The Rainbow Warriors of Waiheke Island

Verso la fine del periodo flower power prende il via l'attività della nave Rainbow Warrior. I membri dell'equipaggio sono i pionieri di Greenpeace e portano avanti le azioni dimostrative che sono diventato un classico nell'immaginario delle persone. Grazie all'aiuto del WWF comprano un peschereccio arrugginito, lo grattano da cima a fondo, lo riverniciano e lo mettono in sesto per ritornare a salpare i mari. Battezzata "Rainbow Warrior" incarna lo spirito ecologista del suo equipaggio, tanto che dopo pochi anni di navigazione viene modificata con l'inserimento della vela per continuare la navigazione senza inquinare le acque.
Le azioni della nave sono guidate dallo spirito di Greenpeace, quindi vanno a ostacolare le baleniere russe mettendosi tra loro e le balene, attaccano striscioni contro il nucleare sulle centrali e conducono diverse azioni dimostrative.
Emblematico il caso di Rongelap dove la Rainbow Warrior raggiunge gli abitanti dell'isola colpiti dagli esperimenti nucleari statunitensi portando soccorso agli anziani e ai bambini e scortandoli nell'isola vicina più sicura di Mejato. Il 10 luglio del 1985, dopo soli sette anni di attività, la nave rimane vittima di un attacco dinamitardo del quale rimane ancora oggi ignoto il responsabile, anche se l'equipaggio è convinto sia stato un attacco francese in risposta alle azioni programmate per Moruroa. In questo atto scellerato perde la vita Fernando, il fotografo del gruppo e assieme la truppa decide di inabissare la Rainbow Warrior non prima di averla completamente ripulita. Da non perdere i titoli di coda che vanno a esplorare i resti della nave, ormai barriera corallina e un tutt'uno con i pesci.
La maggior parte della vecchia squadra abita nell'isola felice, nel vero senso del termine, di Waiheke in Nuova Zelanda di fronte ad Auckland. Qui continuano a battersi per il riciclaggio e vivono con le famiglie. Martini, il "capitano" della nave ovvero l'unico in grado di portare una nave in mare aperto, definisce Waiheke come "una casa di riposo per ambientalisti esauriti", riuscendo a dare una descrizione fulminea del passato e del presente delle persone al centro del film. Qui abita anche Anne, sua ex moglie con la quale ha avuto una figlia concepita sulla nave tra un'azione dimostrativa e l'altra. L'occasione per riunire l'equipaggio è appunto il compleanno di Martini, ma non ci sono momenti noiosi tipici del "Ti ricordi quando...?" perché la regista Suzanne Raes alterna filmati originali del periodo a fotografie a uno scrupoloso e mai retorico lavoro di interviste ai protagonisti. 