Anno | 2003 |
Genere | Cofanetto |
Attori | Dawn Addams, Oliver Johnston, Maxine Audley, Harry Green, Michael Chaplin . |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO N.D.
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Alcuni critici avevano dichiarato che nel cinema muto non si poteva ricorrere alla psicologia, che l'azione — quella degli eroi che piegano le eroine su un tronco d'albero per respirargli affannosamente le tonsille, o le fughe e gli inseguimenti — era la sua unica forma espressiva. La donna di Parigi fu una sfida. Voleva rendere la psicologia con l'azione. Ad esempio Edna è una demi-mondaine, e in una scena entra la sua amica e le mostra una rivista mondana, con l'annuncio del matrimonio dell'innamorato di Edna. Edna prende distrattamente la rivista, la guarda, poi la getta via con aria indifferente… Ma il pubblico intuisce la sua sorpresa. Dopo avere accompagnato alla porta l'amica salutandola con un sorriso, Edna torna in fretta alla rivista e si mette a leggere con drammatica avidità. Il film era pieno di simili sottintesi. […] Fu il primo film muto ad esprimere ironia e psicologia.
Occorre fotografare l'uomo preso dalla strada perché proprio così com'è fatto, costituisce il materiale per la ripresa e per presentare il proprio comportamento. Nel film recitato occorre lavorare come fa Chaplin con se stesso e presentare il suo lavoro con modelli presi dalla strada come ha fatto ne La donna di Parigi.
(1927)
Da Filmcritica n. 183-184, novembre-dicembre 1967