Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Scott Graham (II) |
Attori | Chloe Pirrie, Tam Dean Burn, Morven Christie, Iain De Caestecker, Kate Dickie Milla Gibson, Paul Thomas Hickey, Joseph Mawle, Brian McCardie, Cameron McQuade, Michael Smiley. |
Tag | Da vedere 2012 |
MYmonetro | 3,44 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 febbraio 2013
Road movie che racconta la storia di una ragazza adolescente che è cresciuta in una stazione di servizio sperduta nelle Highlands scozzesi e vi si ritrova intrappolata. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, Il film è stato premiato a Torino Film Festival,
CONSIGLIATO SÌ
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Shell vive, sola con il padre Pete in una pompa di benzina delle Highlands scozzesi. Può passare anche una settimana senza che si fermi una macchina, ma i due sono abituati e sembrano non soffrire la solitudine. Shell ha Pete e Pete ha Shell. Ora, però, a diciassette anni, Shell non è più bambina: prova desiderio e lo suscita, e assomiglia sempre più alla madre, con la quale Pete ha un conto in sospeso.
Shell come la stazione di servizio, maleodorante e sperduta fuori città, oppure come una cosa preziosa e meravigliosa che si trova in fondo al mare. Così è la protagonista del lungometraggio d'esordio di Scott Graham: preziosa sopra ogni cosa per il padre, epilettico, che l'ha eletta ad unica ed irrinunciabile compagna di vita (o anche per le anime sole che periodicamente fanno il pieno della sua accogliente bellezza), ma anche giovane donna esclusa dalla vita e dall'amore, confinata nel nulla da un doppio legame senza soluzione, dentro un'abitazione squallida dove le esistenze non s'inaugurano ma si rottamano (perché così la vedono i turisti di passaggio, bloccati loro malgrado da un cervo investito o da un imprevisto lungo la strada).
La bellezza è negli occhi di guarda e ce n'è tanta davvero nello sguardo di questo regista sui suoi soggetti. Immersi in un silenzio per una volta giustificato appieno dal contesto narrativo, Shell e Pete vivono un legame di sangue e di carne che si fa presto sinonimo di morte e di passione, di reciproca prigionia, fino al cannibalismo metaforico.
Ad aprire per la protagonista gli squarci fondamentali sulla propria esistenza sono i pochi incontri con gli altri: una bambina che illumina il passaggio generazionale, una donna che lascia un libro di Carson McCullers, "Il cuore è un cacciatore solitario": un altro grande debutto che ha dato voce ai dimenticati e a chi vive ai margini.
Il film, che sviluppa e approfondisce il cortometraggio omonimo del 2008, ha il sapore di un viaggio per la sopravvivenza psichica anziché fisica, un viaggio on the road, anche se da quella casa -sulla strada, appunto- Shell non si è mai allontanata più di qualche decina di metri. Come nel romanzo americano citato, sono gli incontri che fanno il film, le tracce che lasciano più o meno consapevolmente sul personaggio splendidamente vissuto da Chloe Pirrie. La sua è una storia di liberazione dal vuoto e un'esistenza avventurosa e infiammabile, prima ancora che cominci. Ugualmente, Shell contiene una promessa indelebile, per il futuro del suo autore.
Pete e Shell appartengono l’uno all’altra. Sono padre e figlia 17enne, la madre andò via quando la piccola aveva 4 anni. Pete aveva costruito per lei quel posto, un distributore di benzina con annessa abitazione e officina di riparazioni, sperduti nelle Highlands scozzesi, “a volte non vediamo auto per una settimana, ma non [...] Vai alla recensione »
La 17 enne Shell vive e lavora con il padre epilettico in una isolata stazione di servizio lungo una strada che attraversa la fredda brughiera delle Highlands scozzesi. Abandonati dalla madre ed obbligati a fare affidamento solo sulla reciproca assistenza, padre e figlia sono uniti da un profondo legame che sembra escludere il mondo esterno e che rischia di precludere alla ragazza la speranza di [...] Vai alla recensione »
Padre e figlia vivono in una stazione di servizio isolata nel mezzo del nulla delle fredde Highlands. La vita è monotona e la solitudine porta i due protagonisti a sfiorare la relazione incestuosa, inframmezzata da pochi visitatori che di tanto in tanto vengono a fare benzina e a scambiare chiacchiere forzate laddove l'incominicabilità è di casa.
Scott Graham, che già nel 2007 aveva girato un corto sul medesimo tema, si ritrova tra le mani un condensato di drammaticità che riesce a rappresentare senza innescare meccanismi di voyerismo o di filosofie sulla solitudine. Shell, una ragazza diciassettenne oramai diventata donna, vive in estremo isolamento col padre Pete in una sperduta casa, con annesso distributore [...] Vai alla recensione »
Film riuscito,d'atmosfera ,dove i silenzi e gli sguardi valgono più delle parole . Gli attori sono bravi i, i paesaggi bellissimi. La tensione è palpabile lungo tutto il film. Non a livello di "un gelido inverno2 ma su quella falsariga. Fra i papabili per la vittoria nel TFF. Chi ama queste atmosfere non può perdere questo film.
Pete e Shell appartengono l’uno all’altra. Sono padre e figlia 17enne, la madre andò via quando la piccola aveva 4 anni. Pete aveva costruito per lei quel posto, un distributore di benzina con annessa abitazione e officina di riparazioni, sperduti nelle Highlands scozzesi, “a volte non vediamo auto per una settimana, ma non importa”. Shell basta a papà e gli è necessaria perché soffre di attacchi epilettici [...] Vai alla recensione »