Titolo originale | Thérèse Raquin |
Anno | 1928 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Germania, Belgio |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Jacques Feyder |
Attori | Gina Manés, Wolfgang Zilzer, Hans Adalbert Schlettow, Jeanne Marie Laurent . |
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CONSIGLIATO N.D.
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"Feyder scelse un sistema d'adattamento che gli permise nella prima parte di creare l'atmosfera, di risuscitare, accusandolo, l'ambiente in cui s'era formata la protagonista, di evocare la vita quotidiana in cui s'esprimeva più compiutamente lo spirito piccolo - borghese contro il quale Teresa (Gina Manès) era in continua rivolta: spirito fatto di mediocrità e viltà che si rivelavano nei particolari della regia, a cui partecipavano alternativamente la scenografia, gli accessori, gli attori (a eccezione dell'interprete di Lorenzo [Adalbert von Schlettow], privo di forza e di verità) e soprattutto la luce, straordinariamente creativa. Nella seconda parte, Feyder arriva all'azione melodrammatica senza trucco, analizzando l'umanità odiosa e crudele dei personaggi. Regna su tutto un'atmosfera pesante in cui le concessioni al pubblico non si fanno sentire, se non nelle ultimissime immagini" (Moussinac).
Dopo il delitto, gli amanti appaiono terrorizzati dallo sguardo della signora Raquin madre, muta e paralitica, ch'ebbe in Marie Laurent una interprete eccezionale. L'azione è dominata dalla personalità sensuale e frustrata di Gina Manès, sullo sfondo ossessionante della scenografia di Andreiev, una vetrata sudicia che s'apre su un corridoio, una specie di campana di vetro sotto cui s'annida e si decompone un terzetto di piccoli borghesi.
Pare che il film di cui, a quanto pare, si conserva ancora una copia in Brasile, sia stato una delle opere migliori dell'arte muta al suo tramonto, per quanto se ne può giudicare da ricordi confusi, perché lontani, e dalle critiche scritte in quell'epoca.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968