchiettistico.
Se dapprima ci si aspetta il solito genio dominato solo dalla sregolatezza, nella seconda parte del film vediamo anche che l'uomo stravagante ed egocentrico sa anche essere un padre tenero e premuroso. Questo è forse ciò su cui il film vuole farci riflettere, non soltanto portare sullo schermo la storia di un uomo poco considerato nel nostro panorama culturale, ma soprattutto la storia che più si concentra sull'umanità di questo artista. A lui va infatti il merito di aver creato e diretto Festival di teatro internazionali come quello di Lisbona.
La leggenda di Bob Wind è la storia di un desiderio, un desiderio così difficile da portare anche tante sconfitte e dolori, ma un desiderio/sogno che, una volta realizzato e raggiunto, ha aperto la strada a tanti artisti che come Roberto Cimetta, credono in ciò che vogliono e in ciò che fanno. Una meteora della nostra scena culturale a cui non è mai stato dato lo spazio giusto.
Il film è stato prodotto con contributi pubblici, è quindi veramente deprimente vedere come vengono spesi i soldi delle nostre tasse, visti i risultati. Il film cerca di dare un taglio drammatico alla storia, la protagonista, che sta per essere premiata per la sua attività di giornalista, pianta tutto e parte alla ricerca delle sue origini : c'è chi lo fa, ma si organizza un po' meglio; per esempio [...] Vai alla recensione »
Qualcuno ha chiesto quanti finanziamenti pubblici questa robetta ha ricevuto. Ve lo dico io: almeno 250 mila Euro.
Film con un tema nobile e interessante, ben girato, delicato e appassionante. Attori bravi e credibili. Consiglio vivamente! Si vede quando dietro a un progetto più che il budget c'è la passione.
Vorrei ribattere a chi ha criticato il mio intervento:1) io ho citato alcuni elementi quanto meno anacronistici del film: appuntamenti misteriosi ai silos del porto o alla raffineria di Falconara, ricerca di persone in Trentino, porta a porta, con una fotografia in mano, anzichè usare anagrafe, elenchi telefonici Internet ecc. 2)a proposito di contributi pubblici, alla fine del film, si ringraziano [...] Vai alla recensione »
Il film si snoda su due epoche diverse: gli anni 80 e il contemporaneo. E' un viaggio avvincente con i due personaggi principali, Lavinia Longhi/Anna e Corrado Fortuna/Roberto Cimetta, che si muovono tra l'indagine giornalistica e i fatti realmente accaduti. La storia , infatti, è quella di un attore, regista, impresario teatrale morto prematuramente nel 1988 all'età di 39 anni dopo aver inventato [...] Vai alla recensione »
Film con una buona fotografia(Ancona, Offagna, Polvergi bellissimi) costumi e location belli e bravissimo Corrado Fortuna. Cimetta raccontato come uomo, in bilico tra liberta', fantasia, realta'.. bravissimo "Tommaso", ... padre e figlio ..una continuita' nel tempo, parte di quella incoscente leggerezza, penso, ancora soppravviva nel vero figlio di Cimetta. DA VEDERE