Titolo originale | Grandma |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 79 minuti |
Regia di | Paul Weitz |
Attori | Lily Tomlin, Julia Garner, Marcia Gay Harden, Judy Greer, Laverne Cox Sam Elliott, Elizabeth Peña, Nat Wolff, Sarah Burns, John Cho, Carlos Miranda, Aaron Bilyeu, Colleen Camp, Mo Zelof, Missy Doty, Don McManus, Willem Miller, Skya Chanadet, Meg Crosbie, Lauren Tom, Kelsey Scott, Marlene Martinez, Reggie Watkins, Amir Talai, Frank Collison, Judy Geeson. |
Tag | Da vedere 2015 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,40 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 ottobre 2015
Il regista di About a Boy e American Dreamz dirige un road movie concentrandosi su due figure femminili in cerca di riscatto. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, Al Box Office Usa Grandma ha incassato 7 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Elle Reid viva da sola dopo la morte della sua compagna di vita Violet. Ha saldato tutti i suoi debiti, chiuso la storia con una nuova compagna molto più giovane, e si prepara a vivere il resto della sua esistenza in orgogliosa e misantropa solitudine. Ma alla sua porta si presenta la nipote Sage con un grande problema: è incinta e deve abortire in giornata, e non ha i soldi per la procedura. Elle dovrà intraprendere insieme a Sage un pellegrinaggio fra vecchie compagne di battaglia e antichi amori per racimolare il necessario, e nell'impresa dovrà confrontarsi con tutti i suoi rapporti bruscamente interrotti, compreso quello con la figlia Judy, la mamma di Sage, ignara di ciò che sta succedendo alla ragazza.
Grandma è una commedia amara di grande impatto comico e drammatico insieme, anche grazie alla superba interpretazione di Lily Tomlin nel ruolo di Elle: straordinaria nel gestire il ritmo narrativo e nel rendere toccanti anche le battute più sarcastiche, Tomlin tiene un perfetto equilibrio fra e pathos profondo e commovente e sarcasmo acido e nichilista. La sua Elle è una guerriera che si è battuta per le donne, i gay e i diritti civili, una sopravvissuta che non ha perso l'abitudine di disobbedire e di dire esattamente ciò che pensa, costi quel che costi. Ma il suo messaggio femminista e il suo atteggiamento spavaldo non sembrano essere stati trasmessi alla nipote Sage, che ha un'autostima pari a zero ed è schiacciata da una madre prepotente e perfezionista. In questo ritratto di tre generazioni di donne c'è tutto il dramma di una rivoluzione mancata - quella sessantottina - e tutta l'incomprensione che si è creata nelle epoche successive.
A raccontare una storia tanto complessa al femminile è Paul Weitz, già autore di American Pie e About a boy, che ha scritto e diretto Grandma con mano rispettosa e iconoclasta allo stesso tempo, prendendo di petto una serie di tabù: l'aborto, l'omosessualità femminile, la sanità a pagamento, la violenza domestica, la scomparsa dell'educazione sessuale nelle scuole, le contraddizioni del femminismo militante. Il tutto affrontato attraverso una narrazione elegante e mai scontata, con battute gustosissime, gag spassose, e una sceneggiatura che, come quella di Juno (il film che Grandma ricorda più da vicino per tono e sense of humor, e non solo perché si parla di un'adolescente incinta e di un aborto in predicato), entra ed esce dal politically correct con sorprendente agilità e intelligenza.
Anche la regia, pur convenzionale nel genere indie film, è efficace nell'aderire allo swing sbullonato della protagonista, e segue passo passo la sua ricerca continua di autenticità, i suoi incontri umani teneri e feroci insieme. Lily Tomlin giganteggia senza gigioneggiare, sentenzia senza pontificare, si prende in giro senza umiliarsi, e chiama tutti gli altri personaggi a un dovere di verità e di responsabilità verso se stessi e verso gli altri che sono per lei regole di vita. La grazia (e la maestria) con cui "butta via" le sue battute migliori sono lezioni di recitazione per generazioni di comedienne a venire.
Questo film dura "solo" un'ora e venti minuti. Le protagoniste sono "solo" una nonna che accompagna la nipote nella clinica per abortire. Sembra incredibile ma, in questo film c'è tutto quello che un ottimo film deve avere: tempi morti molto significativi, confronti generazionali molto acidi e diretti, amori di qualsiasi genere (dall'amore canonico, all'amore [...] Vai alla recensione »