Killer Barbys

Durante una tournee, il gruppo rock dei Killer Barbys ha un incidente con il suo pulmino, ed è costretto a cercare riparo per la notte in un antico castello. I componenti del gruppo non sanno però che il castello è di proprietà della contessa Olga von Fiedermaus, un'anziana signora che ritrova la bellezza perduta nutrendosi con il sangue di giovani vittime. Per i ragazzi si prospetta una lunga notte che li "segnerà per tutta la vita"...
Rispetto alla media della sterminata produzione filmica del prolifico Jesus Franco, Killer Barbys si caratterizza come un discreto prodotto che fa della povertà dei mezzi tecnici a disposizione un punto di forza per dare dimostrazione di come si possa fare a meno di mirabolanti effetti speciali e riuscire a ottenere lo scopo prefissato: spaventare e divertire allo stesso tempo. Gli ingredienti sono quelli tipici di una ricetta cucinata da Jesus Franco: effetti splatter a buon mercato e sesso a volontà.
L'assoluta incoerenza narrativa, la mancanza di riferimenti spazio-temporali ben definiti, contribuiscono a creare nello spettatore un effetto straniante che spinge chi guarda un film di Franco a lasciarsi andare a un'ora e mezza di sano divertimento senza troppe pretese autoriali. Il tutto è ovviamente condito da un pizzico di ironia nei confronti di chi prende troppo sul serio film di questo tipo: basti pensare alle scelte stilistiche come le improvvise zoomate su particolari quasi insignificanti o all'uso della musica, tesa a sottolineare momenti topici o particolarmente "caldi". 