Anno | 2013 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Austria, Germania |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Marc Bauder |
Attori | Rainer Voss . |
Uscita | giovedì 27 novembre 2014 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Nomad Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 novembre 2014
Un dialogo con un dominatore del mondo della finanza all'interno di un edificio che potrebbe essere la sede di una banca. Ha vinto un premio ai European Film Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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All'interno di un grattacielo nella sede del centro finanziario di Francoforte, Rainer Voss si racconta alla macchina da presa di Marc Bauder. Da ex "dominatore dell'universo", broker al lavoro per società d'investimento il cui unico obiettivo è macinare più denaro possibile, svela i meccanismi che hanno portato alla grande crisi finanziaria europea.
Alla fine di Master of the Universe si ha l'impressione di aver assistito ad un singolare interrogatorio oppure alla registrazione, magari più creativa del solito, di una serie di rivelazioni ad uso di un invisibile psicanalista. Il documentario di Marc Bauder potrebbe essere davvero entrambe le cose, ma si commetterebbe un grave errore a relegare un lavoro tanto potente tra questi due poli, anche alla luce di tutte le sfumature di significato e obiettivo che li distanziano. Fin dal prologo, infatti, si intuisce il campo più vasto, alla fine realmente universale, abbracciato dallo sguardo del documentarista: in questo senso, colpisce per sintesi l'inquadratura esterna e gelida di un grattacielo vuoto con solo un ufficio ancora illuminato oltre qualsiasi orario di lavoro lecito.
Da subito, Bauder si dimostra cineasta lineare e per nulla incline all'abbellimento, capace di dare il giusto peso a inserti tanto disumanizzati posti tra uno segmento e l'altro dell'intervista: a ben vedere, sono veri e propri non luoghi, nell'esatta accezione data dall'antropologo francese Marc Augé, quelli in cui si muove il pentito dell'Alta Finanza, possibilità scenografiche perfettamente in grado di rappresentare l'epoca del racconto e sue conseguenze, spazi mai compiuti e realmente riconoscibili, veicoli di solitudine e alienamento. In breve, questo poderoso faccia a faccia con colpevoli fatti di carne e ossa («Basterebbe dirgli di smetterla» afferma Voss) è una diagnosi attendibile sulle motivazioni della grande crisi economica, l'insieme di risposte che non vogliono essere ascoltate, il rovescio reale e raggelante delle mercificazioni cinematografiche sull'argomento.
Film-denuncia nella più precisa accezione dell'espressione, Master of the Universe racconta, dall'interno, una vera e propria educazione all'abuso di potere che ha messo in ginocchio l'Europa tra deliri di onnipotenza ("ti sembra che spingendo un tasto, tu abbia cambiato il corso della storia") e un opprimente senso di inquietudine benissimo restituito dalle immagini. Può destare noia soltanto in chi non ha a cuore il proprio futuro.
Un ex broker decide di farsi intervistare per svelare alcuni dei retroscena che si celano dietro alla crisi economica che sta colpendo il mondo intero. Questo documentario arriva dopo che già diverse valide pellicole si sono interessate al tema; dalla migliore di tutte il documentario Inside Job fino ad alcuni film quali Margin Call, The Company man ma anche e soprattutto The Wolf of Wall Street. [...] Vai alla recensione »
Documentario sul mondo della finanza di altissima rilevanza !!!