Amore, bugie e calcetto

Film 2007 | Commedia, 115 min.

Regia di Luca Lucini. Un film con Claudio Bisio, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Andrea De Rosa, Chiara Mastalli. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2007, durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 4 aprile 2008 distribuito da Warner Bros Italia. - MYmonetro 2,76 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 1 marzo 2022

Le vicende sentimentali di un gruppo di amici che per nulla al mondo rinuncerebbe alla partita del giovedì. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Amore, bugie e calcetto ha incassato 1,4 milioni di euro .

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Consigliato sì!
2,76/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,27
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Una brillante commedia calcistica che costruisce un mondo di sentimenti contrastanti risolti in campo.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 28 marzo 2008
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 28 marzo 2008

Quando è l'ora del calcetto tutto si ferma e tutto può essere interrotto per correre in campo: un'importante riunione di lavoro, le pagine pianificate da studiare, la scrivania della redazione, le macchine della fabbrica, la moglie nevrotica e la prole piagnucolosa. Vittorio, cinquantenne resistente all'attacco, Lele, mediano di cuore che vive correndo, Adam, figlio ribelle di Vittorio che vive parando, Piero che pianifica il gioco e l'amore, Filippo che colpisce duro l'uomo e manca la palla, il Venezia che gareggia in riserva, e il Mina, giocatore in pensione, col vizio della punizione e del tabacco, sono sette amici in campo e nella vita, dove provano ad applicare gli schemi di gioco e a sostenere i medesimi ruoli. Ma spesso un imprevisto o un fallo possono cambiare la partita, costringendo gli uomini e i dilettanti del pallone a (ri)giocarla con umiltà e rispetto.
Per Luca Lucini, lo aveva sperimentato e poi dimostrato nel suo film precedente, L'uomo perfetto non esiste, per questo il suo Amore, bugie e calcetto riflette e ragiona sulla magnifica imperfezione degli uomini e naturalmente delle donne. Intorno a quella incompiutezza il regista milanese opera una rimessa a fuoco e costruisce un mondo di sentimenti contrastanti da risolvere sul campo. Nella partita fra calcio e cinema (italiano) si sono presentate moltissime occasioni da goal, ispirate da quella potente fabbrica di immagini ed emozioni che è il gioco del pallone. Ma nessuno ha mai segnato. Forse perché il cinema non è mai sceso in campo, correndo e sudando sul cemento, sul sintetico e sui parquet traslucidi dei palazzetti dello sport, come nella commedia corale, sentimentale e calcistica di Lucini.
I sette protagonisti maschili scivolano sui campi duri degli oratori, fra tackle, falli di mano, suole di gomma, arbitri cornuti, pali e imprecazioni e poi si ritirano negli spogliatoi sudati ad esibire le pancette o a confessare certi inconfessabili affondi. Sugli spalti, nel fuori campo del rettangolo verde, ci sono le mogli, le compagne e le figlie, quelle che capiscono il fuori gioco ma non lo vedono mai, quelle lasciate a bordo campo a recriminare o ad esortare.
Amore, bugie e calcetto registra e racconta il calcio dilettantistico anche per parlare d'altro. Il calcetto è un elemento del quotidiano (soprattutto) maschile, che ha il sapore dell'amore e dell'amicizia, dello spirito di aggregazione e di squadra, che riflette su più generazioni ed è contraltare ludico delle vite più o meno risolte e più o meno felici dei personaggi.
Mancava un film sul mondo del calcio giocato dalla gente comune e Lucini lo ha realizzato con una "buona visione del gioco", aiutando le donne a capire perché i loro uomini si divertono così tanto con una palla di cuoio cucita a mano e con una cosa banale e umida come lo spogliatoio. Adesso potranno finalmente influire in maniera positiva sul risultato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 30 settembre 2015
ARISTOTELES

Aggiungo mezza stella in quanto è una commedia italiana ben fatta,divertente e che racconta la quotidianita' con sufficiente sincerità. Chiaramente ci sono degli eccessi come il padre che si trastulla con la ex del figlio, che a sua volta tradisce il suo migliore amico e così via fino allo scambio di ruoli e all'infamone di turno.

mercoledì 9 febbraio 2011
ultimoboyscout

Commedia corale al maschile davvero ben riuscita con diversi amici-compagni di squadra che raccontano e si raccontano tra vizi e virtù, problemi e ossessioni, lavoro e famiglia. Molto ben interpretato in particolare sono bravissimi Bisio e "il Mina" Battiston, i nostri trovano nel campo e nello spogliatoio rispettivamente una valvola di sfogo e un confessionale, nel quale isolarsi, [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 settembre 2020
elgatoloco

"AMore, bugie e calcetto"(Luca Lucini, anche autore di soggetto e della sceneggiatura con Fabio Bonifacci, 2008), girato interamente a Triste, non ne ha però alcunca caratteristica specifica, dialettale o comunque specifica, ma racconta di un gruppo di amici o meglio colleghi di squadra, tra cui un papà e un figlio, in disaccordo per la ragazza(il padre frequenta biblicamente [...] Vai alla recensione »

martedì 10 maggio 2016
IuriV

Il film mette in scena l'amicizia di sette uomini uniti dalla passione per il calcetto. E facendo propria la massima che recita “in campo come nella vita”, prova a stringere un raccordo tra il gioco molto serio praticato da questi uomini e la loro indole più intima. Ci troviamo così di fronte a una serie di storie diverse, alcune delle quali molto promettenti, intersecate tra loro dalla particolarità [...] Vai alla recensione »

domenica 27 settembre 2009
Kyotrix

Per certi versi soffre dei soliti difetti dei film italiani; alcune scene sono un po' esagerate e la recitazione non e' il massimo. Pero' il film e' valido, simpatico e dai buoni sentimenti/propositi. Buon film ( godibilissimo film italiano ).

lunedì 4 luglio 2011
Lalli

carina da vedere per passare un'ora e mezza (nn proprio spensierata). ma nn certo una grande commedia...

lunedì 4 novembre 2013
il ciadiano

Bellissimo film, che sotto il tono scherzoso tenta di dare una mano (e questo lo fanno in pochi) alla sopravvivenza di quello che si chiama "amore per sempre". Uscendo dal mito del "due cuori e una capanna", si parla della vita reale, con i suoi problemi e le sue sofferenze, ma facendo intravvedere che l'amore è una cosa meravigliosa, se ci credi e se sei disposto a scommetterci tutto.

martedì 13 agosto 2013
stefano bruzzone

è una divertente commedia molto ben fatta e ambientata a trieste che racconta le storie private e sportive di un gruppo di amici più o meno giovani i quali condividono la passione per il calcetto. ognuno con i suoi problemi chi sentimentali, chi di coppia chi professionali che condizionano le loro vite ma non le partite di campionato..

giovedì 31 dicembre 2020
Marco Petrini

tra tante pellicole discutibili, questa regala un buon momento piacevole. Ottimi gli interpreti.

martedì 22 marzo 2016
Barolo

Il mondo del calcio,visto dal basso,quello dei quarantenni dilettanti che il sabato si vedono con gli amici e organizzano le partitelle.E' un'angolazione interessante per osservare i vizi,le ossessioni,le manie degli italiani piccolo-borghesi,infantili, meschinelli e arrivisti.Battiston, a proposito di un amico doppiogiochista, recita testualmente" lo sapevo scorretto sul campo, scorretto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 ottobre 2015
gianluca sersante

una delle mie commedie preferite..che altro aggiungere?

FOCUS
INCONTRI
venerdì 28 marzo 2008
Luciana Morelli

Dopo vagonate di celluloide consumate in nome dell'amore giovanile - da quello "moccioso" a quello prima e dopo gli esami passando per le 'ricercatezze' stilistiche dei Muccino Bros. – è giunto il momento dell'amore un tantino più adulto, quello dai trenta in su e dai cinquanta abbondanti in giù, quello in crisi per via del sesso (quando troppo e quando niente), del lavoro, dei figli che cambiano tutto e non sempre in meglio, dei conti da far quadrare e di quelle interminabili, odiatissime (dal gentil sesso, ovvio), sudatissime ma allo stesso tempo irrinunciabili partite di calcetto del giovedì [...]

Frasi
Conosco molta gente pentita di essersi sposata, ma nessuno che si sia pentito di avere avuto un figlio.
Dialogo tra Lele (Filippo Nigro) - Mina (Giuseppe Battiston)
dal film Amore, bugie e calcetto - a cura di Francesco
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberta Bottari
Il Messaggero

Siete mediani generosi (come Lele-Filippo Nigro) o tipi dal pressing asfissiante (come Vittorio-Claudio Bisio), che segna in campo e in camera da letto? Portieri prudenti che vivono in difesa, giocatori cinici che puntano alle caviglie o panchinari dallo slancio vincente (come Mina-Giuseppe Battiston)? Non importa. Perché qualunque sia il vostro ruolo, nel gioco della vita, vi toccherà scendere in [...] Vai alla recensione »

Mattia Nicoletti
Metro

La buona commedia in Italia è un genere in estinzione. Luca Lucini, già regista del divertente "L'uomo perfetto", se ne è ricordato e ha realizzato un lungometraggio transgenerazionale sull'amicizia e sul rapporto uomo-donna, scandito dalle partite di calcetto (che in un certo senso rappresentano l'italianità). Ottimamente intepretato (le scene con Bisio e la Finocchiaro sono da manuale di genere) [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Pur essendo film italianissimo, Amore bugie & calcetto assomiglia a certe commedie americane che non passeranno alla storia, e però ti intrattengono per buon ritmo e simpatia. A cominciare dall'idea di assumere a protagonisti i compagni di una squadra amatoriale di calcetto, spunto realizzato con gustosa veridicità di ambientazione in quanto sia il regista Luca Lucini che lo sceneggiatore Fabio Bonifacci [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
DNews

Toccateci tutto, ma non il calcetto. Per noi precari uomini dell'Italia di oggi, quell'ora settimanale di sfogo infantile e un po' animalesco ha la sacralità di un rito collettivo. Vicino al calcetto persino amore (e bugie) fanno un passo indietro. Lo sa bene Luca Lucini (e lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, la cui novellizazione del film è edita da Mondadori), regista di commedie sentimentali leggere, [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Misteri dell'editoria italiana. Mondadori ha in casa un bel romanzo – con il solo difetto che mette di buonumore, difetto supremo per le lettere nostrane – e lo schiaffa nella BUM, Biblioteca Umoristica, assieme ai libri dei comici. E' vero che – come scrive Fabio Bonifacci nei ringraziamenti – "Amore, bugie & calcetto" in versione cartacea viene dalle centinaia di pagine di appunti rimasti fuori dal [...] Vai alla recensione »

Marco Romani
Il Venerdì di Repubblica

Va avanti a cocktail di Viagra e anabolizzanti. Sul campo di calcetto è un treno e a letto non lascia alla fidanzata, che ha la metà dei suoi anni, neanche il tempo di parlare. Vittorio, il protagonista di Amore, bugie & calcetto (il film di Luca Lucini da oggi nelle sale) è un cinquantenne con l'ansia della prestazione che, per sentirsi eternamente giovane, si impone tornei di pallone che metterebbero [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Nei film generazionali scritti e/o diretti da Enzo Monteleone, ci sono storia, idee e calcio. Luca Lucini si accontenta invece di Amore, bugie & calcetto e lo fa dignitosamente. Parte dal romanzo di Fabio Bonifacci (sceneggiatore di Tandem ed E adesso mambo), che si svolge a Bologna, e lo trasloca a Trieste, dove la locale Film Commission è generosa, senza che agli attori adeguino la dizione.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Luca Lucini, sceneggiatore e regista, si è già fatto conoscere con due film, “Tre metri sopra il cielo”, nell’ambito del filone giovanilistico, e “L’uomo perfetto”, in cifre più dichiaratamente sentimentali. Oggi punta sulla coralità e l’occasione (o il pretesto) glielo offre, come il titolo annuncia, il gioco del calcetto perché segue, anche al di là di partite settimanali, le vicende private, sentimentali [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dal romanzo di Fabio Bonifacci (Mondadori), amori (accordi e disaccordi di coppia) e passioni (il calcio) di un gruppo di amici assortiti per età ma riuniti dal campo di gioco. Il leader carismatico è Vittorio, piccolo imprenditore cinquantenne con problemi alla fabbrichetta nonché frequentatore di giovanissime e di viagra. Poi ci sono Lele, padre di famiglia con moglie in sofferenza di desiderio; [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Amore, Bugie e Calcetto : A, B, C dell'uomo moderno. Dismessi i panni indiavolati del tifo da curva (oggi c'è Sky in casa al calduccio) la nuova categoria dell'homo calcisticus (impiegati, operai, ma veltronianamente "anche" piccoli imprenditori) si schiera il giovedì sera sul campo da calcetto. Per Luca Lucini, precursore con Tre metri sopra il cielo del teen movie, è ora di mettere in scena il bistrattato [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Il calcetto si gioca in sette, e qui non sono magnifici. Il piccolo imprenditore che si consola dalla crisi con ragazzina e viagra, un giornalista che fa il ‘pensante’ della squadra, lo studente che ha messo incinta la fidanzata di un amico, eccetera. L’idea della squadra come metafora della vita e della vita come metafora della squadra è trattata con colpevole attenzione a una ‘beneducata’ amarezza [...] Vai alla recensione »

Andrea Giorgi
Film TV

C'è il calcio e c'è il calcetto, più che uno sport uno svago da dopolavoro che si gioca con quelli del bar. Come la briscola. C'è il calcetto e c'è il manualetto sentimentale, che prende in prestito le dinamiche del campetto per riportarle alla vita vera. Ma che come il calcetto per hobby (perché quello dei professionisti è puro spettacolo) è tutto un vorrei ma non posso.

Valerio Guslandi
Ciak

Non tanto magnifici, ma comunque sette, alcuni amici fra i trenta e i quarant'anni più l'"over" Vittorio (Claudio Bisio) sono uniti dal fatto di far parte di una squadra di calcetto. Guidati da un saggio ex-calciatore professionista (Giuseppe Battiston), cercano di vincere il campionato, ma soprattutto hanno dei problemi da risolvere: di soldi e di cuore (in tutti i sensi) Vittorio, che crede di poter [...] Vai alla recensione »

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