Anno | 2006 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Canada |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Paul Ziller |
Attori | Mark Dacascos, Joanne Kelly, Kevin Jubinville, Sugith Varughese, Craig Eldridge Tim Post, Stephen McHattie, Conrad Coates, Louis Gossett Jr., Damir Andrei, Bill Lake, Genadijs Dolganovs, Romas Stanulis, Ronn Sarosiak, Duane Murray, Jason Knight, Christine Diakos, Bill Hall. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,55 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 settembre 2014
Il sole sta cambiando pelle; è in atto un cambiamento atmosferico che potrebbe portare all'estinzione totale della razza umana.
CONSIGLIATO NÌ
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Siamo nel 2004. SNEL è il nome di una base spaziale americana: sala circolare, numerosi monitor di computer accesi. Lucas Foster, noto industriale, ha investito miliardi di dollari per finanziare l'impresa di una navicella chiamata Galileo che è stata mandata ad esplorare l'universo. L'intento è quello di salvare l'umanità da un futuro incerto. C'è, infatti, chi crede ancora in un futuro migliore senza più gas mortali come Foster e la sua equipe e chi, invece, pensa che questa missione sia solo pura follia, come i detrattori di Lucas, una parte della stampa e dell'opinione pubblica.
Il velivolo mandato in orbita è di costruzione russa perché, come afferma il protagonista "costava di meno"; l'andamento della narrazione - scandita in giorni e orari - è piuttosto prevedibile: la navicella comincia ad avere qualche problema, non risponde più ai segnali da terra e infine esplode. Cos'è successo? Il sole sta cambiando pelle, è in atto un cambiamento atmosferico che potrebbe portare all'estinzione totale.
Una metafora - l'ennesima al cinema - sul pericolo incombente dopo l'11 settembre 2001 (in una scena un satellite cade in picchiata su un grattacielo a Detroit); e inoltre, il tema, molto attuale, dell'ambiente: siamo ancora in tempo oppure i nostri errori hanno procurato danni irreparabili non solo sul globo in cui viviamo, ma addirittura a livello planetario?
La tecnologia, nel film, è imperante: telefoni, video, pulsanti, microfoni. Ma tutti questi strumenti si rivelano inutili perché la forza della Natura è più potente della razionalità e della tecnica umana: Lucas Foster cercherà di ridare la giusta dimensione ai mezzi che ha (e abbiamo) a disposizione e, con il suo tenace idealismo, di salvare il salvabile.